LUSI E ABUSI - LA VERSIONE DI RUTELLI: “NON MI FACCIO INTIMIDIRE DA UN LADRO” - IERI “L’ESPRESSO” HA RIVELATO CHE LA MARGHERITA HA FINANZIATO ANCHE LA SUA FONDAZIONE: “I BILANCI DEL PARTITO LI HANNO GIÀ I PM, È UN’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA PER CUI NEANCHE PRENDO LO STIPENDIO, È TUTTO LEGALE” - “LUSI AVEVA LA FIDUCIA DI TUTTA LA MARGHERITA E DEL PD, MA COME UN CANCRO HA CREATO QUALCOSA CHE NESSUNO POTEVA IMMAGINARE. L’HA PERMESSO LA LEGGE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO, CHE È TROPPO LASCA”…

Da "Repubblica.it"

"Sono qui e sono arrabbiatissimo". Così il leader di Api ed ex presidente della Margherita, Francesco Rutelli, in mattinata a Piazzale Clodio, a Roma, per incontrare il procuratore aggiunto Alberto Caperna e depositare un esposto nei confronti dell'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. Dopo il passaggio in Procura, nel pomeriggio Rutelli è in Senato per una conferenza stampa convocata per fornire la sua versione sulle ultime vicende. "Sarò chiaro, e non sarò breve", fa sapere Rutelli, che già ieri ha diffuso una lunga nota per chiarire di non aver "preso un centesimo" della Margherita.

Al suo ex uomo di fiducia, Rutelli contesta la rivelazione delle notizie, "vere o false", con cui il settimanale L'Espresso ha ricostruito in una inchiesta 1 il passaggio, operato da Lusi attraverso una serie di bonifici tra 2009 e 2011, di complessivi 866mila euro, sottratti alla Margherita, alla fondazione Cfs (Centro per il futuro sostenibile), di cui Rutelli è fondatore e presidente. Intollerabile, per Rutelli, che l'inchiesta de L'Espresso si traduca essenzialmente in un'accusa ben precisa: finanziamento occulto ad Api.

Ieri Rutelli ha annunciato querela contro L'Espresso, prestatosi, secondo il leader di Api, a un'operazione di "inquinamento e depistaggio" dell'inchiesta della magistratura sull'operato di Lusi, indagato per l'appropriazione indebita di circa 25 milioni della Margherita, scioltasi alla fondazione del Partito Democratico.

"Chi ha avuto accesso ai conti?". "Ho presentato un esposto-denuncia di quattro pagine contro Lusi - annuncia Rutelli dopo l'incontro con gli inquirenti romani -, dal contenuto molto forte, nell'ambito delle indagini che sta facendo la Procura, in cui evidenzio una serie di fattispecie credo molto interessanti per aprofondire ancora di più il profilo criminale dell'indagato. Ho incontrato l'aggiunto Alberto Caperna e il procuratore Giancarlo Capaldo, stanno lavorando molto bene".

Rutelli ha quindi spiegato: "Ho preso spunto dal servizio de L'Espresso, ma mi sono riferito a tutte le esternazioni e agli atteggiamenti di inquinamento e depistaggio che configurano sicuramente un'ulteriore fase dell'attività criminosa che ormai è emersa in modo dirompente. Se Lusi è a conoscenza dei bonifici, chi è stato in grado di accedere ai conti correnti bancari per visionare le uscite? Bel quesito, vi pare? Quello è certamente un reato. La cosa che dà più fastidio è che si prendano dei punti, qualcuno vero e qualcuno più forzato, e che si compiano, da parte di qualcuno, dei reati".

La versione di Rutelli. "Stamattina è entrata a Palazzo di Giustizia una persona onesta. Una persona per bene, che ha dedicato una vita al servizio pubblico, non può essere messa mai in uno stato d'intimidazione da un ladro". Esordisce così Rutelli, in conferenza stampa nella sala Nassrya al Senato. "Sono amareggiato. Stiamo subendo qualcosa di terribilmente pesante. La Lega arrivò fino alla Corte Costituzionale per impedire che alcuni documenti conservati a via Bellerio fossero acquisiti dagli inquirenti. Nel nostro caso 24 ore dopo (che si era diffusa la notizia del caso Lusi, ndr), la Margherita ha dato tutto ai pm. Tutti i documenti sono in possesso dei magistrati".

