donald trump elon musk economia crisi usa america

MUSK HA IL MAL DI TESLA - L’AZIENDA SMENTISCE LA NOTIZIA SECONDO CUI IL CDA STAREBBE CERCANDO DI SOSTITUIRE IL MILIARDARIO KETAMINICO ALLA GUIDA DELL’AZIENDA - ANCHE TRUMP HA AMMESSO CHE ELON DOVREBBE CONCENTRARSI DI PIÙ SULLA SUA AZIENDA - SETTIMANE FA MUSK, NOMINATO DAL PRESIDENTE USA A CAPO DEL COSIDDETTO DIPARTIMENTO PER L'EFFICIENZA GOVERNATIVA, IL DOGE, AVEVA AVUTO SCONTRI CON MEMBRI DEL GABINETTO DI TRUMP E AVEVA QUINDI LASCIATO IL SUO UFFICIO VICINO ALLA CASA BIANCA. SMENTITE INTANTO LE CIFRE ALTISSIME DEI TAGLI DEL “DOGE”

Da lastampa.it - Estratti

 

 

donald trump elon musk

Èun momento delicato per Elon Musk, il fondatore di Tesla. Nonostante il presidente della società Robyn Denholm abbia smentito la notizia secondo cui il cda starebbe cercando di sostituirlo alla guida del timone, il fatto che Donald Trump abbia ammesso la necessità che il patron debba concentrarsi maggiormente sulla sua azienda, lo mette di fatto di fronte all'opportunità di fare un passo indietro.

 

Ne sono convinti gli analisti, i quali riconoscono comunque il fatto che il presidente americano abbia invitato il multimiliardario a rimanere nel suo team e che qualsiasi mossa del consiglio di amministrazione per estromettere Musk sarebbe sconvolgente, dato il ruolo carismatico che il 53enne riveste all'interno del gruppo e la sua quota azionaria.

 

 

DONALD TRUMP E ELON MUSK

La notizia che il cda di Tesla starebbe contattando dei cacciatori di teste per la ricerca di un nuovo amministratore delegato, riportata dal Wall Street Journal, è stata subito smentita da Denholm che in un post su X ha precisato: «Nella giornata di oggi, alcuni media hanno erroneamente riportato la notizia secondo cui il consiglio di amministrazione di Tesla avrebbe contattato alcune società di reclutamento per avviare la ricerca di un nuovo amministratore delegato».

 

elon musk donald trump

Per il presidente della società, «è assolutamente falso» e anzi «il Ceo di Tesla èElon Musk e il consiglio di amministrazione ha piena fiducia nella sua capacità di continuare a portare avanti l'entusiasmante piano di crescita». Secondo il Wsj, la volontà del cda sarebbe in realtà la risposta al crollo delle vendite della casa automobilistica e all'impegno di Musk con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

 

 

 

 

Il patron di Tesla è stato nominato a gennaio dal presidente Usa a capo del cosiddetto Dipartimento per l'efficienza governativa, il Doge, e il miliardario ha promesso di riuscire a risparmiare 1.000 miliardi di dollari nel bilancio federale annuale. Ma il ruolo controverso, i tagli al bilancio e anche l'avvicinamento del patron a personaggi di estrema destra, tra cui il sostegno al partito di estrema destra Alternativa per la Germania, hanno suscitato un movimento di malcontento contro il marchio Tesla, che si è tradotto in manifestazioni, appelli al boicottaggio e atti di vandalismo in diversi Paesi del mondo.

 

Sui conti l'effetto è stato evidente: l'utile del primo trimestre della casa automobilistica è crollato del 71%, superando anche le previsioni più pessimistiche, e Tesla ha perso il primato di maggiore produttore mondiale di veicoli elettrici a favore del rivale cinese Byd. Molti azionisti di Tesla hanno espresso il loro malcontento dopo l'arrivo di Elon Musk nella squadra di Trump, ritenendo che stesse abbandonando la sua azienda, il cui titolo ha perso quasi il 35% dall'insediamento del presidente, facendo perdere oltre 800 miliardi di dollari al suo valore di mercato.

elon musk donald trump

 

 

(...)

La scorsa settimana Musk ha ceduto alle pressioni degli investitori, promettendo in occasione della presentazione dei risultati di Tesla il 22 aprile scorso, di ridurre a partire da maggio «in modo significativo» il suo impegno presso Doge - una posizione che inizialmente avrebbe dovuto ricoprire fino al 2026 - e di iniziare a «dedicare molto più tempo a Tesla».

 

Settimane fa Musk, secondo fonti del Financial Times, aveva avuto scontri con membri del gabinetto di Trump e aveva quindi lasciato il suo ufficio vicino alla Casa Bianca. Una conferma indiretta era venuta, mercoledì scorso, dal capo dello staff di Trump, Susie Wiles, che al New York Post ha ammesso che Musk non è presente fisicamente alla Casa Bianca, ma che «in realtà non ha molta importanza». Ieri stesso Donald Trump ha invitato Elon Musk a rimanere nel suo team: «Puoi restare quanto vuoi» ma, ha osservato, «a un certo punto vuole tornare alle sue auto».

 

donald trump elon musk usaid 2

Elon Musk è diventato amministratore delegato di Tesla nel 2008, supervisionando l'ascesa dell'azienda che è diventata una delle più quotate in borsa, e da quando ha preso il controllo, la Doge ha condotto una campagna contro i posti di lavoro dei funzionari federali, eliminandone migliaia, e ha tagliato i sussidi federali. Diverse agenzie governative statunitensi sono state smantellate o private della maggior parte delle loro capacità operative, in particolare l'Agenzia per gli aiuti umanitari Usaid. «Ci avete dato un grande aiuto - ha dichiarato Donald Trump -.Avete aperto gli occhi a molte persone su ciò che era possibile realizzare».

 

donald trump elon musk usaid 1

In realtà, diverse indagini dei media hanno messo in discussione gli importi pubblicati da Doge, ritenendoli sopravvalutati. Ad esempio, secondo il sito dell'Università della Pennsylvania, il bilancio del governo federale è aumentato del 5,9% dall'inizio dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2024, una tendenza che si è addirittura accelerata nelle ultime settimane. «Hai sacrificato molto e sei stato trattato in modo molto ingiusto», ha detto Donald Trump rivolgendosi al multimiliardario.

 

(...)

 

 

meme su elon musk e donald trump nella tesla

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?