1. “MI HA UMILIATA DI FRONTE ALLA FRANCIA INTERA!” - QUESTO AVREBBE DETTO LA CORNIFICATA VALERIE AL SEGRETARIO GENERALE DELL’ELISEO PRIMA DEL CROLLO DI NERVI 2. LA PREMIÈRE DAME ERA NEL SUO UFFICIO NEL PALAZZO PRESIDENZIALE (ALTRO CHE LA CASTA) 3. IL PARADOSSO DEL CAVALIERE BANANA CHE CON UNA MANO DEPLORA IL CIRCO INVADENTE DI PAPARAZZI (I VARI ZAPPADU) E CON L’ALTRA LO POSSIEDE: C’È PROPRIO LUI, CHE HA TRASFORMATO LA BATTAGLIA CONTRO LA VIOLAZIONE DELLA (SUA) PRIVACY IN UNA RAGIONE DI VITA, DIETRO GLI SCATTI CHE STANNO FACENDO TRABALLARE L’ELISEO (IL SETTIMANALE ‘’CLOSER’’ È UNO DEI GIORNALI PIÙ AGGUERRITI DELLA GALASSIA MONDADORI)

1. HOLLANDE: MEDIA, VALERIE 'MI HA UMILIATO DAVANTI A FRANCIA'
(ANSA) - "Mi ha umiliata di fronte alla Francia intera". Questo avrebbe detto Valerie Trierweiler al segretario generale dell'Eliseo prima di avere il crollo di nervi che l'ha portata al ricovero in ospedale. "Shock emotivo" e "pressione bassa", i motivi addotti finora più o meno ufficialmente a Parigi per spiegare il ricovero.

Per Le Canard Enchainé in edicola oggi, la Trierweiler sarebbe stata colta da una vera e propria "crisi di nervi", un "crollo", dopo il faccia a faccia con Hollande che gli ha confermato che la sua storia con l'attrice Julie Gayet era vera.

"Rientrata nel suo ufficio - racconta una fonte vicina alla Trierweiler - ha avuto una vera crisi di nervi". Così grave che il medico dell'Eliseo, chiamato d'urgenza, ha deciso di farla ricoverare immediatamente all'ospedale. Prima del crollo, Valerie avrebbe detto al segretario generale dell'Eliseo, Pierre-René Lemas, di essere stata "umiliata di fronte alla Francia intera".

2. VALIELA, IL PAPARAZZO DELL'ELISEO FIRMÃ’ ANCHE LO SCOOP SU MAZARINE
Giampiero Martinotti per "La Stampa"

A 42 anni, Sébastien Valiela non è solo uno dei paparazzi più quotati: è quello che ha realizzato i due più grandi scoop sulla vita dei presidenti francesi. Le foto di Mazarine Pingeot, la figlia "segreta" di Mitterrand, apparse nel novembre 1994 su Paris Match,
erano sue, come quelle di Hollande con l'attrice Julie Gayet. Due commissioni, senza aste, che non gli avrebbero fruttato molto: «Sareste sorpresi dalla cifra», ha detto alla radio Rtl.

Nel caso di Mazarine, il settimanale attese il via libera o perlomeno la non opposizione di Mitterrand, mentre stavolta l'Eliseo non ha avuto voce in capitolo. Secondo Valiela, il caso lo ha messo sulle tracce dell'appartamento in cui si vedevano il presidente e l'amante: in un caffè parigino ha visto l'autista di Hollande venire a prendere l'attrice. Per il resto, un gioco da ragazzi: la sicurezza era ridotta ai minimi termini, sostiene, «avrei potuto attentare alla sua vita».

Quanto alle ripercussioni di quelle foto, Valiela non ha rimorsi: «È deplorevole, ma non mi sento responsabile. Tanti altri tentavano di scoprire i due, la vicenda sarebbe in ogni caso uscita fuori». Il paparazzo rivendica il diritto di informare e spiega la necessità di far uscire le foto dati i problemi di sicurezza: «Dal momento in cui Hollande entrava nell'appartamento, non c'era più nessuna protezione». Ieri, il presidente ha detto che la sua sicurezza non è mai messa in pericolo.

3. DALLE FOTO DI CLOSER AL VIDEO-MARRAZZO, LA CORAZZATA MONDADORI DETTA TEMPI E MODI DELLE RIVELAZIONI
Beatrice Borromeo per "Il Fatto Quotidiano"

‘'Ecco, ci risiamo. Ma lo sapete che siamo stati tutti fotografati? Non se ne può più. La difesa della privacy è ormai una vera emergenza". Parole sante, direbbe Francois Hollande, il presidente francese che ieri ha eluso più timidamente le domande dei cronisti: "Gli affari privati si trattano in privato". A spazientirsi così non è infatti il protagonista dell'ultimo sexy scandalo di Palazzo, ma un veterano del genere: Silvio Berlusconi, furioso per l'intrusione dei teleobiettivi che, per una volta, lo ritraggono nella veste di nonno, circondato da figli e nipoti nel parco di villa Certosa.

