TANGENTI, DE CHE? DOMANI BONI PRESIEDERÀ IL CONSIGLIO LOMBARDO - “LE MONDE”: MONTI ALLA GUIDA DELL’EUROGRUPPO DOPO JUNCKER - NAPOLITANO, GRAN CROCE “DI RIPARAZIONE” A BORRELLI - GLI HACKER DI ANONYMOUS COLPISCONO EQUITALIA E VATICANO - CANCELLIERI: “NOI TECNICI NON CONOSCIAMO LA COMUNICAZIONE POLITICA” - L’UNGHERIA IN MANO A SOROS: MODIFICATA LA LEGGE SECONDO LE RICHIESTE DI BRUXELLES - GALAN: FINITA LA GENUFLESSIONE ALLA LEGA - MISSILE PALESTINESE CENTRA EDIFICIO ISRAELIANO, NO VITTIME…

1 - ISRAELE, MISSILE PALESTINESE CENTRA EDIFICIO A ASHDOD
(ANSA) - Superando il sistema di difesa 'Iron Dome', un razzo Grad sparato da Gaza ha centrato un edificio nella citta' israeliana di Ashdod. Fonti locali riferiscono che sul posto si notano ingenti danni materiali al palazzo, a negozi ed automobili in sosta, ma non vittime. Diverse persone risultano essere in stato di shock.

In precedenza un altro razzo Grad era esploso nella cittadina di Ghedera, a sud-est di Tel Aviv. Si tratta del luogo più lontano raggiunto finora dai lanciatori palestinesi dislocati nel nord della striscia di Gaza. Da quella località viene riferito di danni materiali. Da diverse ore le principali città nel sud di Israele - fra cui Beer Sheva, Ashqelon e Ashdod - sono bersagliate con insistenza dai razzi palestinesi.

2 - TANGENTI: BONI; FORMIGONI, DOMANI SARO' ANCH'IO IN CONSIGLIO
(ANSA) - Anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, parteciperà domani alla seduta del Consiglio Regionale, la prima presieduta da Davide Boni, dopo il suo coinvolgimento in un'inchiesta giudiziaria per tangenti. "Domani - dice Formigoni - in Consiglio ci sarò e mi aspetto che Boni, che ha rivendicato la sua estraneità ai fatti ci dica qualcosa in più per confermarla". Ai cronisti che gli chiedevano un commento sul fatto che un altro membro dell'Ufficio di Presidenza inquisito, l'esponente del Pd, Filippo Penati, si fosse dimesso mentre Boni non ha lasciato la carica, Formigoni ha risposto: "Boni deve dimostrare con chiarezza la sua estraneità ai fatti. Penati si dimise dopo alcune settimane, date tempo a Boni di spiegarsi e di parlare".

3 - UE: LE MONDE, MONTI A GUIDA EUROGRUPPO DOPO JUNCKER?
(ANSA) - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, è "sollecitato" dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ad assumere la guida dall'Eurogruppo, al termine del mandato del lussemburghese Jean-Claude Juncker: lo scrive il quotidiano Le Monde.

"Secondo le nostre informazioni - scrive Le Monde - (Monti,ndr.) è discretamente sollecitato dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy", per prendere il posto di Juncker, il cui terzo mandato alla guida di Eurolandia scade il prossimo giugno. Il presidente del consiglio italiano, scrive ancora Le Monde, "potrebbe soddisfare il Nord e il Sud della zona euro". Per il quotidiano francese, Monti dovrebbe affrontare la questione con Jean-Claude Juncker, oggi a Bruxelles, in occasione dell'Eurogruppo.

4 - FREQUENZE TV: BERSANI, SI FACCIA GARA; NO A REGALI INUTILI
(ANSA) - "Bisogna mettere a gara le frequenze e non fare regali inutili alle televisioni" Lo ha affermato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che a Milano ha visitato Google Italia. "Bisogna cercare - ha aggiunto - di impostare questo investimento sulla banda larga. Bisogna fare in modo che le aziende di rilievo non vengano bloccate senza la possibilità di investire in tecnologia".

5 - DA NAPOLITANO GRAN CROCE A BORRELLI RIPARATO LO "SGARBO" DEL CENTRODESTRA
Da "la Repubblica" - Risarcire un torto. Deve essere stata questa l'intenzione di Giorgio Napolitano quando ha deciso di insignire l'ex procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli della Gran Croce al merito della Repubblica, massima onorificenza italiana. Un riconoscimento che, di prassi, viene conferito dal Quirinale agli alti magistrati di prestigio quando vanno in pensione, su proposta del Guardasigilli. Ma nel 2002, quando Borrelli si ritirò, a via Arenula c'era il leghista Roberto Castelli e a Palazzo Chigi Silvio Berlusconi. Da loro non venne alcuna proposta . E a quella "dimenticanza", con un motu proprio, Napolitano oggi pone rimedio.

