luigi di maio pierluigi diaco

DI MAIO CONTINUA AD AGGIUNGERE PROMESSE, MA I SOLDI? - LUIGINO SI FA INTERVISTARE PER UN'ORA DA DIACO SU RTL 102.5: ''IL PRIMO PROVVEDIMENTO SARÀ IL 'DECRETO-DIGNITÀ': ELIMINIAMO SPESOMETRO, REDDITOMETRO, STUDI DI SETTORE. POI STOP ALLE DELOCALIZZAZIONE. LOTTA ALLA PRECARIETÀ E AL GIOCO D'AZZARDO. VOGLIO EVITARE LA PUBBLICITÀ DEL GIOCO D'AZZARDO, IN PARTICOLARE ON-LINE. STA DISTRUGGENDO LE FAMIGLIE'' - ''IL REDDITO DI CITTADINANZA NEL 2019? SPERIAMO…''

 

 

Da www.rtl.it

 

"Il Presidente dell'Acea, Luca Lanzalone si deve dimettere: per reati così gravi nel Movimento 5 Stelle, non esiste presunzione di innocenza, è una persona agli arresti domiciliari e non deve restare alla presidenza dell' Acea".  Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ospite questa mattina di Non stop News, la trasmissione d'informazione, condotta da Fulvio Giuliani,  Giusi Legrenzi e Pierluigi Diaco in onda su Rtl 102,5 e in Radiovisione sul canale 36 del Dt.

 

LUIGI DI MAIO PIERLUIGI DIACO

"Vorrei spendere qualche parola su Lanzalone"- aggiunge Di Maio- "Lanzalone è colui che ci aveva aiutato a sanare questione rifiuti di Livorno, e nella questione stadio ci ha aiutato a ridurre le cubature presenti nel progetto originario, noi volevamo meno cemento. Abbiamo eliminato le torri. Per questo è stato premiato e gli è stato data la presidenza di Acea".

 

Poi Di Maio ha aggiunto: " E' agli arresti domiciliari, non può rimanere in quella carica. Mi aspetto che si dimetta", ha sottolineato il  ministro. "Da noi chi sbaglia paga. Noi vogliamo  il  Daspo per chi si macchia di corruzione nella Pubblica Amministrazione  e l'introduzione dell'agente provocatore".  "Poi voglio sottolineare"- aggiunge Di Maio- "che gli atti dell'amministrazione Raggi non sono nell'inchiesta, lo ha detto la Procura di Roma."

 

Poi i conduttori sollecitano il vicepremier sulla questione immigrazione e sullo scontro tra Italia-Francia. Di Maio ha commentato in diretta la notizia di un colloquio telefonico intercorso nella notte tra il Presidente francese Emmanuel Macron  e il Premier italiano Giuseppe Conte: "La notte ha portato consiglio", ha detto Di Maio, che ha aggiunto:-"Ovviamente aspettiamo cosa Conte deciderà ma io lo reputo un primo segnale di disgelo". In precedenza,  il vicepremier aveva sottolineato di aspettarsi le scuse di Macron:-"Non è questione di rispetto per me o Conte ma per l'Italia come Paese. Dopo le scuse si ripartirà poi con le relazioni".

 

LUCA LANZALONE

Di Maio ha  poi spiegato:-  "Ci sono due fronti per la  questione Italia Francia: uno è come si comporta ora questo governo nei confronti dell'immigrazione. Io un anno fa sollevai per esempio la questione Ong, poi, ironia della sorte,  un anno dopo mi ritrovo ad affrontare queste questioni al governo.  Inoltre,  l'anno scorso sono stato a Ventimiglia, ho visto i  respingimenti francesi,  anche nei confronti di minori, cosa che non si può fare.  Quindi io non credo che la Francia possa darci lezioni. Poi c'è un altro fronte, quello del nuovo atteggiamento che l'Italia ha nei confronti degli altri Paesi europei. Finché non arriveranno scuse noi non indietreggiamo, e questo deve essere chiaro anche per come ci comporteremo su altri tavoli in Ue. Non si deve più pensare che si può abbindolare l'Italia".

 

Sull'emergenza Aquarius, Di Maio ripercorre i momenti di  primo intervento dell'Italia: "Quando abbiamo chiesto di prelevare donne incinte e bambini dall'Aquarius, l'Ong ci ha spiegato che non c'era bisogno" -ha spiegato- " Sul Mediterraneo e sul canale di Sicilia si affacciano  tanti Paesi, tra cui Malta. Si considera che solo l'Italia debba intervenire. Mi fa rabbia la posizione di Malta, Paese che ci è stato vicino e amico per tanto tempo:  aveva l'Aquarius di fronte, a poche miglia nautiche, ma non l'ha soccorsa. Sapeva che c'erano le persone in difficoltà e non le ha aiutate e questo mi ha lasciato davvero stupito. Noi siamo un Paese amico di Malta, forniamo l'energia elettrica a Malta, ma certo non faremo ritorsioni, ma vedo ipocrisia in giro e sfrenato egoismo sia l'Onu che  l'Ue dice : le Ong e l'Italia trovino una soluzione.Io dico  troviamo tutti una soluzione ".

