massimo cacciari

“SONO ABITUATO A RIMANERE STRITOLATO TRA OPPOSTE TESTE DI CAZZO” - I NO-VAX LO ACCUSANO DI TRADIMENTO, I SÌ-VAX DI IPOCRISIA, MA CACCIARI LA PRENDE CON FILOSOFIA: “ORMAI SONO STRAVACCINATO ANCHE CONTRO GLI IMBECILLI” - “LA TERZA DOSE NON ME LA SAREI FATTA, MA HO DOVUTO PER LAVORARE. IL VACCINO È UTILE, MA DOPO ALCUNI MESI PERDE EFFICACIA. DARE LA COLPA AI NO-VAX È UNA FAVOLA” - “IL QUIRINALE? SIAMO IN UNA PESSIMA SITUAZIONE, IL 2022 SARÀ DRAMMATICO. L’UNICA SCELTA PATRIOTTICA È…”

Federico Novella per “La Verità”

 

massimo cacciari accordi e disaccordi 1

Professor Massimo Cacciari, sottoponendosi alla terza dose di vaccino ha fatto arrabbiare tutti: i no vax la accusano di tradimento, i sì vax di ipocrisia.

«Cosa vuole che le dica. Nella mia vita sono abituato a rimanere stritolato tra opposte teste di c . Per me è sempre stato così: quando invocavo il federalismo, mi attaccavano sia i secessionisti che i centralisti. Soprattutto in periodi di emergenza, le posizioni tendono a irrigidirsi agli estremi, perdendo ragionevolezza. Ma ormai sono stravaccinato anche contro gli imbecilli».

 

Si è paragonato a Socrate, che obbedisce alle leggi anche quando non le condivide.

«Se esiste una legge io obbedisco, pur avendo il diritto di criticarla. Certo, se la legge mi rendesse complice di una lesione di altrui libertà, avrei diritto di disobbedienza. Ma in questo caso il vaccino riguarda soltanto me, non vado in giro a obbligare gli altri o a fare il delatore. Mi vaccino e basta, per poter lavorare».

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

 

Per lavorare, o per proteggere se stesso e gli altri?

 «Mi sarei vaccinato comunque, su consiglio di autorevoli amici medici, considerando anche la mia età. Però la terza dose non me la sarei fatta, in assenza di obbligo».

 

Dunque la terza dose l'ha fatta obtorto collo?

«L'ho fatta in obbedienza alla legge, altrimenti avrei dovuto cessare di lavorare».

mattarella bis by macondo

 

Hanno scritto che ha subito una metamorfosi, accettando il booster

«Ma quale metamorfosi? Ma quanto bisogna essere idioti per ostinarsi a non comprendere la mia posizione?».

 

Ecco, approfittiamo per rispiegarla.

«Non faccio che ripeterlo dall'inizio della pandemia. Un conto è il vaccino, un altro le disposizioni varate dal governo per contrastare l'epidemia. Spieghiamola ancora più semplice: se c'è un codice della strada demenziale, non per questo sono contrario all'automobile».

massimo cacciari

 

Cioè?

«Solo un povero pazzo che non sa leggere i numeri può pensare che il vaccino non sia servito. La mia polemica è contro la politica governativa, la più draconiana dell'Occidente, che ha puntato tutto solo sul vaccino fino ad arrivare all'idolatria. Senza dubbi, senza preoccupazioni.

 

E senza effetti eclatanti in termini di contagi e decessi, perché è evidente che nel mondo non siamo i primi della classe. È ora che i nostri governanti lo ammettano».

 

UGO MATTEI MASSIMO CACCIARI GIORGIO AGAMBEN

Quindi non vede giustificazioni al recente inasprimento sanitario?

«Non ci troviamo in una situazione che giustifica questa stretta. Io penso invece che i numeri di cui disponiamo ci permettono di dire, cautamente ma tranquillamente, che possiamo superare questo stato d'emergenza.

 

È tutto spiegato nei documenti della commissione "Dubbio e precauzione", con cui collaboro. Documenti sostenuti da dati e controdati, redatti da illustri scienziati come Bizzarri, Gismondi, Gandini. E questo mentre il governo, nell'ultima conferenza stampa, ha tirato fuori dei numeri falsi».

 

Numeri falsi?

ROBERTO SPERANZA CON MARIO DRAGHI E FRANCO LOCATELLI

«Il governo ha affermato che il principale problema della pandemia sono i no vax. Dire che è tutta colpa dei non vaccinati è semplicemente una favola. Il vaccino è utile, ma dopo alcuni mesi perde efficacia. Dunque anche i trivaccinati possono contagiare ed essere contagiati. Basta avere qualche amico intorno per capirlo».

 

Sta dicendo che il premier ha mentito sapendo di mentire?

«Gli hanno passato dei numeri sbagliati. Cifre che contraddicono persino quelle fornite dall'Istituto superiore di sanità».

 

La situazione nelle scuole è sfuggita di mano?

«Uno scandalo vero. Siamo il Paese sulla faccia della terra che ha blindato le scuole per più tempo.

 

E anche qui sono le buone scelte politiche a essere mancate. Il risultato è che, soprattutto tra i giovani, aumentano i ricoveri per disturbi psichiatrici e i tentativi di suicidio. Smettiamola di pensare che ci si ammali solo di Covid».

