MONTI FA UN PELUFFO ALL’EDITORIA (LETTA APPROVA) - GIRANO I MARONI: “OPERAZIONE CONTRO DI ME RISPEDITA AL MITTENTE. ADESSO GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO IL GOVERNO” - ALFANO VUOLE PIÙ LIBERALIZZAZIONI E I PENALISTI S’INCAZZANNO: “PROVVEDIMENTO DI PURA PROPAGANDA” - IL PD CONTRO L’OBOLO AI NOTAI - “LIBERTIAMO” DI DELLA VEDOVA CONTRO L’ART.18 - FORMIGONI: “NESSUN PATTO SEGRETO PER EXPO” – VIETTI VOLA BASSO: “NO A UNA GRANDE RIFORMA, MEGLIO OBIETTIVI MIRATI”…

1 - AL SOTTOSEGRETARIO PELUFFO LE DELEGHE PER L'EDITORIA...
(TMNews) - Il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, ha conferito al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, in aggiunta a quelle già conferite, le deleghe in materia di editoria, diritto d`autore e attuazione delle relative politiche. Gli ha inoltre delegato la firma degli atti e provvedimenti relativi al Dipartimento per il coordinamento amministrativo, ad eccezione di quelli richiedenti preventiva deliberazione del Consiglio dei ministri. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi.

Il presidente del Consiglio dei ministri ha altresì nominato - si legge ancora nel comunicato - la dottoressa Elisabetta Olivi portavoce del presidente, incaricandola di esercitare anche le funzioni di portavoce del Governo coordinando le comunicazioni sull`attività dell`Esecutivo, di intesa con i ministri interessati.

2 - MARONI: A MILANO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO MONTI...
(TMNews) - Ha glissato, con un sorriso e ringraziando, tutte le domande sulla Lega e le polemiche interne di questi giorni che lo hanno visto protagonista. Roberto Maroni, giunto a Novara su invito del Liceo 'Carlo Alberto' per parlare di lotta alla mafia, con i cronisti ha voluto parlare soltanto della manifestazione leghista di domenica a Milano contro l'esecutivo Monti. "Do a tutti appuntamento a Milano domenica. E' una grande manifestazione quella di Milano conto il governo Monti", ha detto l'ex ministro entrando al liceo di Novara.

"Sulla mozione di sfiducia (al ministro Passera, ndr) ho già espresso la mia perplessità e la mia contrarietà". Lo ha dichiarato Roberto Maroni, a margine di una visita a Novara, presso il liceo scientifico 'Carlo Alberto'. "E' nell' Abc della tattica parlamentare - ha spiegato Maroni - Se io presento una mozione di sfiducia contro un ministro, o sono certo che si dimetterà prima o sono certo di spaccare il fronte della maggioranza, altrimenti gli faccio solo un favore, perchè ricompatto la maggioranza dietro un ministro, ottenendo il risultato di rafforzare il governo"."Non sono stato interpellato prima, altrimenti avrei detto al capogruppo che era un errore presentare la mozione di sfiducia individuale", ha concluso l'esponente della Lega.

3 - MARONI: NESSUNA SPACCATURA, OPERAZIONE CONTRO ME RESPINTA...
(TMNews) - "Ma quale spaccatura della Lega?".Roberto Maroni, a margine del suo intervento al liceo scientifico Carlo Alberto di Novara sulla mafia, prende le distanze dall'ipotesi di una spaccatura interna alla Lega. E ribadisce: "C'è stata un'operazione contro di me, rispedita al mittente".

L'ex ministro dell'Interno poi ha ricordato quanto avvenuto mercoledì scorso a Varese: "C'è stato un grande abbraccio oltre a una grande manifestazione di affetto da parte delle migliaia di militanti della Lega, nei miei confronti e verso Bossi", sottolineando che per lui la giornata di Varese "è stata una fortissima emozione che non provavo da tantissimo tempo e che ci ha rincuorato tutti". Maroni ha concluso: "Questa è la Lega con la L maiuscola".

4 - ALFANO: PIÙ SARANNO FORTI PIÙ SOSTERREMO GOVERNO...
(TMNews) - "Più forti e ampie saranno le liberalizzazioni, più il Pdl sosterrà il governo". Lo ha assicurato il segretario del partito Angelino Alfano, sostenendo che se invece "saranno piccole e non aiuteranno a sbloccare il mercato" e meno verranno sostenute dal partito di maggioranza.
"Confidiamo - ha aggiunto Alfano - che ci sia un progetto per far arrivare qualcosa ai cittadini. Insomma - ha concluso il segretario del Pdl - in un progetto che porti reali vantaggi ai cittadini". Un progetto che, se non ricalcherà le aspettative, "potremo modificare in Parlamento".

5 - LIBERTIAMO: INUTILE GIRARCI INTORNO, PROBLEMA È ART. 18...
(TMNews) - "L`articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è un feticcio italico: specie a sinistra, esso diventa quasi un vincolo inamovibile delle proposte di riforma, tanto da rendere inefficaci le proposte stesse. Chi prova a intaccarne la portata e la vigenza, anche solo indirettamente, è tacciato di eresia. Finché non s`infrangerà questo atavico tabù, il dibattito sul mercato del lavoro non sarà mai pacifico, né concreto". Lo scrive Piercamillo Falasca su Libertiamo.it, il webmagazine dell`associazione presieduta da Benedetto Della Vedova, capogruppo di Fli alla Camera.