LANZALONE E VIRGINIA RAGGI

 

Poi Di Maio  interviene sui temi più strettamente legati al suo dicastero e ha annunciato di stare lavorando a un provvedimento di welfare: "Stiamo preparando il  Decreto-dignità"- ha detto il ministro del Lavoro che ha spiegato: "E' strutturato in  quattro punti: primo,  rivolto alle imprese, eliminiamo le scartoffie, cioè tutte quelle  cose come  spesometro, redditometro e studi di settore. Poi stop alle delocalizzazioni: chi prende fondi dallo Stato non può andare all'estero. Lotta alla precarietà e al gioco d'azzardo,  gli ultimi due punti. "Come ministro dello Sviluppo Economico voglio evitare la pubblicità del gioco d'azzardo", ha precisato - In particolare dell'on-line, e regolamentare anche quello non on-line. E' un'emergenza che sta distruggendo le famiglie", ha concluso.

 

Altro tema forte anche in campagna elettorale, il reddito di cittadinanza. "Già nella legge di bilancio di quest'anno si dovrà  avviare il fondo per il reddito di cittadinanza   Alla domanda se ci sara' il reddito di cittadinanza nel 2019,Di Maio ha risposto: "Lo spero". I conduttori poi pongono l'accento sul tema delle pensioni d'oro e vitalizi.

luigi di maio e matteo salvini

 

"E' uno di quei provvedimenti che vogliamo portare a casa il prima possibile"- spiega il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico che aggiunge: -"Stiamo per approvare il taglio ai vitalizi degli ex parlamentari, iniziamo da un atto interno alla Camera e poi trasferiamo lo stesso principio per le pensioni sopra i 5.000 euro netti per tutti coloro che non hanno versato i contributi ma hanno una pensione d'oro e quindi devono avere una pensione  per i contributi che hanno versato", ha spiegato il ministro.  Altra questione cruciale, il destino dell'Ilva di Taranto:  "Tutte le decisioni sull' Ilva saranno prese col massimo della responsabilità"., ha precisato Di Maio, aggiungendo che nei giorni scorsi ha incontrato i commissari mentre: "Nei prossimi giorni procederò con altri incontri con i sindacati, il sindaco di Taranto, il prefetto, le associazioni che rivendicano il diritto alla salute. Incontrerò il Codacons e tutte quelle parti che fanno parte di questa vertenza".  

luigi di maio matteo salvini

 

"I cittadini di Taranto hanno il diritto di respirare un'aria pulita", ha sottolineato Di Maio. Poi i conduttori chiedono a Di Maio  un giudizio sul rapporto con Matteo Salvini: "Siamo sicuramente una strana coppia"- ha detto ironicamente Di Maio-"ma, sicuramente, siamo due persone animate dalla voglia di fare bene negli ambiti di propria competenza. Abbiamo creato una squadra molto compatta, mettendo insieme due forze politiche in maniera inaspettata".   

 

MACRON E GIUSEPPE CONTE

"Siamo persone che si stimano, che lavorano e che portano avanti i propri obiettivi di ministero e quindi di governo", ha aggiunto. Sulla Rai e il futuro assetto dei vertici dell'azienda radiotelevisiva di Stato, Di Maio ha detto:- "Sulle nomine Rai siamo d'accordo nel governo che non dobbiamo assolutamente cedere o praticare meccanismi di lottizzazione, la nostra idea e' premiare il merito. Individueremo i migliori profili che possono gestire quell'azienda culturale e lo faremo con persone che non devono essere legate alle forze politiche che stanno all'interno di  questo governo".

 

Altro tema su cui i conduttori chiedono un giudizio di Di Maio è sui rapporti con la Bce  e la presidenza Draghi:-"Penso che aver avuto un italiano a capo della  Bce abbia aiutato sicuramente l'Italia in questi anni"- ammette Di Maio che aggiunge:- "Però mi dispiace che il destino economico dell'Italia debba essere legato non al parlamento Europeo ma al Presidente della Bce. Non è  per offendere Draghi, ma per dire che dobbiamo spostare il fulcro delle decisioni della qualità della vita dei Paesi dell'Unione Europea da un banca a l'unico organo che noi eleggiamo direttamente e che è il Parlamento europeo".  

 

draghi

Secondo Di Maio, "adesso e' il momento di avviare, anche nel dialogo con gli altri Paesi, una riforma della governance europea", ossia "spostare verso il Parlamento piu' poteri, ridimensionare i poteri del Consiglio e cominciare a dire che tra Bce e istituzioni europee ci deve essere un rapporto in cui le decisioni che impattano sull'economia le prende il Parlamento", ha concluso il ministro.

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