"Con i fondi della Margherita - prosegue Rutelli - sono state finanziate una serie di campagne elettorali di candidati del Pd, e non solo nel 2008, ma anche negli anni successivi e fino al 2011". Il leader dell'api osserva: "Esponenti della Margherita si sono candidati alle europee, alle regionali, alle comunali. Nel Pd. Era doveroso che ci fossero forme di sostegno".

Poi Rutelli spiega che "tutte le personalità, tutte le aree" della Margherita avevano fiducia in Lusi. Di più: "Lusi aveva tutta questa fiducia da parte dei dirigenti della Margherita, ma ha avuto assolutamente pari fiducia da parte dei dirigenti del Pd". Ma "Lusi ha carpito la nostra fiducia in modo diabolico con la finalità di creare qualcosa che nessuno poteva immaginare e con i meccanismi della legge del finanziamento pubblico che lo consentono perché sono troppo laschi".

"La Margherita poteva contare su rimborsi elettorali, forme di autofinanziamento - e io, assieme ad altri dirigenti, sono stato artefice di una raccolta di tanti milioni di euro -, il tesseramento. Oggi parliamo di ammanchi per circa 23 milioni di euro. Su un volume complessivo di quanto?". Rutelli elenca le voci e alla fine la somma: "190 milioni, più i 23 mancanti sono 213. Tutta la vita della Margherita, dal 2001 al 2011. Ma non era solo questo il bilancio della Margherita. Vanno sommati almeno altri 100 milioni di euro da finanziamento allo Stato dall'Europa e i finanziamenti ai gruppi parlamentari. Il bilancio consolidato va a 320 milioni circa, a cui vanno aggiunti i gruppi regionali, il gruppo europeo. Se posso dare un quadro complessivo, il movimento è tra i 320 e i 350 milioni di euro".

"Di questi, 6 sono andati a fondazioni e associazioni - chiarisce Rutelli -. Una cifra superiore a quella riportata da L'Espresso (866mila euro, ndr) è andata a Cfs: 1 milione e 126mila euro. Perché mi appassiono tanto a contribuire a un'attività ambientalista? Perché è una cosa nobile e non ha tornaconto. Un'iniziativa di grande dignità. L'ho costituita nel 1989, dotandola dei fondi residuali della campagna elettorale per Rutelli sindaco di Roma. E' diventata fondazione nel 2009. E' servita a traghettare soldi altrove (Api, ndr)? Nel bilancio di Alleanza per l'Italia sarà pubblicato tutto, anche i bilanci precedenti, così sarà tutto chiaro. Tutti i finanziamenti risultano nella contabilità di Api (anche quelli citati dall'inchiesta de L'Espresso, fa intendere Rutelli). Io dò contributi al Cfs, non prendo indennità".

La Margherita terrà la sua ultima assemblea federale prevedibilmente a metà giugno, cioè dopo il turno delle amministrative, annuncia ancora Rutelli. "Non possiamo convocare l'assemblea federale ora perché non abbiamo il bilancio e questo perché i pm hanno incaricato la Banca d'Italia di fare la riconciliazione degli assegni, moltissimi assegni di piccolo taglio, firmati da Lusi, che non risultano intestati al bilancio della Margherita. I magistrati vogliono capire a chi sono andati, se per finalità lecite o no. La Banca d'Italia ha chiesto 60 giorni".

Il bilancio sarà quindi disponibile solo dopo questo lasso di tempo. Per questo, spiega Rutelli, "ci stiamo orientando per una data che sarà per metà giugno. L'assemblea sarà la liquidazione e la conclusione della vita di questo partito che è stato onorato, fatto di persone per bene, un partito che si è accorto di avere un cancro in casa".

 

FRANCESCO RUTELLILUIGI LUSI Alberto Capernagiancarlo-capaldopartito la MARGHERITA

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…