6 - ANONYMOUS BLOCCA SITO EQUITALIA, STANCHI VOSTRI ABUSI
(ANSA) - Un' "anomalia italiana", che opera con "una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili". Con queste motivazioni gli hacker di Anonymous hanno bloccato il sito di Equitalia, dopo aver mandato in tilt nei giorni scorsi diversi siti istituzionali tra cui quelli di Trenitalia, Vaticano, Polizia, Carabinieri, ministero dell'Interno e Governo. "Abbiamo deciso di dimostrarvi tutto il nostro affetto 'pubblicizzando il vosto meraviglioso ed informativo sito inondandolo di richieste, certi che la cosa vi faccia piacere'' scrivono gli hacker, rivendicando sul proprio sito il 'Tango down'.

Anonymous accusa la società di impiegare "mesi o spesso anni per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura gli interessi dovuti" e di avere "poteri smisurati, compresa la facoltà di bloccare beni mobili ed immobili anche in maniera preventiva e senza nessuna possibilità di verifica o appello da parte dei soggetti colpiti". Anonymous sostiene inoltre che è "ormai conclamato" che "personaggi illustri, con potere politico o comunque 'di riguardo' ricevano trattamenti preferenziali" nella riscossione da parte di Equitalia. "Ebbene - concludono gli hacker - gli italiani sono stanchi dei vostri abusi e delle vostre vessazioni. E noi come sempre intendiamo dar loro voce".

7 - VATICANO: SITO BLOCCATO, ANONYNOUS RIVENDICA SECONDO ATTACCO
(ANSA) - Il sito del Vaticano, www.vatican.va, risulta nuovamente fuori uso e per la seconda volta nel giro di pochi giorni gli attivisti di Anonymous rivendicano l'attacco con un comunicato on line, annunciano un nuovo "tango down" del portale della Santa Sede. Nel testo gli hacker lanciano inoltre accuse a Radiovaticana. "Con ansia, tutti noi Anonymous attendiamo la scomunica ufficiale in pubblica piazza!", si chiude provocatoriamente il comunicato. Il precedente attacco era stato compiuto la scorsa settimana, l'8 marzo.

8 - UNGHERIA: UE, MODIFICATA LEGGE SECONDO RICHIESTE BRUXELLES
(ANSA) - Il governo conservatore di Viktor Orban, rispondendo ad una delle richieste avanzate dalla Ue nell'ambito delle procedure di infrazione contro l'Ungheria, ha modificato la legge sul garante della protezione dei dati personali. Il governo ha infatti depositato in Parlamento una proposta di modifica in base alla quale il premier non potrà piu proporre la destituzione del capo dell'Autorità per la protezione dei dati personali. Il vicepremier e ministro della giustizia, Tibor Navracsics, ha motivato la proposta con le preoccupazioni della Commissione europea sul tema.

"Vorremmo chiudere con questa modifica la procedura avviata" da Bruxelles, ha detto. La Commissione europea, nei giorni scorsi, ha dato un ultimatum di un mese a Budapest per adeguare la legislazione ai trattati europei per ciò che concerne la Banca centrale, il pensionamento dei giudici (che implica una sostanziale decapitazione della magistratura) e il garante dei dati personali.

9 - CANCELLIERI: "NON SIAMO MAESTRI NELLA COMUNICAZIONE POLITICA"
Da "la Repubblica" - «Non siamo dei maestri di comunicazione e la comunicazione politica proprio non ci appartiene». A dirlo ieri a Bologna è stato il ministero dell´Interno Annamaria Cancellieri. Il titolare del Viminale ha anche commentato l´uscita sugli "sfigati" del viceministro Martone - «Chi ci mette 10 anni a laurearsi e magari non lavora, in un mondo cosi´ competitivo, farà un po´ più di fatica. Se ti laurei a 28 anni avrai meno possibilità degli altri» e ha definito il ministro Fornero «una donna di grande sensibilità che sul tema della riforma del lavoro, e sul delicatissimo tema dell´articolo 18, saprà trovare un punto di equilibrio». Cancellieri ha anche annunciato che andrà a vedere il film sulle violenze al G8 nella scuola Diaz: «Il Paese ama molto le forze dell´ordine, però è giusto che mi vada a documentare perché tanto più si conosce, tanto meglio si fa».

