ignazio marino spazzino

MARINO SARÀ SCIOLTO O MARINATO? - OGGI IL COMITATO DISCUTERÀ LA SORTE DI ROMA: IN BASE AL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE SI POTREBBE MANDARE TUTTI A CASA, MA SIA GABRIELLI (PREFETTO) CHE PIGNATONE (PROCURATORE) CERCHERANNO LA VIA DELLA 'MAFIA SOFT' ALLA ROMANA

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera

 

ignazio marino alla festa di selignazio marino alla festa di sel

Il sindaco ne fa parte di diritto, ma oggi non ci sarà: Ignazio Marino ha fatto sapere che per comprensibili motivi di opportunità preferisce non partecipare al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nel quale si giocherà il destino della sua giunta e del consiglio comunale che la sostiene. La riunione è stata convocata a norma dell’articolo 143 del Testo unico sugli Enti locali, quello che regola lo scioglimento per mafia: il prefetto, «sentito il comitato provinciale integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica, invia al ministro dell’Interno una relazione nella quale si dà conto della eventuale sussistenza degli elementi» per far decadere l’assemblea elettiva.

franco gabrielli (2)franco gabrielli (2)

 

Il documento del prefetto di Roma Franco Gabrielli sulle conseguenze politico-amministrative dell’indagine su Mafia Capitale è pronto, e il vertice convocato per oggi è il passaggio formale che ne precede la trasmissione al Viminale. Il prefetto illustrerà il lavoro della commissione d’accesso insediata dal suo predecessore, Giuseppe Pecoraro, e forse un’anticipazione della sua proposta al ministro.

 

giuseppe pignatonegiuseppe pignatone

Dopodiché toccherà ai presenti esprimere le proprie valutazioni; in particolare al procuratore Giuseppe Pignatone, che con le indagini condotte dal suo ufficio — l’individuazione della presunta associazione mafiosa che avrebbe condizionato il governo di Roma — ha provocato l’avvio della procedura che tiene in bilico il sindaco Marino. Anche se gran parte delle attività contestate agli indagati riguarda l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Alemanno, come ha ricordato Pignatone alla commissione Antimafia. E c’è da ritenere che le considerazioni del magistrato avranno un peso sulle determinazioni che Gabrielli comunicherà, entro la settimana, al ministro Alfano.

 

BUZZI CARMINATI c9a-9ae7-82877f658d6aBUZZI CARMINATI c9a-9ae7-82877f658d6a

Sul tavolo del prefetto (e oggi del comitato provinciale) c’è dunque la relazione della commissione d’accesso che, di fatto, suggerisce lo scioglimento del Comune di Roma. Perché il gruppo guidato da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi (considerati i capi dell’associazione mafiosa), avrebbe determinato «un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi» tale da «compromettere il buon andamento o l’imparzialità» dell’amministrazione, secondo quanto previsto dalla legge per giustificare l’intervento del governo. Gli elementi messi in luce dall’indagine giudiziaria e dal lavoro dei commissari prefettizi sarebbero quindi «concreti, univoci e rilevanti», come richiesto dalla norma.

 

CENA 2010 - GIULIANO POLETTI - FRANCO PANZIRONI - UMBERTO MARRONI - DANIELE OZZIMO - ANGELO MARRONI - SALVATORE BUZZI -GIANNI ALEMANNOCENA 2010 - GIULIANO POLETTI - FRANCO PANZIRONI - UMBERTO MARRONI - DANIELE OZZIMO - ANGELO MARRONI - SALVATORE BUZZI -GIANNI ALEMANNO

Ciò anche per via di alcune considerazioni della Cassazione che ha confermato l’accusa di associazione mafiosa. Per esempio quella in cui si sottolinea «il condizionamento derivante da una posizione sostanzialmente monopolistica nell’acquisizione degli appalti dei servizi del Comune di Roma da parte delle cooperative del Buzzi, attraverso la imposizione di un controllo dell’associazione su buona parte dell’amministrazione capitolina»; o il passaggio in cui si descrive «la progressiva evoluzione di un gruppo di potere criminale che si è insediato nei gangli dell’amministrazione della capitale d’Italia... sostituendosi agli organi istituzionali nella preparazione e nell’assunzione delle scelte proprie dell’azione amministrativa».

 

alemanno con panzironialemanno con panzironi

Tuttavia le conclusioni del prefetto potrebbero essere diverse; perché diverse potrebbero rivelarsi le valutazioni sulle cause del condizionamento e sugli interventi per impedire che continui. Così potrebbe essere sufficiente proporre la rimozione di singoli funzionari, anche di alto livello, o lo scioglimento di uno o più Municipi maggiormente interessati dalle indagini antimafia. Pure il parere del procuratore potrebbe andare in una direzione diversa dallo scioglimento, in virtù di quanto già comunicato all’Antimafia.

 

Lì Pignatone ha spiegato che «l’associazione si rapporta in modo completamente diverso con le due giunte (Alemanno e Marino, ndr )»; con la prima c’era «un dialogo diretto, e in posizione sovraordinata, tra Carminati e il più stretto collaboratore del sindaco», mentre con la seconda quei contatti «non ci sono più», nonostante «rimanga la presenza estremamente pesante di Buzzi e del mondo delle cooperative che ruota attorno a lui, che continuano ad avere un trattamento privilegiato da parte dell’amministrazione e della burocrazia comunale».

buzzi e marinobuzzi e marino

 

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…