LA POLITICA CON I FICHI SECCHI: TRA MOROSI, VECCHI DEBITI, DISAFFEZIONE DEGLI ELETTORI, I PARTITI NON HANNO UN EURO IN CASSA - FORZA ITALIA HA 99 MILIONI DI DEBITI VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI - FRATELLI D’ITALIA RACCOGLIE PIÙ DI TUTTI DALLE DONAZIONI (3,5 MILIONI NEL 2023) MENTRE IL PD VOLA NEL 2X1000, CON 8,1 MILIONI DI EURO (MA HA DEBITI PER QUASI 9 MILIONI) - PER LA LEGA IL 2022 SI È CHIUSO CON UN DISAVANZO DI 3,9 MILIONI - IL M5S VA A CACCIA DI MOROSI: DUE ANNI FA VANTAVA CREDITI PER 4,6 MILIONI - LA BRUTTA FINE DEL TERZO POLO…

Estratto dell’articolo di Ilaria Proietti e Lorenzo Giarelli per “Il Fatto Quotidiano”

 

letizia moratti antonio tajani

Piangono le casse. Di quasi tutti. Con l’eccezione di Fratelli d’Italia, forte di una corposa truppa di eletti pronta a versare l’obolo mensile, gli altri partiti faticano a tenere i bilanci in ordine. Colpa di decine di morosi, vecchi debiti, disaffezione degli elettori e costi di funzionamento ancora notevoli.

 

Per questo, prima delle Europee, in molti vanno in cerca di mecenati e qualcuno, come Antonio Tajani, ha dovuto “assumere” una specialista di relazioni (più che di voti...) come Letizia Moratti. Sarà lei, sabato, a riunire a Milano imprenditori e manager per un “Forum sull’economia” alla presenza, tra gli altri, di Marco Tronchetti Provera, Emma Marcegaglia e Cristina Scocchia (Illycaffè).

 

giorgia arianna meloni

FI. […] L’ultimo bilancio segna 99 milioni di debiti (quasi tutti verso Silvio Berlusconi) e una disponibilità liquida di 24 mila euro. Nel 2023 le donazioni private sono crollate da 2,9 milioni a 2,1, di cui ben 700 mila riconducibili alla famiglia del fondatore. Il dato del 2x1000 è pessimo: solo il 2% di chi devolve soldi ai partiti sceglie FI. Per questo Letizia Moratti […] ha riunito a cena Diana Bracco, Tronchetti Provera e Paolo Scaroni per sondare la possibilità di rilevare parte del debito del partito e va a caccia di imprenditori pronti a sposare la causa. Non a caso alla Camera si è rivisto Stefano Parisi. […]

 

CALDEROLI SALVINI

FDI. Il governo porta bene. […] Nel 2022 l’avanzo di gestione è quasi triplicato rispetto al 2021 (da 184 mila euro a 492), pur con un leggero aumento dei debiti (a 259 mila euro). Migliora il 2x1000, che nel 2023 è a 4,8 milioni rispetto ai 3,1 dell’anno precedente. Funziona pure il meccanismo dell’auto-finanziamento […]

 

FdI è il partito che raccoglie più di tutti dalle donazioni: 3,5 milioni nel 2023 (cifra riferita ai singoli finanziamenti sopra i 500 euro, per i quali c’è obbligo di pubblicazione), provenienti soprattutto dai parlamentari. Un aspetto che distingue il partito dagli alleati leghisti.

 

LEGA. Il Carroccio mette insieme 3,4 milioni di donazioni. Ma servono precisazioni: il 2022 si è chiuso con un disavanzo di 3,9 milioni (l’anno prima c’era un avanzo di 1,4 milioni) nonostante 6,4 milioni dai simpatizzanti.

 

Nel 2023 siamo scesi e il dato sarebbe stato peggiore se Salvini, dopo l’ok al bilancio e in previsione di Pontida ed Europee, non avesse imposto agli eletti di donare 30 mila euro e di trovare mecenati. Il 2x1000 dà poco più di 1 milione, in calo. E così una boccata d’ossigeno è arrivata dai privati “precettati”, alcuni legati al settore dei trasporti e delle infrastrutture (Azeta costruzioni ha dato 30 mila euro; Taurus 15 mila; Società Nazionale Logistica e Servizi altri 10 mila).

GIUSEPPE CONTE

 

PD. Per il Pd il 2x1000 è oro: è primo partito a quota 8,1 milioni di euro. L’ultimo bilancio segnava […] un generale miglioramento ma con debiti a 8,9 milioni. Coi contributi siamo poco sopra i 2 milioni, in netto calo dai 3,8 del 2022 (Schlein e Bonaccini avevano i rispettivi Comitati elettorali: la segretaria ha versato 22 mila euro). Restano i crediti patologici verso gli ex eletti che avevano costretto il Pd ad attivare 63 ricorsi che hanno portato a 56 decreti ingiuntivi. In cassa c’è una liquidità di 5,2 milioni ma gli imprenditori, rispetto agli anni di governo, sembrano essersi spostati altrove.

 

MATTEO RENZI CARLO CALENDA

M5S. Il 2x1000 porta 1,8 milioni di euro (il 10% delle scelte). Le donazioni 2023 sono sopra i 2 milioni grazie a eletti o ex eletti, come Vito Crimi (17 mila euro) e Giulia Sarti, 23 mila. Il bilancio registra un avanzo di 126 mila euro con liquidità per 6,8 milioni. A pesare c’è soprattutto la voce “Fondo rischi e oneri”, pari a oltre 10 milioni. Anche qui, morosi cercansi: a fine 2022 il M5S vantava crediti per 4,6 milioni.

 

AZIONE E IV. Il “Terzo Polo” non esiste più e se ne sono accorti anche i finanziatori. Se la sfida del 2x1000 finisce pari (1 milione a testa), Azione va meglio con le donazioni (circa 450 mila euro) e batte i 200 mila di Iv, ma il tracollo rispetto al 2022 è da film horror: Calenda aveva raccolto 1,5 milioni; Renzi circa 2. […]

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