10 - AMMINISTRATIVE: VERONA; GALAN, FINITA GENUFLESSIONE A LEGA
(ANSA) - Giancarlo Galan vede nell'alleanza politica tra PdL, Fli e Udc per le prossime comunali di Verona solo la cruda concretezza dei numeri, la necessità di esserci, di contare. Nonostante la Lega. "A Verona facciamo questo accordo - dice l'ex ministro azzurro ed ex governatore del Veneto, allergico all'idea che quello sperimentato nella città di Flavio Tosi sia un laboratorio politico da esportare a livello nazionale - perché la Lega non ci ha voluto". 'La nostra politica di prostrazione, di genuflessione nei confronti del Carroccio ha prodotto questo - rincara Galan - cioe' che la Lega quando sa di farcela con le sue forze va da sola. E così si fanno i laboratori".

Con la candidatura a Verona di Luigi Castelletti il polo di centrodestra punta a vincere. Cancellando al tempo stesso il ricordo della lunga alleanza Pdl-Lega e dei compromessi fatti in questi anni per garantirne la sopravvivenza. "La cosa di cui spero oggi si prenda atto è che la politica di genuflessione, di concessione sempre e perenne alla Lega Nord - sottolinea Galan - ci ha portato ad essere alla fine allontanati dal Carroccio e nella stragrande maggioranza dei casi in difficoltà con gli altri potenziali alleati. E' stata fatta una politica di isolamento. Spero che oggi si capisca che una politica rivolta soltanto alle cure e ai fidanzamenti con un partito possono portare alla solitudine".

Un fidanzamento di cui l'ex ministro ricorda, peraltro, solo le spine."Abbiamo fatto tutto per la Lega, rinunciato alle nostre battaglie, concesso tutto quello che si doveva concedere in sede governativa, regalato la Regione del Veneto - conclude -. Ecco questo è il risultato".

11 - LEGA: ALEMANNO, PER IL PDL E' VELENO
(ANSA) - "Io faccio parte di uno schieramento del Pdl che ha sempre pensato che quella con la Lega fosse un'alleanza mortale per il Pdl. Siamo stati finora sconfitti ma ora speriamo che finalmente tutto il partito capisca che dalla Lega bisogna prendere le distanze perché è veleno per il Pdl e per un centrodestra che non può non avere un'istanza nazionale, chiamiamola patriottica, come uno dei suoi fondamenti essenziali". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno in diretta su 'Omnibus' la trasmissione de La7.

"E' vero - ha aggiunto - che la Lega è una forza radicata e pregnante al nord ma, penso che debba fare un atto di discontinuità molto forte perché non può più chiamarsi 'Lega nord per l'indipendenza della Padanià, è inaccettabile. E poi, innanzitutto, se il Pdl non vince con l'alleanza della Lega al nord vale anche il rovescio". "Quindi - ha concluso - la Lega può avere al nord alleanze di tipo locale ma come alleato nazionale, o cambia, o è inavvicinabile per il Pdl; è stata la conflittualità con la Lega a generare la caduta del Governo Berlusconi e la nascita del Governo Monti, non il contrario".

12 - CARABINIERI: GEN. GASPARRI NUOVO VICE COMANDANTE ARMA
(Adnkronos) - In mattinata, presso il salone di rappresentanza del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, alla presenza del Comandante Generale Leonardo Gallitelli e dei vertici dell'Istituzione, si e' svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Vice Comandante Generale dell'Arma fra il generale di Corpo d'Armata Carlo Gualdi, che termina il mandato, e il generale di Corpo d'Armata Clemente Gasparri, che lo assume proveniente dall'incarico di Comandante delle Scuole dell'Arma dei Carabinieri.

 

FORMIGONI E DAVIDE BONIMISSILI PALESTINESImonti JUNCKERBERSANI TIRATO SAVERIO BORRELLIGiancarlo GalanGIANNI ALEMANNO ANNAMARIA CANCELLIERI

Ultimi Dagoreport

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?

arianna meloni luciano fontana formigli corrado fiorenza sarzanini urbano cairo la7 corriere della sera

