INCHIESTA FINMECCANICA, SPUNTA (L'IMMANCABILE) SERGIO DE GREGORIO - IL NEO-VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DE MAGISTRIS RISCHIA 13 ANNI DI GALERA PER LA GUERRIGLIA ANTI-DISCARICA

Dagoreport

1. IL VICEPRESIDENTE SOTTO PROCESSO
Con perfetto tempismo, ad appena 24 ore dalla sentenza del processo che lo vede imputato per la guerriglia anti-discarica a Pianura del 2008, il consiglio comunale di Napoli ha votato come vicepresidente dell'Assise cittadina in quota opposizione Marco Nonno.

Recordman di preferenze (nel Pdl vanta 3600 voti all'attivo) e oggi barricadero sostenitore di "Fratelli d'Italia", Nonno rischia tredici anni di carcere come da richiesta del pm Antonello Ardituro che lo ritiene il regista delle devastazioni nel quartiere in occasione della paventata riapertura dell'invaso durante quella nauseabonda emergenza rifiuti. Per quell'inchiesta, Nonno ha trascorso poco più di un anno tra carcere e domiciliari. Il sindaco de Magistris. La sentenza del processo di primo grado dovrebbe arrivare oggi, anche se non si esclude un rinvio di qualche settimana.

2. SCATOLE NERE E MAZZETTE
Dalle carte napoletane sull'inchiesta Finmeccanica, che ha portato all'arresto dell'ex manager Lorenzo Borgogni (analoga richiesta, respinta, era stata avanzata anche per l'ex numero uno Pierfrancesco Guarguaglini) e di altri tre con l'accusa di corruzione, spunta l'immancabile Sergiolone De Gregorio.

Sentito a verbale, l'imprenditore Maurizio Stornelli - coinvolto negli appalti per il sistema Sistri - svela l'intreccio di società e riferimenti incrociati all'ombra del colosso della Difesa: "Sono a conoscenza delle operazioni finanziarie con la Gsp Holding di Sabetti Giovanni di cui la SV mi chiede. Nello specifico, la Gsp Holding era gestita da Sabetti Giovanni, persona di Avezzano che io già conoscevo.

Il Sabetti era legato al senatore De Gregorio e ad alcuni soggetti a lui vicini che in questo momento non ricordo ad eccezione di tale Ioppolo. Anche Sabetti era interessato ad entrare nell'affare del Sistri e per quanto ne so aveva ricevuto una commessa legata alle black-box... Anche a Sabetti fu chiesta una tangente di 250/300mila euro da Angeloni Vincenzo destinata ai vertici del settimo piano, sempre intesi come Guarguaglini e Borgogni". De Gregorio, comunque, non è indagato.

3. AMERICA'S CUP, SVOLTA NELLE INDAGINI: SCOPERTE LE MAIL CIRCOLATE IN ACN
Leandro Del Gaudio per "Il Mattino"

II problema è capire che cosa si sono scritti. Qual è il contenuto di quelle mail, prima, durante e dopo la realizzazione della prima edizione dell'America's cup. È il target dell'inchiesta sulle due edizioni dell'evento velico tenute a Napoli nel 2012 e nel 2013 e finite al centro di una indagine della Procura di Napoli.

Pochi giorni fa l'inchiesta ha fatto registrare nuovi passaggi istruttori: in Procura è stato interrogato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, coinvolto in questa vicenda assieme agli altri esponenti degli enti locali, per la definizione di una delibera che diede mano libera all'unione industriali di Napoli nella gestione della prima edizione; sempre nella stessa giornata, in Procura è stato anche ascoltato il capo di gabinetto di Palazzo Santa Lucia Danilo Del Gaizo, comparso dinanzi ai pm come persona informata dei fatti. Inchiesta condotta dai pm Graziella Arlomede e Marco Bottino e dai procuratori aggiunti Fausto Zuccarelli e Alfonso D'Avino, si scava nel contenuto delle mail, della corrispondenza telematica ricavata dai computer acquisiti la scorsa estate, al termine di un blitz della Guardia di Finanza.

Ora il contenuto delle lettere dovrà essere trascritto, ma tanto basta a capire quale potrebbe essere target degli accertamenti compiuti dal nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle: si punta a capire se, all'intemo della Acn (la cabina di regia dell'evento, nata dalla fusione di enti pubblici e industriali) ci fosse già la consapevolezza che alcuni appalti sarebbero finiti a determinati soggetti privati.

Mail sotto i riflettori, caccia ad eventuali «vestiti su misura», in uno scenario investigativo che punta a battere più punti da esplorare: la scelta di rivolgersi agli industriali prima e alla camera di commercio poi, ma anche i tanti lotti di appalti per gli interventi di restyling operati per la realizzazione di aree pedonali e per l'allestimento del villaggio in villa comunale.

Appalti per diverse decine di migliaia di euro, in uno sforzo economico sostenuto dagli enti locali soprattutto grazie ai fondi comunitari, su cui tocca alla Procura tracciare le proprie conclusioni. Una svolta investigativa che ora attende l'esito delle indagini su quelle mail - in alcuni casi rimosse nel cestino - girate prima durante e dopo la realizzazione del primo evento.

vesuviosegreto@gmail.com

 

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