luigi di maio lorenzo fioramonti

STELLE CADENTI – PER DESTABILIZZARE LA MAGGIORANZA AL SENATO BASTANO SETTE GRILLINI: E INDOVINATE QUANTI SONO QUELI CHE NON HANNO VERSATO NEMMENO UN EURO A CASALEGGIO NEL 2019? – I CONTATTI CON LA LEGA SONO AVVIATI E DI MAIO NON SA PIÙ CHE FARE PER FERMARE L’ESODO – CONTANDO I DEPUTATI "MOROSI" SI SALE A 13, TRA CUI ANCHE IL MINISTRO FIORAMONTI…

 

 

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 2

Chi rema contro, rema contro il Paese, ripete nelle ultime ore Luigi Di Maio. Ormai il leader M5S - complice anche l' ultimo blitz di Beppe Grillo - è diventato un fervente governista, sponsor della «stabilità». Un fattore che il ministro degli Esteri trova «indispensabile» per esercitare il ruolo dell' Italia nei teatri complessi della geopolitica, come la Libia.

 

Ma proprio con questo rilancio dell' azione di governo (a partire da gennaio con un «cronoprogramma sociale») il capo politico M5S prova a esorcizzare il rischio di un inizio 2020 complicato. Il piano della Lega - come raccontato da Il Messaggero - passa dal Senato.

davide casaleggio luigi di maio

In via Bellerio le bocche sono cucite sui nomi contattati e il capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo si limita sempre a dire che «ascoltiamo molti sfoghi». Il pressing è forte sugli eletti nei collegi uninominali da Roma in giù. A loro si possono promettere, senza troppe ansie, posti sicuri e carriere sfavillanti (soprattutto senza taglio dei parlamentari).

 

MASSIMILIANO ROMEO LEGA

Bastano sette grillini per destabilizzare la maggioranza e far entrare in campo i responsabili di Forza Italia: in questo modo cambierebbe lo scenario anche per il Pd e il M5S. «E soprattutto per Conte». Un' operazione chirurgica con tante sponde e variabili: dall' autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini fino al via libera al referendum sul maggioritario voluto da Calderoli, passando per le elezioni - il 26 gennaio - in Emilia Romagna e in Calabria.

 

matteo salvini roberto calderoli

Di Maio in privato ammette di essere «consapevole delle manovre leghiste». Ma in pubblico ostenta sicurezza: chi vuole, si faccia comprare. Ma in queste ore si è innescata anche un' altra dinamica che rischia di accelerare i cambi di casacca.

 

I vertici del Movimento stanno per far partire una mail che avvisa i parlamentari di «mettersi in regola» con le restituzioni (almeno 2.000 euro al mese) e con il contributo a Rousseau di Davide Casaleggio (300 euro al mese) entro - «e non oltre» - il 31 dicembre. Pena: sanzioni disciplinari fino all' espulsione. Secondo le stime in possesso dei tesorieri di Camera e Senato, 1 su 3 tra gli eletti non è del tutto in regola.

 

MARIO MICHELE GIARRUSSO

Ma, andando sul sito www.tirendiconto.it, si scopre che dal 2019 a oggi ci sono sette senatori che non avrebbero verso nemmeno un euro: Vittoria Bogo Deledda (da mesi fuori per problemi personali), Cristiano Anastasi (ingegnere di Giarre, nel Catanese), Lello Ciampolillo (da Bari), il medico napoletano Luigi Di Marzio (che ha già pubblicamente minacciato di andarsene), Fabio Di Micco (da Caserta) e i siciliani Michele Giarrusso e Pietro Lorefice. Secondo il meccanismo messo in moto da Di Maio e Casaleggio, se questi sette non si precipiteranno al bancomat si aprirà contro di loro una sanzione disciplinare che li spingerebbe fuori dal Movimento e anche in tribunale con la minaccia di pignoramenti.

 

matteo salvini roberto calderoliugo grassi luigi di maio

Questa dinamica, interna ai grillini, viene osservata con molta attenzione anche dalle parti della Lega. Dove la parola d' ordine è: passate con noi, le porte sono aperte e non dovete restituire né rendicontare tutti quei soldi. D' altronde Ugo Grassi, uno dei tre grillini approdati alla corte di Salvini dieci giorni fa, è stato accusato dal braccio destro di Di Maio, Dario De Falco, di essere «un traditore» perché per via della restituzioni «non riusciva a campare». Sempre in ottica fuori dal gruppo è data per scontata la vicenda di Gianluigi Paragone che ha votato contro il giorno della fiducia della manovra. «È indifendibile», dicono gli uomini di Di Maio. E dunque per l' ex direttore della Padania si aprono nuovi orizzonti all' opposizione.

LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI

 

ALLA CAMERA

lorenzo fioramonti

Ma la grana rimborsi è pronta a scoppiare anche a Montecitorio dove i grillini, che nel 2019 non hanno rendicontato nemmeno un euro, sul sito sono addirittura tredici. E tra loro c' è Lorenzo Fioramonti, il ministro dell' Istruzione dato dai vertici M5S «dimissionario dopo la manovra». Una decisione che ancora non è stata ufficializzata ma che nasce - almeno stando alle ricostruzioni - dai 3 miliardi che non sono stati stanziati per la scuola e l' università. Di Maio si tira fuori e oggi rilancerà il team dei facilitatori con la prima riunione operativa: c' è un 2020 frizzante alle porte.

alfonso bonafede lorenzo fioramontiluigi di maio lorenzo fioramonti

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT