vladimir putin mateusz morawiecki aleksandr lukashenko

LA MINACCIA DI UNA GUERRA PORTA VOTI – LE ACCUSE DEI POLACCHI CONTRO LA BIELORUSSIA SULLA VIOLAZIONE DELLO SPAZIO AEREO, COME QUELLE DI SABATO SULLA MARCIA DELLA WAGNER VERSO IL CONFINE, PUZZANO DI PROPAGANDA ELETTORALE: IN AUTUNNO VARSAVIA TORNA ALLE URNE E IL PIS, IL PARTITO DI MAGGIORANZA, HA BISOGNO DI ERGERSI A UNICO PALADINO DELL’ANTI-PUTINISMO. ANCHE “MAD VLAD” VUOLE APPROFITTARE DEL VOTO: VUOLE CERCARE DI FAR VENIRE MENO IL SOSTEGNO DELL’OPINIONE PUBBLICA POLACCA A KIEV…

1. VARSAVIA DENUNCIA: «SPAZIO AEREO VIOLATO». MINSK NEGA E CONVOCA L'AMBASCIATORE POLACCO

Estratto da www.corriere.it

 

VOLODYMYR ZELENSKY MATEUSZ MORAWIECKI

[…] Varsavia ha accusato la Bielorussia di aver violato il proprio spazio aereo con due elicotteri. Per questo l'ambasciatore polacco a Minsk, Martin Wojciechowski, è stato convocato d'urgenza dal ministero degli Esteri bielorusso.

 

Lo ha riportato l'agenzia bielorussa Belta. «Il diplomatico è stato informato che le frettolose dichiarazioni rilasciate da funzionari polacchi in merito alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di due elicotteri bielorussi il 1° agosto 2023 non sono state confermate a seguito di un controllo completo effettuato dalla parte bielorussa - spiega il dicastero - I dati di controllo oggettivo della traiettoria di volo degli elicotteri sono stati forniti per dimostrarlo». Minsk ha quindi esortato Varsavia a non usare il caso come giustificazione per «un rafforzamento delle sue truppe» al confine.

 

lukashenko putin

 

2. POLONIA NEL MIRINO

Estratto dell’articolo di Monica Perosino per “La Stampa”

 

Spaventare la Polonia, il più infiammabile dei Paesi Nato. Era questo l'obiettivo dell'incontro a San Pietroburgo tra Lukashenko e Putin dello scorso 23 luglio […]

 

Pochi minuti dopo l'ultima stretta di mano con l'amico Vladimir, Lukashenko aveva detto, scherzando, che i «ragazzi della Wagner» attualmente in Bielorussia dopo il più strambo ammutinamento della Storia, «vorrebbero proprio farsi un viaggio a Varsavia». Ovvero, attraversare il confine della Polonia, membro della Nato.

 

VLADIMIR PUTIN CON EVGENIJ PRIGOZHIN

Provocazione, strategia o battuta di (poco) spirito che fosse, al di là del confine la reazione è stata immediata. La Polonia […] è caduta nella trappola, o ha voluto caderci: mille truppe alla frontiera, pattugliamenti frenetici, il progetto con gli alleati Baltici di chiudere i confini, voci di mercenari travestiti da migranti, l'ansia in salita verticale.

 

Ma com'era prevedibile, il piano di Lukashenko e Putin non prevedeva un solo atto: ieri il ministero polacco della Difesa ha confermato la violazione del proprio spazio aereo da parte di due elicotteri bielorussi nella zona di Bialowieza. […] L'attraversamento, prosegue il comunicato, «è avvenuto a un'altitudine molto bassa, rendendo difficile il rilevamento da parte dei sistemi radar».

 

giorgia meloni e mateusz morawiecki a varsavia

[…] le provocazioni contro la Polonia potrebbero riuscire a ridurre il sostegno all'Ucraina: «Sia Putin che Lukashenko stanno cercando di influenzare i polacchi, anche con minacce, in modo che gli elettori oscillino nella direzione "giusta", vale a dire verso quelle forze che stanno dicendo come parte della loro campagna elettorale che il ruolo di Varsavia è sbagliato […]», ha detto Ryhor Nizhnikau, ricercatore dell'Istituto finlandese per gli affari internazionali, alla Deutsche Welle. […]

 

 

3. IL CONFINE ELETTORALE

Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”

 

Mateusz Morawiecki

La Polonia e la Bielorussia stanno imparando a usare per fini interni il confine che le divide [...].

 

[…] Martedì la Polonia ha accusato la Bielorussia di aver violato lo spazio aereo con velivoli militari, Minsk ha negato, e Varsavia ha schierato nuove truppe al confine. Lo fa coordinandosi con la Nato, […]  e nonostante il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, abbia detto che gli Stati Uniti non sono a conoscenza di nessuna minaccia specifica alla Polonia causata dalla Wagner.

 

LE MASCHERE DI PRIGOZHIN E PUTIN

L’allarmismo di una Varsavia confusa dalla politica interna e dalle elezioni di ottobre suona immotivato a Washington. Lukashenka ha detto che Varsavia dovrebbe ringraziarlo, altrimenti i combattenti l’avrebbero già distrutta, invece lui è lì a badarli, a trattenerli e ha proposto loro di entrare a far parte del suo esercito poco nutrito […]

 

[…] Sabato scorso il premier polacco, Mateusz Morawiecki, era a Gliwice, nella parte sud-occidentale del paese, nella sede della Bumar-Labedy, dove si aggiustano i carri armati Leopard utilizzati dall’esercito ucraino.

 

Morawiecki ha approfittato [...] per ricordare l’impegno del suo governo […] e ha aggiunto che circa cento uomini della Wagner di stanza in Bielorussia si preparavano a raggiungere il confine per entrare travestiti da migranti e destabilizzare il paese con atti di guerra più o meno ibrida.

Volodymyr Zelensky con Mateusz Morawiecki in Polonia

 

Il premier ha citato anche il corridoio di Suwalki, quella linea che divide Lituania e Polonia a lungo considerata il punto di fragilità della Nato, che non è più così tanto fragile.

 

La notizia è stata ripresa con molto allarmismo in Italia, interpretata come la certezza che i mercenari si stessero dirigendo verso il corridoio di Suwalki, senza notare che subito dopo Morawiecki ha detto che Donald Tusk, il principale sfidante del suo partito, “è un uomo pericoloso”.

 

In Polonia, il discorso del premier veniva presentato con molto distacco […] ed era stato preso per quello che effettivamente era: campagna elettorale.

 

Con l’approssimarsi delle elezioni, in Polonia la guerra di Mosca contro Kyiv verrà utilizzata sempre di più come argomento di propaganda, per accusarsi di russofilia, per creare allarmismi tali da coprire i droni che volano su Kyiv e colpiscono di nuovo il porto di Odessa, i depositi di grano a Izmail, al confine con la Romania, le esplosioni in Crimea e la controffensiva ucraina.

MORAWIECKIlukashenko putinattacco con i droni a kiev aleksandr lukashenko vladimir putin 4VLADIMIR PUTIN E EVGENIJ PRIGOZHIN - VIGNETTA aleksandr lukashenko vladimir putin 3

 

Aleksandr Lukashenko vladimir putin

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…