DAGOREPORT - E' RIPARTITA LA “BATTAGLIA DI VIA SOLFERINO”! IL PRIMO MAGGIO SCORSO, LUCIANO FONTANA HA SUPERATO LA BARRIERA DEI DIECI ANNI ALLA DIREZIONE DEL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO. E SI INFITTISCONO I SUSSURRI E LE GRIDA DI UN CAMBIO DI GUARDIA DAL PRIMO GENNAIO 2026. NEL VISPO CERVELLO DI CAIRO FRULLA IL NOME DELLA VICEDIRETTRICE, FIORENZA SARZANINI. LE VOCI DI UNA PRIMA DONNA SULLA PRIMA POLTRONA HANNO SCATENATO MAL DI PANCIA TRA I TANTI ASPIRANTI ALLA SUCCESSIONE - MA URBANETTO È ALLE PRESE CON UN’ALTRA BRUTTA ROGNA. MALGRADO LA POLITICA DEI “DUE FORNI” (SE IL ‘’CORRIERE’’ E' FILO-MELONIANO, LA7 E' SCHIERATISSIMA CONTRO), ARIANNA MELONI HA SPORTO UNA CAUSA CIVILE DIRETTA A LA7 CHIEDENDO UN RISARCIMENTO DANNI DI 100MILA EURO PERCHÉ ‘’PIAZZA PULITA’’ BY FORMIGLI AVREBBE ORCHESTRATO UNA CAMPAGNA DENIGRATORIA CONTRO LA MOGLIE SEPARATA DI LOLLOBRIGIDA…

matteo zuppi giuseppe conte

DAGOREPORT – IL CARDINALE ZUPPI SI ACCORGE SOLO ORA CHE LA CHIESA ITALIANA HA UN PROBLEMA CON L’8 PER MILLE E ACCUSA IL GOVERNO DI AVERE “MODIFICATO IN MODO UNILATERALE LE FINALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEI FONDI” – IN REALTA’ I GUAI ECONOMICI PER LA MASTODONTICA STRUTTURA DELL’EPISCOPATO ITALIANO SONO NATI CON IL PRIMO GOVERNO CONTE, CHE HA MODIFICATO PER PRIMO IL MODELLO PER L’ASSEGNAZIONE DELL’8 PER MILLE – EPPURE, QUANDO PEPPINIELLO, PRESSOCHÉ SCONOSCIUTO, DIVENNE PREMIER, LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIA ESULTÒ. NIPOTE DI UN FRATE CAPPUCCINO, DEVOTO DI PADRE PIO, SEMBRAVA QUASI UN DONO DELLA DIVINA PROVVIDENZA. INVECE CONTE E LE TRUPPE LAICISTE DEL’M5S HANNO PRODOTTO LE LEGGI PIÙ DANNOSE DEGLI ULTIMI 50 ANNI PER LE CONFESSIONI RELIGIOSE…

giorgia meloni matteo salvini elly schlein giuseppe conte bonelli fratoianni

DAGOREPORT - L’ESITO DEL REFERENDUM, LANCIATO DALLA SETE DI POTERE DI LANDINI IN CUI SONO CADUTI GLI INETTI SCHLEIN E CONTE, HA SPINTO UNA BEFFARDA MELONI A CANTARE VITTORIA DETTANDO AI SUOI GAZZETTIERI CHE IL RISULTATO “RISCHIA DI INCHIODARMI A PALAZZO CHIGI PER DIECI ANNI”. COME SE IL 70% CHE SE N'È FREGATO DI ANDARE A VOTARE, SIA TUTTO A FAVORE DELLA DESTRA. UNA FURBATA DA VENDITORE DI TAPPETI PERCHÉ IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI NON E' PER NIENTE DIPINTO DI ROSA. A PARTE LA DISCRIMINANTE GEOPOLITICA, CHE VEDE IL TURBO-SOVRANISMO ANTI-UE DI SALVINI COZZARE CON IL RIPOSIZIONAMENTO EURO-PPE DELLA CAMALEONTICA DUCETTA, IL PASSAGGIO PIÙ DIFFICILE ARRIVERÀ CON LE REGIONALI DEL PROSSIMO AUTUNNO, DOVE RISCHIA SERIAMENTE DI PERDERE LE MARCHE MENTRE IL VENETO È APPESO ALLE MOSSE DI ZAIA. I TIMORI DELLA MELONI SI SONO APPALESATI QUANDO È SBUCATO IL NASO AD APRISCATOLE DI DONZELLI ANNUNCIANDO UN’APERTURA SUL TERZO MANDATO CON LO SCOPO DI LANCIARE UN SALVAGENTE A SALVINI E NELLO STESSO TEMPO MANDARE ALL’ARIA IL CAMPOLARGO IN CAMPANIA - DALL'ESITO DELLE REGIONALI LA SGARBATA PREMIER DELLA GARBATELLA CAPIRA' SE HA I NUMERI PER ANDARE AL VOTO ANTICIPATO SENZA SALVINI TRA I PIEDI…