matteo salvini giorgia meloni

“È AFFETTO POLITICO. SIAMO DESTINATI A GOVERNARE INSIEME” - MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI VOGLIONO FARCI CREDERE DI ESSERE UNITI IN VISTA DELLE AMMINISTRATIVE E SI ABBRACCIANO A SPINACETO-  VOGLIONO FAR CREDERE CHE SIA TUTTO ROSE E FIORI DOPO LA FIGURACCIA DI IERI, QUANDO SALVINI, IRRITATISSIMO, AVEVA LASCIATO UN EVENTO A SOSTEGNO DI BERNARDO A CAUSA DEL RITARDO DI GIORGIA - IL SELFIE A FAVORE DI TELECAMERA E LE TENSIONI DIETRO LE QUINTE

 

1 - SALVINI-MELONI, L’ABBRACCIO: «DESTINATI A GOVERNARE INSIEME»

Claudio Bozza per www.corriere.it

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

«È affetto politico. Siamo destinati a governare insieme». Matteo Salvini e Giorgia Meloni — a Spinaceto, periferia di Roma — si abbracciano a favore di telecamere per sostenere il candidato sindaco Enrico Michetti alle amministrative del 3 e 4 ottobre (qui la guida completa al voto) .

 

È un’immagine che prova a sancire la pace tra i due leader sovranisti a poche ore dalle elezioni nelle grandi città, dopo che giovedì il capo della Lega aveva lasciato Milano, visibilmente irritato per l’assenza (dovuta a un ritardo dell’aereo) di Meloni all’evento a sostegno di Luca Bernardo .

 

 

ABBRACCIO MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

«Stamattina non potevo arrivare in ritardo, perché non avevo un aereo da prendere. Sono contenta di aver incontrato Matteo», ha detto Meloni stemperando gli animi. E poi: «La presenza dei leader oggi racconta che noi crediamo nella sfida per Roma.

 

ABBRACCIO MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

È stata un campagna elettorale molto strana: nelle piazze entusiasmo straordinario per le nostre proposte, poi leggi i giornali e c’è un’altra Italia — aggiunge Meloni —. Ma i cittadini non si fanno fregare più dai sondaggi commissionati e da una sinistra che ha lavorato su nostre presunte divisioni».

salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa

 

Mentre il leader della Lega attacca duramente l’amministrazione uscente della Cinque stelle Virginia Raggi: «Dove governa la Lega i rifiuti si raccolgono: al sindaco di Roma chiederemo onestà, ma da sola non basta. Dopo 5 anni di onestà, onestà, ci sono cinghiali, quartieri di Roma senza acqua e luce».

 

ANTONIO TAJANI LUCA BERNARDO MATTEO SALVINI MAURIZIO LUPI

Salvini aggiunge poi una richiesta dettagliata: «Chiedo a Michetti un assessorato alle persone con disabilità. La campagna finisce lunedì, perché bisogna presidiare seggio e seggio, che questi i voti li trovano dove non ci sono. Basta con 5 anni di Pd e Cinque Stelle perché questi stanno già facendo accordi sottobanco».

 

Il risultato delle Comunali, oltre che per le possibili ripercussioni sul governo Draghi, segnerà uno spartiacque anche negli equilibri delle alleanze interne ai vari schieramenti. Una dinamica che interesserà, in particolare, il centrodestra.

ANTONIO TAJANI LUCA BERNARDO GIORGIA MELONI MAURIZIO LUPI

 

E proprio vista la posta in gioco è per questo che i leader di Carroccio e FdI si sono affrettati a riconciliarsi in pubblico. «Questa iniziativa dimostra che il centrodestra, checchè ne dica qualcuno e speri qualcun altro, è unito...», sottolinea Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia.

 

2 - L'ULTIMO SGARBO TRA ALLEATI NIENTE FOTO SALVINI-MELONI

Chiara Baldi e Federico Capurso per "la Stampa"

 

enrico michetti e matteo salvini in spiaggia 1

Doveva essere il momento «photo opportunity» del centrodestra a Milano ma alla fine l'appuntamento di ieri mattina allo Starhotels Business è stato solo un momento di «sliding doors».

 

Con Matteo Salvini che esce alle 11.16 dal retro dell'albergo per prendere il treno per Roma - «parte alle 11.26» - e Giorgia Meloni che entra dall'ingresso principale nove minuti dopo, alle 11.25. Ufficialmente, a impedire che «la famiglia unita del centrodestra» si riunisse è stata l'inefficienza delle infrastrutture italiane.

