vladimir putin risoluzione onu guerra in ucraina nazioni unite

NAZIONI DIS-UNITE – ALL’ONU 141 PAESI VOTANO UNA RISOLUZIONE CHE INVITA LA RUSSIA A RITIRARSI “INCONDIZIONATAMENTE E IMMEDIATAMENTE” DALL’UCRAINA, MA 32 PAESI, CHE VALGONO IL 60% DELLA POPOLAZIONE MONDIALE, SI ASTENGONO. TRA QUESTI, OLTRE ALLA CINA, IL SUDAFRICA, L’INDIA E ALTRI PAESI DEL SUD DEL MONDO. UNA VOLTA SI SAREBBE DETTO “NON ALLINEATI”. IN REALTÀ SONO ALLINEATI MA CON PUTIN…

 

Estratto dell’articolo di V.Ma. per il “Corriere della Sera”

 

RISOLUZIONE ONU SULLA GUERRA IN UCRAINA - 23 FEBBRAIO 2023

A un anno dall’inizio della gu erra in Ucraina, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato, con maggioranza di 141 voti su 193, una risoluzione che invita la Russia a ritirarsi «incondizionatamente e immediatamente» dall’Ucraina per il raggiungimento, il prima possibile, di una pace «complessiva, giusta e duratura» nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite. Oltre 70 Paesi tra cui l’Italia hanno co-sponsorizzato la risoluzione presentata da Kiev.

 

wang yi vladimir putin

Sette i voti contrari (Russia, Bielorussia, Siria, Nord Corea, Eritrea, Mali, Nicaragua). Ma la Cina, il Sudafrica, l’India e altri Paesi del Sud del mondo (per un totale di 32 voti) hanno continuato ad astenersi, sottolineando la loro distanza da quella che considerano una guerra dell’Occidente. Il numero totale è lo stesso del 2 marzo scorso, quando 141 Stati votarono per condannare l’invasione russa dell’Ucraina e chiedere che Mosca ritirasse le truppe (allora i contrari erano 5, ai quali si sono aggiunti Mali e Nicaragua, che prima erano tra gli astenuti). Sei mesi dopo, un numero più ampio (143 Paesi) difese l’integrità territoriale e sovranità dell’Ucraina, dopo che Putin dichiarò l’annessione di quattro regioni.

 

DMYTRO KULEBA

La risoluzione di ieri è il risultato di settimane di negoziati, in cui gli alleati del G7 hanno convinto Kiev a non premere per richieste molto specifiche o ampie, rischiando che alcuni Paesi che in passato hanno votato a favore della sovranità ucraina si tirassero indietro (il timore era che il sostegno scendesse a 135 voti).

 

All’inizio l’Ucraina sperava di includere un riferimento al piano di pace in dieci punti di Zelensky, ma il ministro Dmytro Kuleba si è limitato a menzionarlo nel suo intervento iniziale, in cui ha affermato che nonostante «le vuote richieste» di negoziati la Russia vuole ancora «distruggere l’Ucraina come nazione». […]

 

Kiev sperava inoltre in una richiesta più specifica per la costituzione di un tribunale speciale che giudichi Putin per il crimine di aggressione, ma l’Occidente non è unito sul tema. L’idea viene considerata troppo punitiva da alcuni. Molti Paesi del Sud del mondo, inoltre, desiderano la fine della guerra «al più presto possibile» (come indica la risoluzione) e temono che un tribunale che giudica i crimini di guerra possa rendere più restia l’elite politica russa a raggiungere una soluzione.

dmytro kuleba 6

 

Mentre si teneva questo voto diventato un barometro sull’opinione mondiale sulla guerra, all’Onu c’era grande attesa per il «piano di pace cinese». Pechino afferma che presenterà un documento che contiene riferimenti alla Carta delle Nazioni Unite e terrà conto dunque dell’integrità territoriale, della sovranità e della sicurezza. Oggi Xi Jinping dovrebbe fare un «discorso sulla pace». […]

vladimir putin durante l incontro con wang yi dmytro kuleba 7militari allo stadio lushniki di mosca per il discorso di putin discorso di vladimir putin allo stadio lushniki di mosca 22 febbraio 2023wang yi a mosca

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…