pasquale striano

MAI PIÙ STRIANO – IL GOVERNO APPROFITTA DELLO SCANDALO DOSSIERAGGI PER UNA STRETTA AGLI ACCESSI ALLE BANCHE DATI – IERI MANTOVANO HA RIUNITO POLIZIA, INTELLIGENCE E CYBERSICUREZZA A PALAZZO CHIGI: IL GOVERNO EMANERÀ NUOVE LINEE GUIDA VINCOLANTI PER LIMITARE GLI ACCESSI ILLECITI AI DATABASE PUBBLICI – LO SCAZZO IN COMMISSIONE ANTIMAFIA SUGLI EX MAGISTRATI SCARPINATO E DE RAHO, ORA RISPETTIVAMENTE SENATORE E DEPUTATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE - VIDEO: LE DOMANDE DI SCARPINATO AL COLONNELLO DELLA FINANZA SASSI...

 

 

 

 

1. DOSSIERAGGIO, VERTICE A CHIGI PER STRETTA SU ACCESSI BANCHE DATI

PASQUALE STRIANO

(askanews) - Il governo emanerà nuove linee guida vincolanti per limitare gli abusi negli accessi alle banche dati. E' quanto emerso dalla riunione di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, coordinata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e alla quale hanno preso parte i vertici delle Forze di Polizia, dell'intelligence, dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e del comparto della Difesa.

 

Durante la riunione, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, "è stato fatto il punto sui problemi relativi agli accessi illeciti alle banche dati informatiche pubbliche, anche alla luce dei nuovi casi emersi di molteplici accessi abusivi e di attività di Dossieraggio.

 

GAETANO PECORARO INTERVISTA PASQUALE STRIANO - LE IENE

Sono state approfondite le novità già introdotte dopo l'incontro del marzo scorso e i percorsi di tipo amministrativo e organizzativo per rendere più stringente il sistema dei controlli, con adeguati alert atti a scongiurare gli abusi e con verifiche periodiche". Il tavolo tecnico si ritroverà nuovamente a Palazzo Chigi a novembre per "chiudere definitivamente l'assetto delle nuove regole con linee guida vincolanti".

 

2. 'DATABASE COLABRODO', STRETTA GOVERNO CONTRO DOSSIERAGGI

Lorenzo Attianese per l’ANSA

 

CAFIERO DE RAHO

È in dirittura d'arrivo lo studio del governo sulle soluzioni ai problemi relativi agli accessi illeciti alle banche dati informatiche pubbliche, anche alla luce dei recenti casi emersi di molteplici accessi abusivi e di attività di dossieraggio. Il tema è stato al centro di una riunione a Palazzo Chigi, la seconda quest'anno, coordinata dal sottosegretario Alfredo Mantovano, a cui hanno preso parte i vertici delle forze di Polizia, dell'intelligence, dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e del comparto della Difesa.

 

Durante l'incontro sono state approfondite le novità già introdotte dopo l'incontro del marzo scorso e i percorsi di tipo amministrativo e organizzativo per rendere più stringente il sistema dei controlli, con adeguati alert che scongiurino gli abusi e con verifiche periodiche. Il tavolo tecnico si riunirà nuovamente nel mese di novembre per chiudere definitivamente l'assetto delle nuove regole con linee guida vincolanti.

 

gioacchino natoli 7

L'urgenza della questione, esplosa anche a seguito dell'inchiesta di Perugia sull'esfiltrazione di file dalle banche dati della Direzione nazionale antimafia, è stata denunciata qualche settimana fa anche dall'Associazione nazionale magistrati, che aveva chiesto un incontro al ministro della Giustizia per affrontare la carenza di sicurezza nei database a cui lavorano investigatori, pm e giudici.

 

GLI INCONTRI DI PASQUALE STRIANO CON ALTRI INDAGATI

E parallelamente proseguono le audizioni della commissione parlamentare Antimafia in merito alle indagini della stessa procura umbra sui presunti dossieraggi. "Anche in passato abbiamo rilevato compromissioni di informazioni di Segnalazioni di operazioni sospette, ma anche di contenuti virgolettati riportati sui giornali, con dei passaggi ripresi in modo esatto integralmente rispetto al testo delle stesse segnalazioni", ha spiegato alla bicamerale il colonello Stefano Giovanni Salvatore Rebechesu, capo ufficio operazioni del comando interregionale dell'Italia centrale della Guardia di finanza, che si riferisce a casi accaduti in precedenza ma simili alla presunta fuga di informazioni attribuita al tenente Pasquale Striano, tra i principali uomini chiave dell'inchiesta.

 

ROBERTO SCARPINATO

Si tratta di audizioni che per Forza Italia aumentano "lo sconcerto e la confusione. Emerge che la procura antimafia fosse diventata un colabrodo, senza effettive possibilità di controllo su un militare che avesse deciso accessi illegali a dati sensibili", accusa il vicepresidente della commissione, Mauro D'Attis, lo stesso che qualche giorno fa ha depositato alla Camera la proposta di legge per la modifica della legge istitutiva della stessa commissione per arginare conflitti di interessi interni.

 

Alla base di queste scelte c'è lo scontro sulle vicende che vedono sotto i riflettori i membri in quota M5s ed ex magistrati Antonio Scarpinato e Federico Cafiero de Raho.

 

CAFIERO DE RAHO GIUSEPPE CONTE

Quest'ultimo era procuratore antimafia ai tempi dei presunti illeciti commessi da Striano. Al centro delle polemiche su Scarpinato c'è invece una presunta intercettazione secondo cui il senatore della stessa commissione avrebbe provato a concordare domande e risposte con l'ex collega Gioacchino Natoli in occasione di una sua audizione che riguardava le indagini sulla cancellazione dei brogliacci dell'inchiesta sull'imprenditore mafioso Antonino Buscemi, figura associata alle vicende sulla morte di Paolo Borsellino.

 

ciavardini chiara colosimo

E in queste ore in difesa dei due togati si è espresso Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo: "È una vergogna che lo Stato ritenga di poter allontanare i suoi più valorosi servitori con la scusa di un supposto conflitto di interessi che, però, evidentemente, non è ritenuto così insidioso quando ad averlo è la presidente stessa", ha detto in una lettera aperta il presidente dell'associazione 'Agende Rosse', assieme a rappresentanti e parenti di altre vittime di mafia, prendendo posizione contro la proposta di legge del centrodestra.?L'accusa è diretta alla presidente Chiara Colosimo ed ha come riferimento una foto in cui la stessa veniva immortalata assieme all'ex Nar Luigi Ciavardini. Ma i componenti di FdI replicano: "Sono sconcertanti ed ingiuste le accuse rivolte".

GAETANO PECORARO INTERVISTA PASQUALE STRIANO - LE IENE gioacchino natoli 8ROBERTO SCARPINATOCAFIERO DE RAHO GLI INCONTRI DI PASQUALE STRIANO CON ALTRI INDAGATI

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...