 

È ancora contrario alla vaccinazione per i minorenni?

«Continuo a considerarla una cosa da pazzi, e non è possibile che il governo continui a tacere di fronte all'immensa letteratura scientifica internazionale che invita alla cautela». Sostiene che esistano scienziati rispettabili e scienziati ostracizzati?«Sta scoprendo l'acqua calda. Non è evidente che sui giornali e in tv circolano solo quelli che aderiscono alla narrazione governativa?».

 

il nome di sergio mattarella dal biscotto della fortuna

Comminare contravvenzioni incrociando dati sanitari ed elenchi dell'agenzia delle entrate: è un assaggio di deriva cinese?

«Sì, è la mia preoccupazione. Temo si inneschi un meccanismo di emergenza permanente, anche facendo leva su questi sistemi di controllo, sorveglianza e punizione allestiti durante la pandemia».

 

Quando finirà l'emergenza sanitaria?

«Vorrei capirlo anche io. Quando non ci sarà più un solo contagiato? Quando non ci sarà più una sola terapia intensiva occupata? Quando non ci saranno più morti? Di certo questa indeterminatezza è inammissibile».

 

Lei ha scritto che sui nostri meccanismi democratici «bisogna prendere il toro per le corna»? Che vuol dire?

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

«Decidiamoci: ci troviamo davvero in un'emergenza perenne, terroristica, migratoria, economica, ecologica e adesso sanitaria? Pensiamo davvero che questa situazione renda impossibile adoperare i processi decisionali che abbiamo conosciuto nel Dopoguerra? E allora prendiamo il toro per le corna e discutiamone con serietà. Non in maniera abborracciata, dilettantesca, occasionale, come accade da vent' anni a questa parte».

 

È favorevole dunque a una svolta presidenziale della Repubblica?

massimo cacciari accordi e disaccordi

«Chiediamoci se non si debba riorganizzare Parlamento e governo. Chiediamoci se non occorra una figura presidenziale che diriga la baracca nel suo insieme, perché questo genere di democrazia rappresentativa non funziona più. Ma io questo lo ripeto da anni, l'ho scritto anche nei miei libri, che diamine».

 

Con Napolitano e Mattarella, nel caos del sistema partitico, i poteri presidenziali si sono espansi. Se Draghi sale al Colle avremo un presidenzialismo de facto, privo però di legittimazione elettorale?

«Il mio timore è che si proceda esattamente sulla via di un presidenzialismo non normato. Una riforma surrettizia, ancora una volta, che dovrebbe preoccupare tutti i democratici ragionanti».

 

A chi va il voto di Cacciari per il Quirinale?

«Guardi, siamo in una pessima situazione. Prima o poi, oltre che di Covid, dovremo tornare a parlare anche di problemi economici, occupazionali, sociali, perché il 2022 sarà drammatico. Dunque, l'unica scelta patriottica in questo momento è evitare traumi ulteriori».

 

sergio mattarella mario draghi quirinale by macondo

Come?

«Lasciando Draghi a Palazzo Chigi: è la figura che ci garantisce di più a livello economico-finanziario. Mi auguro resti al suo posto, per poi trovare un profilo decente per la presidenza della Repubblica. Altrimenti si aprirà una crisi che potrà portare alle elezioni anticipate. E sarebbe tragico per tutti».

 

Visto che ha citato Socrate, questa narrazione omologante sarebbe un po' la cicuta dei nostri tempi?

«Io non credo ai complotti, ma mi chiedo da dove derivi l'unanimità dei media, che accetta questa gestione politica quasi senza discutere. Benevolmente credo che solo all'interno di questa nuvola emergenziale si possa continuare a barcamenarsi con governi politicamente e culturalmente raccogliticci. L'allarme continuo è l'unico collante».

MICHELE SERRA

 

Se la prende ancora quando le dicono: faccia il filosofo e non si impicci di politica?

«Certo che me la prendo. Il filosofo, come ogni cittadino, si occupa anche di politica. Punto e basta».

 

Michele Serra ha scritto: «Cacciari dovrebbe capire dove vanno a posarsi le parole del filosofo quando piovono sulla città». Come dire: quando parla lei, è tutta acqua al mulino dei no vax.

«Si, peccato che adesso anche i no vax mi sparano addosso. Serra e quelli come lui si interroghino: avete consapevolezza dei danni culturali e psicologici di questa gestione sanitaria? Apprezzate una politica che va avanti a colpi di fiducie e decreti? Se questa eccezionalità si prolunga per una sola generazione, muterà la forma di governo e andrà a ramengo ogni forma democratica. Se ne rendono conto, o sono perfettamente ciechi? Come dicevano gli antichi, «Dio acceca coloro che vuol perdere».

 

Mi pare di capire che non si sottoporrà a una quarta dose.

massimo cacciari a otto e mezzo 2

«Spero non pretendano che la gente continui a vaccinarsi con un prodotto che riduce i suoi effetti nel giro di 4 mesi. A meno che non vogliano fare del green pass una carta d'identità sanitaria: un giorno mi obbligheranno a vaccinarmi per il morbillo, la scarlattina e l'influenza. Chiedo a Serra e ai suoi amici: vi piace questa prospettiva? Un fantastico Stato che cura in modo capillare e invasivo: vi soddisfa davvero?».

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...