giuseppe conte roberto gualtieri coronavirus

MARIO GIORDANO: ''SCHIAVI DI BERLINO IDDIO CI CREÒ. MISSIONE COMPIUTA, ITALIA SVENDUTA'' - BELPIETRO: ''DALL'EUROPA SOLO FREGATURE. OGNI STATO FA I SUOI INTERESSI. GLI OLANDESI VOGLIONO GODERSI I FRUTTI DELL'UNIONE EUROPEA, COME GLI SCONTI FISCALI CHE FANNO ALLE NOSTRE AZIENDE CHE SI TRASFERISCONO LIBERAMENTE Lì, SENZA PERO' ACCOMUNARSI A NOI NEL DEBITO. DALLA CRISI CORONAVIRUS DOVREMO SALVARCI DA SOLI''

 

1. MES, MARIO GIORDANO: "SCHIAVI DI BERLINO IDDIO CI CREÒ". L'ACCUSA A CONTE, GENTILONI E GUALTIERI

Da www.liberoquotidiano.it

 

conte gualtieri

Una giornata cupa, funesta, per l'Italia. Dopo il coronavirus il colpo di grazia di un'Europa inesistente, interessata soltanto a spolparci. Già, all'Eurogruppo è andato tutto come previsto: no agli Eurobond, sì al famigerato Mes. Senza passaggi parlamentari. Insomma, Giuseppe Conte si piega a Berlino e Olanda senza colpo ferire. E adesso abbiamo paura. Una paura sintetizzata da Mario Giordano su Twitter, poche parole per descrivere quello che ci aspetta: "Missione compiuta, Italia svenduta, mes e schiavi di Berlino Iddio ci creò", parafrasa il nostro inno nazionale. Infine, il conduttore di Fuori dal Coro aggiunge: "Grazie Conte, grazie Gentiloni, grazie Gualtieri", ricordando chi siano stati i tre protagonisti principali di questa sciaguratissima trattativa.

 

 

2. DALL'EUROPA SOLO FREGATURE SERVIREBBE UN GOVERNO VERO

Maurizio Belpietro per “la Verità

 

Elogio della democrazia. Il popolo è sovrano ed esercita la sovranità tramite il Parlamento.

udo gumpel maurizio belpietro 7

Peccato che a essere interpellato attraverso i suoi rappresentanti non sia stato il popolo italiano, ma quello olandese, il quale ieri ha detto un secco no agli eurobond, ossia a uno strumento comune a tutta l' Europa per finanziare l' emergenza economica conseguente al coronavirus. Gli olandesi non vogliono sentir parlare di titoli di Stato che li accomunino a italiani, spagnoli, francesi o portoghesi. Loro vogliono starsene nel loro cantuccio a godersi i frutti della Ue senza avere altri pensieri se non quelli di coltivare i tulipani e concedere forti sconti fiscali alle aziende che abbiano intenzione di piantare radici nei Paesi Bassi.

 

Sì, molto pragmaticamente i sudditi di re Guglielmo se ne fregano della solidarietà, degli Stati Uniti d' Europa e pure dei vantaggi di cui, grazie allo scudo protettivo dell' Unione, hanno goduto finora. Agli olandesi, egoisticamente, importa solo degli affari loro. E per evitare che ragioni comunitarie li inducano a mandar giù il rospo dei bond garantiti dall' Europa senza avere niente in cambio, neppure un po' di penalizzazioni dei partner Ue, si sono portati avanti, votando in Parlamento e impegnando il governo a respingere qualsiasi accordo che preveda una condivisione del rischio.

mario giordano

 

Con un semplice voto, sono stati mandati in pensione anni di chiacchiere sul sogno europeo, sulla straordinaria forza dell' Unione, sulla pace e il benessere garantiti da Paesi che per centinaia di anni si erano fatti la guerra, privilegiando gli interessi nazionali a quelli del continente. Sì, dopo oltre settant' anni di tregua, in Europa si torna a farsi la guerra. Ma non usando i cannoni, le bombe e tutte quelle cose lì. Le battaglie si conducono con lo spread, i tassi d' interesse, il Mes e tutte quelle altre regole con cui, grazie al trattato di Maastricht prima e agli altri accordi poi, si sono legate le mani agli Stati che oggi, in piena epidemia, si trovano più deboli, meno liberi, con la palla al piede di aver ceduto una parte della propria sovranità a Bruxelles in cambio di una presunta tranquillità.

 

Ovviamente non ci stupiamo di quel che è accaduto, cioè del voto olandese. C' era da immaginarselo, visto che fino al giorno prima il governo dei Paesi Bassi aveva negato qualsiasi possibile mediazione su un finanziamento comune per far fronte all' emergenza. Gli interessi nazionali, ma diciamo pure gli egoismi politici, erano evidenti e a dire il vero anche immaginabili visto ciò che è accaduto negli anni recenti sul debito pubblico, sul pareggio di bilancio e sull' immigrazione. Le identità di vedute richieste da chi coltiva l' idea di una comunità di Stati non sono mai esistite se non nella fantasia e nell' illusione di qualche politico, sostenute più dall' ideologia che dalla realtà.

 

giuseppe conte angela merkel

Ciò detto, l' Olanda non è il solo Paese a voltare la testa di fronte al dramma di chi è stato duramente colpito dal coronavirus. Ieri Die Welt, giornale del gruppo tedesco Springer, ha sintetizzato in un articolo il pensiero di una parte della Germania: non bisogna dare liquidità agli italiani con i bond garantiti dall' Europa perché sennò i soldi se li prende la mafia.

 

Certo, lo Spiegel ha definito vigliacche le posizioni di chi chiude la porta in faccia ai Paesi più duramente colpiti dall' epidemia, ma le posizioni tipo quelle di Die Welt appaiono in linea con la spocchia spesso manifestata da molti commentatori tedeschi i quali, dimenticandosi degli aiuti ricevuti in passato anche dalla stessa Italia, guardano al nostro Paese con un complesso di superiorità.

 

Luigi Di Maio e compagni hanno protestato con Berlino, chiedendo pubbliche scuse per l' articolo oltraggioso, ma che c' è di diverso da quello a cui un tempo si lasciarono andare altre testate, tipo la P38 sugli spaghetti o l' accusa a tutti gli italiani di essere degli Schettino? L' Europa vera è questa, quella egoista e presuntuosa che guarda l' Italia con un misto di disprezzo e di superbia.

 

Non si tratta di voler atteggiarsi a vittime, ma di guardare in faccia alla realtà. Dalla situazione in cui ci troviamo per effetto dell' epidemia di coronavirus usciremo solo con le nostre forze, senza eurobond o senza Mes, come era ampiamente prevedibile nonostante il garrulo ottimismo del nostro presidente del Consiglio. Un' Europa egoista e cinica non ci serve.

HOEKSTRA E RUTTE

Ci serve un governo autorevole e capace, che non racconti frottole in diretta tv, ma che abbia il coraggio e l' appoggio degli italiani.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...