ALTRO CHE MILAN, IL MERCATO CHE INTERESSA BERLUSCONI È QUELLO DEI PARLAMENTARI - IL BANANA “TENTA” I SENATORI ALFANOIDI PER FARE TERRA BRUCIATA INTORNO A RENZI A PALAZZO MADAMA: LI CHIAMERÀ UNO PER UNO PER RIPORTARLI ALL’OVILE

Ugo Magri per “la Stampa”

 

ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU

Propaganda a parte, Berlusconi non è certo euforico del 10 e mezzo per cento di Forza Italia (che era al 21 nel 2013 e al 16 un anno fa). Però è verissimo che poteva andare peggio. Ad esempio: nonostante l’impegno profuso, le tante città visitate e le innumerevoli apparizioni mediatiche, l’ex Cavaliere poteva perdere in Liguria e lasciare per strada un altro mezzo milione di voti. Allora sì che per lui sarebbero cominciati a scorrere i titoli di coda.

alfano berlusconi adn x alfano berlusconi adn x

 

Dunque, non deve sorprendere che un combattente come lui rifiuti di gettare la spugna e tuttora conservi qualche speranza di rifarsi in futuro. Lo spazio politico che Berlusconi vede per sé è l’altra faccia delle difficoltà di Renzi. In queste elezioni se ne son colti i primi segni (una «battuta d’arresto forte», sottolinea il presidente dei senatori forzisti Romani).

 

Sbaglia chi immagina una riedizione del Nazareno riveduta e corretta: intenzione di Berlusconi pare sia invece quella di affondare il coltello là dove il governo appare più in difficoltà, vale a dire nell’aula di Palazzo Madama. La stessa tattica che gli permise di cuocere a fuoco lento un avversario del calibro di Prodi. Funzionerà anche stavolta?

 

gaetano quagliariello pennarello argento gaetano quagliariello pennarello argento

AL SENATO UN VIETNAM

È la scommessa di Brunetta, antesignano della linea più irriducibile. Lui e Silvio immaginano che già sulla riforma della scuola potranno esplodere le contraddizioni interne del Pd. Renzi sarà costretto a rimangiarsi i punti qualificanti della nuova legge (questo spera il capogruppo «azzurro») pur di non essere travolto e tornare alle urne con il sistema proporzionale in vigore fino al primo luglio 2016.

 

Con grande interesse vengono scrutati i movimenti nell’area centrista, dove molto clamore ha sollevato ieri mattina l’intervista al «Mattino» di Quagliariello, coordinatore nazionale Ncd. La tesi può suonare paradossale, visto che gli alfaniani hanno appena votato l’«Italicum», ma ha una sua logica: o si rimette mano alla legge elettorale in modo da garantire la sopravvivenza dei piccoli partiti oppure, argomenta Quagliariello, ognuno deve sentirsi libero di scegliere il proprio destino.

BEATRICE LORENZIN FOTO LAPRESSE BEATRICE LORENZIN FOTO LAPRESSE

 

Nel caso di Ndc, la strada consisterebbe nel mettere in piedi con Berlusconi un centrodestra capace di contrapporsi tanto a Renzi quanto all’altro Matteo (Salvini). Alfano, a quanto risulta, non è stato affatto entusiasta di questa uscita. Idem la ministra della Salute Lorenzin. Contrarissimo Cicchitto insieme ad altri esponenti di Area popolare. E tuttavia, siamo in presenza di un disagio che nasce dalla paura di farsi sfruttare da Renzi per i prossimi due anni salvo poi non essere nemmeno ricandidati. Su questo disagio Berlusconi si muoverà.

fabrizio cicchittofabrizio cicchitto

 

LA MOSSA DI SILVIO

Berlusconi chiamerà uno a uno i senatori Ncd, nella speranza di riportarne qualcuno all’ovile. Se ci riuscisse, l’effetto sarebbe quello di rimpicciolire la maggioranza (già non particolarmente ampia). A sua volta, tuttavia, deve stare attento a non perdere pezzi. Il gruppo verdiniano non ha ancora deciso se rimanere nel partito nonostante i ceffoni del cosiddetto «cerchio magico» berlusconiano (dove dominano la Rossi, la Bergamini e la sempre più potente Ardesi), oppure andarsene verso la terra di nessuno, ma perlomeno con la schiena dritta. La dignità anzitutto.

pascale, rossi e dudu 672 458 resizepascale, rossi e dudu 672 458 resize

 

RENZI ALFANORENZI ALFANOmatteo renzi e berlusconi 0aa87941matteo renzi e berlusconi 0aa87941

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?