Un'intromissione "intollerabile", che ha spinto l'avvocato di B., Niccolò Ghedini, a scomodare il Garante per la privacy. Solo che il Cavaliere - che con una mano deplora il circo invadente di paparazzi e rotocalchi - con l'altra lo possiede: e c'è proprio lui, che ha trasformato la battaglia contro la violazione della (sua) privacy in una ragione di vita, dietro gli scatti che stanno facendo traballare l'Eliseo.

Il settimanale Closer, cugino francese di Chi, è uno dei giornali più agguerriti della galassia Mondadori. E non ha esitato a pubblicare in copertina, arrivando in edicola con un giorno di anticipo, la prova della liason tra Hollande e l'attrice Julie Gayet, simile nell'aspetto e nella grinta all'attuale compagna del presidente e pure a quella precedente. Solo gossip? Non proprio.

Perché, spiega l'amministratore delegato del gruppo Mondadori e presidente di Mondadori Francia Ernesto Mauri, pesa anche la questione dell'incolumita': "In Francia c'è un apparato di sicurezza mastodontico che segue il presidente appena si muove, Hollande lo elude. È il capo dello Stato, sta per tutta la notte in un appartamento senza neanche una guardia del corpo, e il problema non sono i suoi atti ma noi che li documentiamo?".

Di più: "Volendo, avrei potuto attentare alla sua vita", rincara l'autore dello scoop fotografico. Non basta: c'è il problema delle amicizie pericolose della Gayet, che incontrava Hollande in quell'alcova di rue du Cirque legata alla gang "Brise de Mer", la criminalità corsa. Soprattutto, chiude Mauri, "il pubblico ha il diritto di conoscere la verità".

Quasi una versione edulcorata degli scandali italiani, dal Casoria al Ruby-gate. La questione della sicurezza, e pure della ricattabilità, sono emerse anche qui. Solo che la Gayet, al contrario di Karima e Noemi, ha già compiuto 18 anni, non è stata spacciata per la nipote del presidente egiziano e neppure rilasciata grazie alle pressioni di Hollande su una qualche questura parigina per poi essere affidata a una prostituta.

E chissà se nel Cavaliere prevale l'anima dell'editore - che con queste foto ci guadagna ("valgono almeno 50mila euro", dice il direttore di Chi Alfonso Signorini) - o quella del politico spiato, che non gradì affatto gli scatti di Antonello Zappadu, il fotografo che ritrasse l'harem di B. ancora ai suoi albori. E che finì in tribunale assieme all'ex direttore di Oggi, Pino Belleri, cui Berlusconi chiese 100mila euro di risarcimento.

Ma più che per fare soldi, il gossip è l'arma perfetta sia per vendicarsi sia per tenere vicini i nemici. Ci avrà pensato Hollande, forse rimpiangendo i tempi in cui, in campagna elettorale, ricordava la "pessima gestione della crisi" di Berlusconi e accusava Sarkozy di essergli vicino ("È amico tuo!"; "No, tuo!", litigavano i due).

E pure Piero Marrazzo, che venne avvertito di quel filmino girato dai carabinieri in via Gradoli proprio dal Cavaliere, tra i primi a visionarlo e a telefonare all'ex governatore del Lazio. Il video del ricatto arriva infatti alla redazione di Chi, che informa l'editore (Marina Berlusconi), che chiama il padre, che da quel momento ha in mano il futuro politico di Marrazzo.

E proprio Marina, ai vertici della Mondadori, è sempre più accreditata come erede del padre: oltre ai business di famiglia, potrebbe dover gestire anche il lascito politico di B. E continuare a influenzare da Segrate ministri e capi di Stato. Anche se le foto di Closer - che oltre l'affaire di Hollande hanno svelato anche il topless di Kate Middleton, con Buckingam Palace che accusava Berlusconi di "tradimento" - non faciliteranno certo i buoni rapporti con gli alleati europei.

 

 

 

 

segolene royal un messaggio di auguri a valerie Julie Gayet et son ex mari Santiago Amigorena lors de la projection du film Comme une image au Festival de Cannes le mai exact x l hollande segolene royal trierweiler julie gayet hollande col casco GAYET article A C A x francois hollande b A Londres The Times consacre un article a l affaire Hollande Gayet scalewidth

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