spread di maio conte salvini

LA TEMPESTA STA ARRIVANDO – I MERCATI MINACCIANO: CON UN DISAVANZO SUPERIORE AL 2,1% LO SPREAD SALIRÀ A 400 PUNTI BASE E ARRIVERA' LA TROIKA – ECCO PERCHÉ I BANCHIERI SCOMMETTONO SUL COMPROMESSO: VERRÀ FUORI UNA MANOVRA CON TUTTI I PILASTRI DI M5S E LEGA MA SI RESTERÀ ENTRO IL 2% –SPREAD A 250 PUNTI, IL RENDIMENTO DECENNALE SFIORA IL 3%

spread

1 – BTP: SPREAD SALE ANCORA A 250 P.B., RENDIMENTO DECENNALE SFIORA IL 3%
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Si appesantisce la performance dei titoli di Stato Italia sul mercato secondario. Dopo un avvio negativo il flusso di vendite si e' accentuato e sta determinando un ulteriore allargamento del differenziale di rendimento tra il rendimento del BTp benchmark scadenza dicembre 2028 (Isin IT0005340929) e il Bund tedesco. Al momento lo spread BTp/Bund si attesta a 250 p.b., in aumento di 20 punti base rispetto al riferimento della vigilia. Sale anche il rendimento del BTp benchmark decennale e' salito dai livelli di apertura (gia' oltre il 2,90%, ed e' una un passo dal varcare al soglia del 3%, al 2,99 per cento.
 
 

spread btp bund

2 – SPREAD BTP-BUND APRE IN RIALZO SOPRA 240 PUNTI 
 
(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo sopra i 240 punti dai 237 della vigilia e dopo la chiusura di ieri a 233 punti. In avvio il differenziale era arrivato a toccare i 246 punti sulle notizie relative all'aggiornamento del Def in programma per oggi. Ora il rapporto tra il titolo italiano e quello tedesco a dieci anni è a 241 punti con un rendimento al 2,90%.
 
3 - LA MINACCIA DEI MERCATI: SE SI SFORA IL 2% SARÀ LA FINE

Cinzia Meoni per “il Giornale”

 

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

I banchieri lanciano l' allarme: per tranquillizzare i mercati non basta «non sforare» e neppure «sfiorare» in manovra il tetto limite del rapporto deficit-Pil 3%, come da regolamentazione dell' Eurozona.

 

Con un disavanzo superiore al 2,1% il rischio è quello di vedere lo spread volare a 400 punti base con tutte le conseguenze del caso. Compreso l' arrivo della troika e un' ondata di aumenti di capitale da parte di banche e assicurazioni, che con la crescita dello spread non rispetterebbero i requisiti patrimoniali previsti dalla normativa europea.

 

LUIGI BELLUTI

A sostenerlo è Luigi Belluti, presidente di Assiom Forex, l' associazione degli operatori finanziari che, in un incontro svoltosi ieri a Milano, precisa: «Con un rapporto deficit-Pil dal 2,3% in su, arriveremmo a un differenziale tra Btp e Bund pari a 300 punti, che poi sbanderebbe direttamente a 400. E questo sarebbe l' inizio della fine».

 

Il manager ha messo ben in chiaro che il governo non può permettersi di sfidare Bruxelles.

«Con un rapporto deficit-Pil all' 1,9% l' Italia non dovrebbe neppure rischiare il declassamento da parte delle agenzie di rating - prevede Belluti -. Un simile livello infatti indica la disponibilità dell' esecutivo di tagliare l' ingente debito dello Stato. La bocciatura da parte delle agenzie di rating sarebbe invece assicurata con un rapporto deficit-Pil al 2/2,1%. Oltre, dal 2,3% in poi, sarebbe distruptive, una catastrofe».

 

giovanni tria

Nonostante queste premesse, a margine della presentazione del prossimo congresso annuale di Assiom Forex (a Roma l' 1 e il 2 febbraio), Belluti ritiene che alla fine il governo si piegherà alle esigenze di Bruxelles e non andrà oltre un rapporto disavanzo-Pil dell' 1,9 per cento.

 

«Si troverà un compromesso. Verrà fuori una manovra con tutte e tre i pilastri richiesti da M5s e Lega (flat tax, reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni, ndr) con importi accettabili per restare entro il 2 per cento. Solo così l' esecutivo di Giuseppe Conte potrà arrivare incolume alle elezioni europee di maggio» sostiene il manager.

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

 

Che poi avvisa: «La volatilità sui mercati tuttavia rimarrà elevata, almeno fino alla definitiva approvazione della finanziaria». In questo caso, e alla luce delle prospettive di crescita futura, «sulle quali sono fiducioso», «credo che nei prossimi mesi lo spread possa scendere sotto i 200 punti, intorno a quota 160/180», un valore che non ci porterebbe «fuori dal guado ma ci consentirebbe di respirare», ha spiegato Belluti.

 

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

Secondo cui sarà in ogni caso «una finanziaria che punta sulla crescita e sugli investimenti». Solo così si potrà iniziare a cambiare la percezione del Paese oltre confine che, al momento, non è delle migliori e ci costa anche in termini di gradimento e lavoro.

«Quale banca globale si prenderebbe la responsabilità di spostare il suo baricentro in un Paese che vive sempre borderline? Qual è il valore aggiunto che possiamo offrire oltre al cibo, al clima e alla moda?», osserva Belluti.

 

Il responso sul perimetro entro cui si muoverà il Def è atteso stasera. Sul mercato la tensione è palpabile. Lo dimostra, a giudizio dell' esperto, anche il numero crescente di fondi stranieri che iniziano a informarsi sulla capacità delle banche italiane di assorbire ulteriormente il debito pubblico tricolore.

 

giulia bongiorno giovanni tria matteo salvini

«Stanno, per così dire, prendendo le misure del Paese», commenta Belluti. Per poi concludere: «Più nello specifico, per quanto mi riguarda, ritengo che le nostre banche possano acquistare debito pubblico italiano per altri 50 miliardi di euro, più dei 30 miliardi di differenza tra l' attuale livello di Btp in pancia ai gruppi finanziari italiani e il picco storico».

spread btp bund

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…