 

giorgia meloni con enrico michetti

«Alitalia ha cancellato un volo da Roma e ne ha ritardato un altro di mezz' ora. Meloni è appena atterrata, sta arrivando», spiega poco prima delle 11 il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa. Piccato Salvini: «Tra dieci minuti me ne vado. Ho già cancellato due comizi. Ho il treno alle 11.26».

 

Intanto, la prima foto: c'è Salvini ma non Meloni. «Sono felice che la coalizione abbia scelto Bernardo», dice, e ripete come un mantra che «il centrodestra è unito». Il leader leghista guarda compulsivamente ora il cellulare, ora la porta. È teso. Nel frattempo, Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia: «Luca è un medico bravissimo, andremo al ballottaggio».

 

luca morisi e matteo salvini

Il tempo corre e il leader del Carroccio non può più aspettare, esce dalla sala. La Russa gli corre dietro per trattenerlo, ma non ci riesce. Mentre sta rientrando gli telefona Daniela Santanché, l'ex ministro innervosito risponde: «Salvini è andato ormai, non ha ascoltato neanche gli altri, neanche il sindaco», cioè Bernardo. E poi, avvicinandosi all'eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza, bisbiglia: «È vergognoso».

 

Dopo pochi minuti arriva Meloni, sale sul palco, si siede al posto di Salvini. «I nostri avversari hanno fatto una campagna di derisione. Io sono una madre e voi sapete che lavoro fa Bernardo. Credete che se fosse una macchietta, le mamme gli affiderebbero i loro figli?».

 

luca bernardo e giorgia meloni

Fine del comizio, seconda foto: stavolta c'è Meloni ma non Salvini. Nel pomeriggio, la nota congiunta: «Nessuna polemica, zero tensioni: non è stato possibile salutarci di persona per banali imprevisti con gli orari di aereo e treno. Saremo insieme domani a Roma». E lì la foto si farà. La sintesi della mattinata è ancora di La Russa: «Sono due pazzi, uno scappa e l'altra arriva».

 

La reunion milanese è stata complicata dall'incastro delle agende dei leader, pienissime. Che ieri si sarebbero ritrovati tutti a Rogoredo è stato deciso, infatti, solo martedì. D'altronde, Meloni e Salvini sanno bene che i risultati delle amministrative sono cruciali per la leadership del centrodestra.

vittorio feltri giorgia meloni luca bernardo

 

A partire dai risultati delle singole liste e, di rimbalzo, sui candidati sindaco, espressione di uno o dell'altro partito e spesso snobbati da un partito o dall'altro. Meloni, a Torino, l'ha detto chiaramente: «L'obiettivo è essere il primo partito». Ma il capoluogo piemontese è un'isola felice: i rapporti tra alleati restano «distesi - sostiene la deputata di Fdi Augusta Montaruli - perché sappiamo che c'è possibilità di ottenere un risultato storico».

 

Altrove, invece, è tutt' altra musica. A Roma Enrico Michetti, indicato da Fdi, appare di rado con l'aspirante vicesindaca Simonetta Matone, in quota Lega. E non è un caso che lo scorso weekend abbiano organizzato due manifestazioni allo stesso orario. Dal partito di Berlusconi si sollevano perplessità: «Volevamo Bertolaso, avrebbe vinto al primo turno», dice Tajani. A Napoli pure peggio. Dall'ex pm Catello Maresca prendono le distanze tutti. Forza Italia sanciva «differenze incolmabili» a giugno e Meloni, recentemente in visita, lo ha evitato per un'intera giornata.

berlusconi salvini meloni

 

«Per non creare problemi all'impronta civica della sua candidatura», sostiene. Spiegazione bizzarra. Un deputato di Fdi usa altre parole: «Non era il nome che volevamo». Non può però esserci competizione con la Lega che, con la bocciatura al Tar, non ha più la sua lista in corsa. E Salvini e Giorgetti, vista la mala parata, hanno già depennato la città dai tour elettorali.

 

luca bernardo con matteo salvini 2

A Bologna invece è l'imprenditore Fabio Battistini a schivare Salvini, nonostante sia stato il primo a farne il nome. Lui preferisce salire sul palco con Meloni per una foto. Che però può solo suggellare una sintonia che già c'è. Difficilmente, invece, dimostra che ne esista una.

enrico michetti matteo salvini simonetta matone ENRICO MICHETTI E GIORGIA MELONIsalvini meloni e berlusconi in conferenza stampa enrico michetti matteo salvini ENRICO MICHETTI MATTEO SALVINI

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