6 - LIBERALIZZAZIONI: "PD, BASTA OBOLO A NOTAI"...
(ANSA) - "Non capisco perché in Italia siamo costretti a pagare un obolo per un diritto come quello di vendere o comprare casa. In molti paesi europei la casa si vende con un fax e poi è lo stato che verifica se quel bene è libero da vincoli. I notai potrebbero invece mettere a disposizione la loro professionalità in altre operazioni, ad esempio, nelle grandi transazioni finanziarie". Lo ha detto Francesco Boccia, deputato Pd, ospite ad Agorà su Rai Tre.

7 - PENALISTI: PROVVEDIMENTO DI PURA PROPAGANDA...
(TMNews) - "Quel che arriva dal governo attraverso il decreto sulle liberalizzazioni è peggio di quanto previsto". Così l`Unione Camere penali italiane commenta in una nota le ultime novità sul pacchetto liberalizzazioni all'esame del Consiglio dei ministri.

"Di fatto - sottolineano i penalisti - si cancella il tirocinio basato sull'esperienza pratica e si dà vita ad un avvocato che sarà catapultato nelle aule giudiziarie in possesso soltanto del sapere teorico che l'ha portato alla laurea. Occorre capire che un avvocato che entra in un'aula di giustizia, come un chirurgo che entra in una sala operatoria, ha tra le sue mani la vita delle persone e i loro diritti, primo fra tutti il diritto di libertà".

8 - FORMIGONI: NESSUN PATTO SEGRETO PER EXPO,PARLAVA D'ALTRO...
(TMNews) - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esclude categoricamente l'ipotesi della Procura di Monza a proposito di un presunto patto con il suo ex assessore e coordinatore del Pdl in Brianza Massimo Ponzoni per un incarico esecutivo legato all'Expo 2015, che sarebbe stato siglato alla vigilia delle ultime elezioni regionali.

"Non esiste alcun patto, probabilmente Ponzoni parlava d'altro", ha detto il presidente lombardo all'uscita della camera ardente allestita in piazza Beccaria per Nicolò Savarino, il vigile travolto e ucciso la settimana scorsa a Milano. "Di questo ipotetico patto ne avrebbe eventualmente parlato Ponzoni, ma per fare un patto - ha osservato Formigoni - occorre essere in due. Se anche Ponzoni ne avesse parlato, non esiste nessun patto. Di fatto sono passati due anni e non se ne è più parlato, quindi è una cosa che non esiste".

9 - VIETTI: ACCANTONARE GRANDE RIFORMA,ORA OBIETTIVI MIRATI...
(TMNews) - La grande riforma della giustizia può essere "accantonata", meglio concentrarsi su obiettivi mirati come l'accelerazione dei processi. Lo afferma il vice presidente del Csm, Michele Vietti, a margine di un incontro in Corte d'Appello a Venezia. "Penso che vada accantonata la prospettiva della cosiddetta grande riforma o riforma epocale della giustizia - ha spiegato - di cui peraltro ho sempre faticato a comprendere nel concreto i contenuti e, viceversa, penso che ci si debba concentrare su singoli interventi mirati che perseguano una priorità assoluta che è quella dell'accelerazione dei tempi processuali".

10 - CECCANTI: CHIEDERE IL CONGRESSO NON PUÒ ESSERE UN TABÙ...
(TMNews) - "Chiedere la convocazione di un congresso non può essere un tabù". Lo dice il senatore del Pd Stefano Ceccanti, in un'intervista al 'Foglio'. "In questi primi sei mesi dell`anno - dice - è importante muoversi in modo compatto per aiutare il governo a far risorgere il paese ma una volta conclusa questa fase è improponibile presentarci di fronte ai nostri elettori senza aver certificato se la nuova linea del partito è la linea su cui ci ha orientato il governo Monti oppure se quella di Monti è stata semplicemente una pausa di riflessione".

11 - RONCHI: ROMPERE VERI MONOPOLI, GARA PER ACQUA...
(TMNews) - Il Governo annuncia che è scoccata l'ora delle liberalizzazioni, "ma davvero vogliamo credere che per migliorare le condizioni generali del mercato e stimolare la ripresa economica bisogna colpire tassisti, edicolanti e farmacisti?". L'ex ministro Andrea Ronchi risponde così ad una domanda su 'Il Giornale' a proposito dell'intervento a cui si appresta l'esecutivo. "Il Governo - osserva - è di fronte ad un test di credibilità: può rompere i veri monopoli a cominciare dai servizi pubblici locali oppure ripiegare, come fece Bersani, sui panificatori ed i parrucchieri.

 

 

PAOLO PELUFFO SCHEDA Mario MontiROBERTO MARONI ALFANO FRANCESCO BocciaROBERTO FORMIGONI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?