meloni de fusco ferragni elkann

"BASTA CON L'AMICHETTISMO, ORA LE CARTE LE DO IO!". ECCO COS’È LA CULTURA SECONDO LA MELONA - “LA NOMINA DI DE FUSCO AL TEATRO DI ROMA? LO SCANDALO E' CHE NON HA LA TESSERA DEL PD” – SULLE PRIVATIZZAZIONI LA DUCETTA DIMENTICA CHE IL SUO GOVERNO STA VENDENDO ASSET STRATEGICI DELLO STATO (ENI, POSTE, FERROVIE) PER FARE CASSA NON PER UNA POLITICA INDUSTRIALE - STRONZATE QUANDO DICE: “‘L’ITALIA È IN VENDITA’, HO LETTO SU 'REPUBBLICA', DI PROPRIETÀ DI QUELLI CHE HANNO CEDUTO LA FIAT AI FRANCESI, HANNO TRASFERITO ALL’ESTERO SEDE LEGALE E SEDE FISCALE... TITOLO AUTOBIOGRAFICO?...” - DAGO-RISPOSTA: AVVISATE LA PREMIER CHE ESISTE IL MERCATO UNICO EUROPEO E JOHN ELKANN E' UN IMPRENDITORE PRIVATO, QUINDI  LIBERO DI FARE UNA JOINT VENTURE CON I FRANCESI (URGE UN CORSO DI POLITICA PER LA DUCETTA)

giorgia meloni

 (Adnkronos) - "Io non ho nominato nessuno, neanche lo sapevo francamente, c'è un Cda che per legge nomina il direttore del Teatro di Roma ed è stato nominato il direttore del teatro di Roma che è una persona che ha, da quello che io apprendo, un curriculum di ferro sul piano culturale della competenza, non ha tessere di partito, non ha la tessera di Fratelli d'Italia, ma lo scandalo è che non ha la tessera la tessera del Pd... ".

 

Lo dice Giorgia Meloni, intervistata a Quarta Repubblica su Rete4, sul caso della nomina di Luca De Fusco alla guida del teatro di Roma. "Quel tempo è finito, nei posti ci vanno le persone che hanno le competenze, non serve più avere la tessera del partito democratico", conclude.

 

(Adnkronos) - L'Italia "è una Nazione nella quale vige l'AMICHETTISMO, ci sono circoli di amichettisti e c'è un indotto. Ma quel tempo è finito, come è finito il tempo in cui, per arrivare da qualche parte, dovevi avere la tessera di partito. Le carte ora le do io, o meglio le danno gli italiani. Questo è il tempo del merito". Lo sottolinea la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a 'Quarta Repubblica', nella puntata che andrà in onda stasera su Rete4.

 

Caso Ferragni: Meloni, in Cdm giovedì norma su trasparenza beneficenza

luca de fusco 1

 (LaPresse) - "Quello che mi interessa" del caso Ferragni "e ci sto lavorando, arriva nel Consiglio dei ministri di giovedì, è che la vicenda ha fatto vedere che effettivamente c'è un buco nella normativa delle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico in termini di trasparenza. Voluto e o non voluto è una cosa nella quale si può incappare.

 

Quindi noi adesso stiamo facendo una norma che dice che per le attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico sulla confezione di quello che vendi devi specificare a chi vanno le risorse, quante risorse vanno", in beneficenza. "E' una norma sulla trasparenza". Così la premier Giorgia Meloni intervistata nel programma 'Quarta Repubblica' che andrà in onda questa sera su Rete4.

 

giorgia meloni

Meloni, privatizzazioni? In 3 anni 20 miliardi si può fare

 (ANSA) "Noi prevediamo nel documento economico di bilancio 20 miliardi in 3 anni" dalle privatizzazioni, "un lavoro che si può fare con serietà come lo immagino io: possiamo cedere alcune quote di società pubbliche senza compromettere il controllo pubblico, e su alcune società interamente di proprietà dello Stato possiamo cedere quote di minoranza a dei privati. Tipo Ferrovie? Sì anche, è uno dei dossier sul tavolo. Lo Stato mantiene sempre il controllo quando il controllo è fondamentale". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della puntata di Quarta repubblica, in onda questa sera su Rete4. (ANSA

 

chiara ferragni

Meloni: non accetto accuse di vendere Italia da chi ha dato Fiat ai francesi

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - “Ho letto una prima pagina di Repubblica che diceva ‘L’Italia è in vendita’. Ora francamente che quest’accusa mi arrivi dal giornale di proprietà di quelli che hanno preso la Fiat e ceduto ai francesi, hanno trasferito all’estero sede legale e sede fiscale, hanno messo in vendita i siti delle nostre storiche aziende italiane, non so se il titolo fosse un’autobiografia però le lezioni di tutela dell’italianità da questi pulpiti anche no”.

 

E’ l’affondo lanciato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo a una domanda sulle privatizzazioni nel corso dell'intervista a "Quarta Repubblica", in onda stasera su Retequattro.

luca de fusco 2i post di chiara ferragni dopo il balocco gate 6luca de fusco 3

john elkann - exor john elkann - exor

GIORGIA MELONIGIORGIA MELONIGIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…