luigi mattiolo in vespa

LO SHERPA DI DRAGHI – LUIGI MATTIOLO È STATO NOMINATO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E RAPPRESENTANTE PERSONALE PER I VERTICI DEL G7 E DEL G20 – SUCCEDE A BENASSI PER LA SECONDA VOLTA: LA PRIMA ERA STATA QUANDO È STATO NOMINATO AMBASCIATORE D’ITALIA A BERLINO - COSA PENSA DI USA, CINA E GERMANIA…

1 – GOVERNO:DRAGHI NOMINA MATTIOLO SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO

luigi mattiolo

(ANSA) - ROMA, 16 FEB - Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha nominato l'Ambasciatore Luigi Mattiolo suo Consigliere diplomatico e rappresentante personale/Sherpa per i vertici G7 e G20, a decorrere dalla data odierna. L'Ambasciatore Mattiolo è in carriera diplomatica dal 1981 e ha svolto le funzioni di Capo missione presso le sedi di Tel Aviv, Ankara e Berlino. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio.

 

2 – COSA PENSA MATTIOLO (CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI DRAGHI) DI USA, CINA E GERMANIA

la foto di luigi mattiolo all ambasciata d italia a tel aviv

Chiara Rossi per www.startmag.it

 

“La Cina con 206 miliardi di euro (dato del 2019) rappresenta ormai il primo partner in termini di interscambio commerciale e in tale ottica può essere letto l’impegno profuso negli ultimi giorni di Presidenza tedesca del Consiglio Ue per conseguire un’intesa di massima sull’accordo con la Cina in materia di investimenti (CAI)”.

 

È quanto ha sostenuto di recente Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

 

CHE COSA FARÀ L’AMBASCIATORE MATTIOLO A PALAZZO CHIGI

pietro benassi

L’ambasciatore Luigi Mattiolo sarà consigliere diplomatico e rappresentante personale/sherpa del presidente del Consiglio per i vertici G7 e G20, a decorrere dalla data odierna.

 

LA CARRIERA DELL’AMBASCIATORE MATTIOLO

L’ambasciatore Mattiolo è in carriera diplomatica dal 1981 e ha svolto le funzioni di Capo missione presso le sedi di Tel Aviv, Ankara e Berlino. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio.

 

SUCCEDE (ANCORA UNA VOLTA) ALL’AMBASCIATORE PIETRO BENASSI

Con l’incarico a Palazzo Chigi, per la seconda volta l’ambasciatore Luigi Mattiolo succede all’ambasciatore Pietro Benassi, consigliere diplomatico dell’ex premier Conte. La prima volta è nel 2018, quando Mattiolo è nominato ambasciatore d’Italia a Berlino, ruolo ricoperto fino a quel momento da Benassi dal 2014.

 

LA RECENTE INTERVISTA DI MATTIOLO

Ma che cosa pensa Mattiolo di Germania, Usa c Cina? Ecco quello che di recente ha detto l’ambasciatore in una intervista.

 

IL RUOLO DELLA GERMANIA

luigi mattiolo 1

“Riguardo il ruolo della Germania nell’Ue, è importante sottolineare come durante il semestre di Presidenza tedesco – nella seconda metà del 2020 – sia stato raggiunto un fondamentale accordo per il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione” ha dichiarato l’Ambasciatore Mattiolo.

 

“In tale circostanza il Governo tedesco ha saputo dimostrare visione, lungimiranza e coraggio, comprendendo l’importanza di rafforzare la solidarietà europea, di raccogliere insieme risorse finanziarie per progettare il futuro dell’economia continentale attraverso il piano Ngeu e iniziando a rafforzare la leva di politica fiscale europea, da affiancare alla politica espansiva portata avanti senza esitazioni dalla Bce”.

luigi mattiolo 2

 

L’ATTENZIONE TEDESCA ALLE REGIONI INDO-PACIFICO, SAHEL, NORD AFRICA E AMERICA LATINA

Per Mattiolo “la visione della Germania resta legata alle direttrici di politica estera definite dal Governo tedesco: coesione e sovranità europea, partenariato transatlantico, multilateralismo, promozione della democrazia e difesa dei diritti umani. Al contempo, a questi ambiti – che definirei tradizionali – della politica estera di Berlino, si affianca una crescente attenzione all’area indopacifica (che forma oggetto di una strategia ad hoc presentata nei mesi scorsi), al Sahel e al Nord Africa (ricordo in particolare la Conferenza di Berlino sulla Libia), nonché all’America Latina”.

