di maio casalino carelli toninelli

“NON PARLATE CON I GIORNALISTI, GIOCANO SPORCO” – VERTICE M5S CON I NEO-PARLAMENTARI IN UN HOTEL DI LUSSO, IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE ROCCO CASALINO INVITA A DIFFIDARE DEI CRONISTI (MA INTANTO LI CERCA PER INSERIRLI NEL TEAM COMUNICAZIONE DEL M5S) – E CASALEGGIO SI FA UN TESORETTO DA 6 MILIONI: OGNI ELETTO DOVRÀ VERSARE 300 EURO AL MESE ALLA PIATTAFORMA ROUSSEAU…

di maio casalino

Ilario Lombardo per la Stampa

 

«Vedrete, dopo questo incontro, ci diranno che siamo una setta e che vogliamo tenere tutto nascosto», avverte Rocco Casalino, appena nominato capo della comunicazione dei grillini alla Camera.

 

Certamente lo streaming è un ricordo molto lontano, preistoria del M5S. Ma La Stampa è riuscita comunque a vivere in diretta, dall' interno, la convocazione dei nuovi parlamentari all' hotel Parco dei Principi di Roma. È un racconto sulla grande paranoia del M5S verso i giornalisti e sull' ansia di Luigi Di Maio che il gruppo non tenga all' esordio nel Palazzo e che molti tra i debuttanti possano lasciarsi trascinare da altre tentazioni.

Arrivati, i 5 Stelle vengono divisi in due stanze adiacenti, una per i deputati e un' altra per i senatori. Di Maio, eletto alla Camera, parla ai primi.

 

di maio neoparlamentari

Presenta la nuova capogruppo, Giulia Grillo, e il suo capo della comunicazione, Casalino. Di Maio chiede fiducia e compattezza, promette posti di governo, e avverte: «Cinque anni fa dicevano che il M5S era finito. Chi non ha tenuto ed è andato via non è stato rieletto, tranne in un caso, in un partito del 4% (Walter Rizzetto, ndr). E poi invece ci sono persone che hanno tenuto duro e magari oggi stanno per diventare viceministri, sottosegretari. Chi ci ha creduto verrà premiato».

 

Il leader invoca «serenità e tranquillità» dai nuovi, li prega di «non mollare» perché teme, soprattutto se i tempi si allungheranno, i rischi di ammutinamento per frustrazione, molto più di com' è stato 5 anni fa. «Dobbiamo resistere alla pressione mediatica. Soltanto fidandoci l' uno dell' altro riusciremo ad arrivare dove vogliamo. Fidatevi dei parlamentari uscenti e della comunicazione. Me lo ha insegnato Gianroberto Casaleggio: Puoi fare tutto quello che vuoi ma se non lo comunichi bene non esiste. Per questo vi chiedo di seguire la squadra della comunicazione.

Sono la linea del M5S».

 

«Non parlate con loro» La persona che Di Maio introduce tra gli applausi è Rocco Casalino. Il suo ruolo, come appare all' intera platea subito dopo, sarà ancora più centrale.

Di Maio Mattarella

Quella che segue è una vera e propria lezione di comunicazione politica in salsa grillina. Per Di Maio il messaggio da consegnare ai nuovi parlamentari è semplice: «È fondamentale restare uniti - dice Casalino -. La cosa peggiore è esprimere posizioni diverse, perché disorientano e chi è a casa non capisce».

 

La preoccupazione, come si denota dal silenzio imposto alle matricole del M5S mentre scendono dai taxi proprio di fronte alla porta dell' hotel (istruzioni, dello staff), è il rapporto con la stampa: «Noi abbiamo l' abitudine a prendercela con i giornalisti e facciamo bene ma è vero che la responsabilità è anche nostra». Casalino dice di averlo imparato dagli ultimi cinque anni: «Il giornalista vi usa come fonti anonime. E così crea un meccanismo psicologico per cui il parlamentare pensa "Io glielo dico tanto lui mi copre". Scrive "fonte parlamentare" e noi passiamo settimane a smentire». Altra consapevolezza: «Non c' è nulla che si possa tenere nascosto con loro, che si possa fare segretamente, anche se siamo in tre. Esce tutto».

de falco con di maio

 

E Casalino vorrebbe evitarlo. Come? «Non avete bisogno di rapportarvi con i giornalisti. Non vi fate fregare quando vi diranno "Dammi una notizia che sennò vengo licenziato" oppure "fammi guadagnare trenta euro". Ci sono cascato anche io tante volte. Pensate sempre che il loro fine è di danneggiarci». Il giudizio è netto: «I giornalisti sono cattivi. Cercano di tirarci da una parte all' altra perché giocano una partita importante.

