marine le pen e salvini

MARINE DA SBARCO - LE PEN: "L'UNICA SOLUZIONE È ZERO MIGRANTI: VANNO RISPEDITI INDIETRO TUTTI I BARCONI. DOBBIAMO RISTABILIRE LA FRONTIERA TRA FRANCIA E ITALIA E ALLEARCI CON ASSAD, IL MALE MINORE" - "CON MIO PADRE NON PARLO PIÙ. LA ROTTURA È DEFINITIVA"

 

marine le pen con il gattomarine le pen con il gatto

Anais Ginori per “la Repubblica

 

«L’Europa è impotente. Cerca solo di occultare la sua inefficacia nell’arrestare i flussi migratori». Marine Le Pen fa una critica radicale della ripartizione più solidale dei migranti tra i paesi dell’Ue. «Si tratta di un messaggio di incitamento ai trafficanti. Così ci saranno ancora più barconi della morte nel Mediterraneo », dice la presidente del Front National che ieri sedeva nel Parlamento di Strasburgo accanto al padre, Jean-Marie Le Pen. I due sono rimasti a distanza. «Non ci parliamo più», racconta al telefono la leader dell’estrema destra francese.

 

marine e jean marie le penmarine e jean marie le pen

Il piano della Commissione non le sembra un tentativo di razionalizzare la gestione dei migranti?

«Non volendo ristabilire le frontiere, come bisognerebbe fare, la Commissione fa finta di organizzare i flussi. L’Ue fa proposte senza un criterio ragionato, esponendoci a conseguenze sempre più gravi».

 

È contraria all’idea delle quote?

jean marie e marine le penjean marie e marine le pen

«Siamo radicalmente contrari a qualsiasi quota di immigrazione imposta da Bruxelles. I Paesi sono sovrani e ognuno deve poter decidere chi accogliere».

 

Non la convince neppure l’idea di una nuova offensiva in mare per fermare i barconi?

«L’unico modo di fermare questi barconi è rendere la loro attività inefficace. Nel momento in cui l’Europa propone una nuova, fantomatica gestione di flussi, possiamo essere certi che i trafficanti stapperanno champagne».

 

Cosa propone per evitare nuovi naufragi nel Mediterraneo?

«L’esempio da seguire è l’Australia: zero migranti illegali e zero vittime al largo delle coste. Per mettere in sicurezza i barconi bisogna fermarli e rimandarli verso i porti di partenza. Se lo facciamo per 20 volte, la ventunesima i migranti smetteranno di pagare i trafficanti».

salvini balla con marine le pensalvini balla con marine le pen

 

Soddisfatta dell’opposizione del governo socialista all’idea di quote?

«Non ho alcuna fiducia nel governo e neppure nell’Europa che continua a dirci che l’immigrazione aiuta la crescita economica, come ha sostenuto uno dei commissari Ue, non ricordo il suo nome ma tanto sono tutti robot tecnocrati ».

 

Ci sono diversi studi di economisti che sostengono l’importanza dell’immigrazione.

«Probabilmente sono economisti venduti. Io ascolto solo il popolo che non vuole nuovi immigrati ».

 

Il diritto d’asilo, almeno quello, si può garantire?

«Deve essere riservato solo alle vittime di regime. Ma è comunque complicato: in nove casi su dieci i siriani che si presentano come perseguitati da Bashar al Assad sono in realtà dei fondamentalisti islamici. Prendiamo anche loro? ».

SARKOZY E IL LEADER SIRIANO ASSADSARKOZY E IL LEADER SIRIANO ASSAD

 

Cosa vorrebbe fare?

«È necessario delegare ai consolati e alle sedi diplomatiche l’analisi dei dossier, nei diversi paesi di provenienza, senza aspettare che i richiedenti siano già arrivati in Europa».

 

ASSAD CON LA MOGLIE A CENA CON SARKOZY CARLA BRUNI ASSAD CON LA MOGLIE A CENA CON SARKOZY CARLA BRUNI

L’Italia deve rimanere sola nell’accoglienza dei migranti?

«L’unica soluzione è chiudere le nostre frontiere. Si può creare una forza marittima bilaterale, tra Francia e Italia, ma solo per ricondurre i barconi verso i porti di partenza».

 

Vuole chiudere anche la frontiera tra Francia e Italia?

«Bisogna ristabilirla con la fine immediata di Schengen. È nell’interesse anche dell’Italia ».

 

E in Libia quale sarebbe la soluzione?

SARKO GHEDDAFI SARKO GHEDDAFI

«Rivedere le nostre relazioni diplomatiche e allearci subito con le forze siriane».

 

Con il dittatore Bashar al Assad?

«Bashar el Assad è meno peggio dei fondamentalisti islamici che ora sono anche in Libia. In politica estera scelgo il male minore. E comunque Assad non era meno dittatore quando veniva accolto a Parigi insieme a Gheddafi, invitati entrambi da Nicolas Sarkozy».

 

Cosa pensa del nuovo nome dell’Ump, che si chiamerà “Les Républicains”?

«È l’ennesima manovra per tentare di occultare le responsabilità che pesano su un partito che ha governato per dieci anni la Francia ».

 

MARINE LE PEN FOTOMONTAGGIO BACIO HOLLANDEMARINE LE PEN FOTOMONTAGGIO BACIO HOLLANDE

Sarkozy vuole evitare che lei continui a dire “Umps”, facendo confusione tra destra e sinistra.

«Certo, pensa che siamo degli idioti. Continueremo a chiamarlo Umps».

 

Siede al parlamento europeo accanto a suo padre: vi siete parlati?

«No, non ci parliamo più».

 

È una rottura definitiva?

«Ho lanciato una procedura per chiedere ai militanti di cancellare la funzione di Presidente d’onore. In effetti, è una rottura definitiva. Jean-Marie Le Pen non accetta di limitare la sua libertà di parola. È lecito. Ma non potrà più parlare a nome del Front National».

 

E se lanciasse una sua formazione politica, rivale del Fn?

«È libero, può fare ciò che vuole. Sono convinta che pochi nel Front National lo seguiranno in quest’avventura. Non vedo divisioni né scissioni all’orizzonte».

 

In questa vicenda non c’è spazio per i sentimenti?

Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine

«Esiste una forma di affetto e ammirazione da parte mia e dei militanti perché è il fondatore del partito e per il suo percorso. Ma sono molto decisa. Non voglio più che il Fn sia ostaggio di una deriva personale».

 

Cos’è che suo padre non le ha perdonato?

«Non so e non ho neanche più voglia di tentare di capire perché Jean-Marie Le Pen ha deciso di avviare una manovra di sabotaggio: perché di questo si tratta. Come vede, il tentativo è fallito».

 

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...