 

COME SI STA MUOVENDO BERLINO SUL DEBITO PUBBLICO

mario draghi angela merkel

Non sono mancate le novità a Berlino in materia di finanza pubblica e politica economica. L’ambasciatore ha infatti evidenziato che “la pandemia ha inevitabilmente portato a una sospensione della regola del freno all’indebitamento previsto nella Costituzione.

 

Il Governo e l’opinione pubblica hanno pienamente compreso la gravità della crisi e accettato il concetto di “borrow to spend” in una fase congiunturale difficile come non mai. Un dato particolarmente significativo emerso lo scorso dicembre – nel quadro dell’approvazione della Legge di Bilancio tedesca – è rappresentato dal livello di spesa pubblica (quasi 500 miliardi di euro) e di nuovo indebitamento per quasi 180 miliardi di euro, pari al doppio di quanto preventivato inizialmente, a testimonianza di quanto gli effetti della seconda ondata di pandemia siano stati avvertiti anche in Germania.

 

luigi mattiolo 3

Questa dinamica avrà riflessi anche sullo stock di debito pubblico nel 2021 (72,5% sul Pil rispetto al 59,5% del 2019), comunque inferiore al livello raggiunto nella crisi finanziaria (circa 82% nel 2010) e in traiettoria discendente già dal 2022 (nel 2024 il rapporto debito/PIL dovrebbe collocarsi sotto il 69%)”.

 

I RAPPORTI CON WASHINGTON

Riguardo i rapporti con gli Stati Uniti, Mattiolo ha sottolineato che “la Germania ha accolto con evidente favore la vittoria di Biden alla Casa Bianca e ha enfatizzato i temi sui quali si prevede una forte convergenza politica tra le due sponde dell’Atlantico: il cambiamento climatico, il multilateralismo o la lotta alla pandemia. Restano sul tappeto una serie di questioni aperte in materia economica, politica e di sicurezza, ma certamente la relazione tra Berlino e Washington sarà prioritaria per il prossimo Governo tedesco, quale che sia la sua composizione”.

 

CINA, PRIMO PARTNER IN TERMINI DI INTERSCAMBIO COMMERCIALE

Infine, l’ambasciatore si è espresso anche su Pechino. “La Cina con 206 miliardi di euro (dato del 2019) rappresenta ormai il primo partner in termini di interscambio commerciale e in tale ottica può essere letto l’impegno profuso negli ultimi giorni di Presidenza tedesca del Consiglio UE per conseguire un’intesa di massima sull’accordo con la Cina in materia di investimenti (CAI)”.

luigi mattiolo in vespa

 

IL CURRICULUM DI LUIGI MATTIOLO (DAL SITO DEL MAECI)

L’ambasciatore Luigi Mattiolo è nato a Roma nel 1957. Dopo aver conseguito nel 1980 la laurea in scienze politiche presso l’Università di Roma, nel 1981 entra in carriera diplomatica e inizia il suo percorso professionale alla Farnesina alla Direzione Generale Emigrazione e Affari Sociali.

 

Nel 1983 è nominato Secondo Segretario presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca, incarico che ricopre fino al 1986, anno in cui è nominato Primo Segretario presso l’Ambasciata d’Italia a Berna.

 

Dal 1988 al 1992 ricopre il ruolo di Primo Segretario all’Ambasciata Italiana a Belgrado. Per arrivare agli anni a noi più vicini, 1997 al 2001 ricopre l’incarico di Consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea in Bruxelles.

JOE BIDEN SI CONGRATULA CON MARIO DRAGHI VIA TWITTER

 

Nel 2001 è nominato Primo Consigliere alla Rappresentanza permanente presso l’ONU in New York, incarico che ricopre fino al 2004. Nel 2004, dopo la nomina a Ministro Plenipotenziario, rientra in servizio alla Farnesina, presso la Direzione Generale per l’Integrazione Europea, con l’incarico di Corrispondente Europeo e Coordinatore delle attività inerenti alla Politica Estera e di Sicurezza Comune.

 

Tra il 2005 ed il 2008 ricopre l’incarico di Ministro alla Rappresentanza Permanente presso il Consiglio Atlantico a Bruxelles. Nel settembre 2008 è nominato Ambasciatore d’ Italia a Tel Aviv, sede dove rimarrà per i successivi quattro anni.

 

Nel 2012 rientra alla Farnesina come Direttore Generale per l’Unione Europea, incarico che ha ricoperto fino al febbraio del 2015. Nel 2013 è stato promosso al grado di Ambasciatore. Dal marzo 2015 al novembre 2018 è stato Ambasciatore d’Italia in Turchia. A fine 2018 è nominato Ambasciatore d’Italia a Berlino.

draghi merkel

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….