Partecipano alla campagna elettorale in modo spudorato.

Ma non è mai un attacco semplice. È sempre più sofisticato.

Non fate il loro gioco sporco.

 

Solo se siamo uniti riusciamo a combatterli. Non serve a nulla parlare con loro. Serve solo a spaccarci e a far dire che siamo divisi. Non abbiamo più bisogno di giornali e tv. Riusciamo ad arrivare a milioni di persone e già nel 2013 abbiamo preso il 25% senza la comunicazione tradizionale». Lo staff invierà istruzioni, assicura, anche sui social, per i quali è prevista una stretta: «Chiudeteli e aprite quelli ufficiali. Fate attenzione a cosa scrivete. Non entrate troppo nel politico. I giornalisti cercheranno cose vecchie, tipo le scie chimiche e altre cose imbarazzanti. Non c' è nessuna volontà di limitare la vostra libertà: siamo qui per proteggervi.

Proteggiamoci tutti a vicenda».

 

di maio festa pomigliano

Minoranza, case e scontrini Poi i ricordi, che valgono come ulteriore avvertimento ai possibili dissidenti. Per la prima volta viene usata la parola «minoranza». «È normale che ci possa essere una minoranza che crede che la sua sia la strada giusta ma visto che non ha la forza per cambiare la linea da dentro, si offre ai giornali. È un meccanismo che abbiamo vissuto negli anni passati. Hanno creato solo confusione». A un certo punto arrivano le domande. Una deputata: «Mi hanno invitata a un incontro sul ruolo delle donne. C' è anche una di un altro partito. Posso andarci?».

 

di maio festa pomigliano

«Evita». Altro dubbio: «Che facciamo con gli attivisti che ci stanno già contattando?». La risposta di Giulia Grillo dà l' idea di come sia cambiato il M5S: «Ricordatevi che ora siete parlamentari eletti, portavoce di un programma. Non siete nient' altro che questo». Ma la fiducia passa anche dalla scelta dei collaboratori: «Vi consiglio di sceglierli con cura, gente di cui si può fidare anche il M5S», dice Grillo che si raccomanda: «Cercate di essere sobri nella scelta della casa a Roma. Ricordatevi che siamo del M5S». Almeno ci sarà più flessibilità sulla rendicontazione delle spese e sui rimborsi: «Verrà semplificato il sistema. Non ci saranno più gli scontrini. Stiamo studiando un forfait». E qui scoppia un boato. L' applauso è liberatorio.

GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

 

 

 

2. CASALEGGIO SI FA IL TESORETTO

Massimo Malpica per il Giornale

 

 Le file ai Caf del Sud per chiedere il reddito di cittadinanza promesso dai Pentastellati e - ovviamente - ancora di là da venire - non si addicono a tutti. Qualcuno, in effetti, può invece già brindare per un diretto beneficio economico - mica spiccioli, circa 6 milioni di euro per tutta la legislatura - assicurato dal trionfale esito delle urne per M5s: l'associazione Rousseau, saldamente in mano a Davide Casaleggio, cofondatore insieme a Gian Roberto della stessa e, dopo la scomparsa di Casaleggio senior, uomo solo al comando.

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

 

Come è noto prima delle elezioni il Movimento si è dato un nuovo statuto e un nuovo codice etico. Quest'ultimo, in particolare, vincola gli eletti prima a utilizzare «come principale mezzo di comunicazione» per «uniformarsi agli obblighi di trasparenza e puntuale informazione dei cittadini dei cittadini e degli iscritti» sulla propria attività politica. E poi, appunto, a «erogare un contributo economico destinato al mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l'attività dei gruppi e dei singoli parlamentari» oltre che a creare un fondo di tutela legale. Al contributo sono tenuti tutti gli eletti al Parlamento italiano, a quello europeo e pure i consiglieri regionali.

di maio festa pomigliano

 

Quanto all'importo, spiega il codice etico, a stabilirlo provvede prima di ogni elezione il regolamento del comitato di garanzia. Quello emanato per le Politiche, che porta la data del 13 gennaio scorso, dopo aver ribadito come requisito per la candidatura l'aver accettato e condiviso totalmente «statuto e codice etico», alla lettera r) dell'articolo 6 recita: «All'atto dell'autocandidatura, ogni candidato si impegna, qualcosa la sua candidatura dovesse essere accettata, e successivamente risultasse eletto alla Camera o al Senato, a onorare quanto previsto dall'articolo 5 del Codice Etico ed erogare un contributo mensile di euro 300 destinato al mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l'attività dei gruppi e dei singoli parlamentari».

 

di maio festa pomigliano

Dunque 300 euro al mese. Che, moltiplicati per i 339 neoeletti pentastellati fa la rispettabile cifra di 101.700 euro ogni 30 giorni, oltre 1,2 milioni l'anno, circa 6 milioni di euro per l'intera legislatura. Anche al netto dell'eventuale quota per lo «scudo della rete», ossia il fondo destinato alla tutela legale, parliamo di un flusso di denaro assicurato all'associazione che controlla M5S (e che è controllata da Casaleggio junior) di tutto rispetto. Il primo, vero, sicuramente applicabile - e con piena copertura finanziaria, assicurata dallo stipendio dei parlamentari, quindi con soldi pubblici - «reddito di cittadinanza», insomma, è destinato a foraggiare la scatola societaria del cosiddetto «sistema operativo» del Movimento, Rousseau. Uno vale uno, ma qualcuno ha una corsia privilegiata. Anche perché l'autotassazione assicura soldi rapidi per l'associazione di Davide Casaleggio. Mentre trovare i 15 miliardi di euro che il Movimento stima siano necessari a garantire il reddito di cittadinanza a nove milioni di italiani poveri promette di essere un compito un po' più complicato.

luigi di maio lorenzo fioramonti emilio carelli

 

 

3. COMUNICATO MOVIMENTO 5 STELLE

 

Il Movimento 5 Stelle cerca nuove figure da inserire nell’Ufficio Comunicazione del prossimo Gruppo parlamentare alla Camera dei Deputati.

 

Giornalisti da inserire nell’UFFICIO STAMPA

Requisiti fondamentali richiesti:

iscrizione all’Albo dei giornalisti, Elenco pubblicisti e/o professionisti;

vladimir luxuria presenta rocco casalino al popolo di muccassassina (1)

esperienze pregresse nell’ambito dell’attività di ufficio stampa politico;

età max 45 anni;

 

Giornalisti per AREA COMMISSIONI PARLAMENTARI

Requisiti richiesti:

iscrizione all’Albo dei giornalisti, Elenco pubblicisti e/o professionisti;

esperienze pregresse nell’ambito dell’attività di ufficio stampa;

età max 45 anni;

Specificare l’area di competenza (ambiente, agricoltura, esteri, trasporti, scuola, economia, etc…)

 

CASALEGGIO JILL MORRIS

I candidati in possesso dei requisiti richiesti devono inviare a questa mail m5s.candidature@gmail.com:

1. Curriculum vitae cartaceo

2. Video curriculum di max 2 minuti. 

3. Post di circa 1500 battute con cui il MoVimento 5 Stelle commenta il risultato ottenute alle ultime elezioni

 

AREA SOCIAL

Requisiti richiesti:

esperienze pregresse nell’ambito della comunicazione digital e in particolar modo nella gestione di account social (preferibilmente in ambito politico);

capacità di scrittura per il web e conoscenza dei software di fotoritocco e montaggio video;

 

AREA VIDEO

Requisiti richiesti:

esperienze pregresse nell’ambito della produzione e del montaggio video, in particolar modo per il web.

carelli

 

Anche per l’Area social e video inviare il proprio curriculum al seguente indirizzo: m5s.candidature@gmail.com

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...