wilders le pen abascal orban salvini madrid raduno mega patrioti

“IL TORNADO TRUMP HA CAMBIATO IL MONDO, IERI ERAVAMO CONSIDERATI ERETICI, OGGI IL MAINSTREAM SIAMO NOI!” – ORBAN AL RADUNO DEI “MEGA” PUZZONI SOVRANISTI FA IL COATTO E CON LE PEN, ABASCAL, WILDERS E SALVINI (CHE SI METTE A PARLARE IN SPAGNOLO COME PIERACCIONI NEL CICLONE) ATTACCA I SOLITI NEMICI (SOROS E L’IMMIGRAZIONE SELVAGGIA, IL GREEN DEAL, BRUXELLES) – IL LEADER LEGHISTA SPARA A ZERO SU OMS E CORTE PENALE INTERNAZIONALE – I PATRIOTI SI DIVIDONO SOLO SULLE SVASTICHELLE DI AFD (SPINTE DA MUSK): MARINE LE PEN NON LI HA VOLUTI NEL GRUPPO EUROPEO PER LE POSIZIONI AMBIGUE SUL PASSATO NAZISTA E PER I RAPPORTI SOSPETTI CON LA RUSSIA. MA SALVINI E ABASCAL… - VIDEO

SALVINI PARLA IN SPAGNOLO

https://www.repubblica.it/politica/2025/02/08/video/salvini_spagnolo_bye_bye_open_arms-423990004/

 

 

 

Francesco Bei per repubblica.it - Estratti

 

 

le pen abascal orban madrid raduno mega patrioti

Sono spavaldi, sorridenti, sentono che il vento della Storia soffia dalla loro parte. “È un gran momento per noi patrioti”, si compiace dal palco André Ventura, il leader del partito portoghese Chega, uno dei beniamini della folla. A Madrid sono venuti tutti, da Orbán a Le Pen, da Salvini a Wilders, chiamati dal padrone di casa, Santiago Abascal, per una kermesse dei “Patrioti europei” che deve essere una “dimostrazione di forza” e una prova che “l’ondata si espande in Europa”.

 

Ondata o infezione che sia, una cosa è certa e sono loro i primi ad ammetterlo: con l’elezione di Trump tutto è cambiato. Cose indicibili possono essere finalmente dette e loro, quelli che erano i reietti dell’estrema destra sovranista, avvertono l’eccitazione del passaggio. Una vecchia volpe come Viktor Orbán lo spiega in termini crudi: “Il tornado Trump ha cambiato il mondo in appena un paio di settimane, ieri eravamo considerati eretici, oggi il mainstream siamo noi! Dicevamo che i nostri partiti erano il passato, in realtà siamo noi il futuro”.

 

 

 

Migranti, green, Bruxelles: i tanti nemici

wilders le pen abascal orban salvini madrid raduno mega patrioti

I tono sono esaltati, i nemici quelli di sempre. Sul taccuino restano le stesse frasi ripetute con varia enfasi da tutti: i generi sono solo due, maschio e femmina, il padre è sempre maschio e la madre sempre femmina, le ong sono il male e vogliono imporci, insieme a Soros, l’immigrazione selvaggia e islamista, il green deal è un’invenzione delle elite globaliste per distruggere i lavoratori europei, Bruxelles è un Super-Stato peggio dell’Urss che vuole imporci l’ideologia woke e il multiculturalismo, si stava meglio prima, sì alle nazioni sovrane no all’Unione europea. Insomma, il catalogo è questo.

 

 

 

 

matteo salvini raduno patrioti a madrid

La parola più usata è “libertà”, ma è intesa un po’ a modo loro. È libertà di insultare sui social e di scrivere frasi razziste senza essere censurati, è libertà di inquinare e di tornare al carbone “senza furori ideologici green”, è libertà di escludere le persone trans dal consesso civile, libertà di chiudere le frontiere con il filo spinato, come rivendica Orbán nel suo applauditissimo intervento: “L’Ungheria è il laboratorio della vera politica conservatrice. Noi abbiamo detto che nessun immigrato può entrare nel nostro Paese e sapete lo scorso anno quanti ne sono entrati? Zero! Avete capito bene: zero!”.

 

 

 

Contro gli organismi internazionali

Parla anche Matteo Salvini, con il suo girocollo blu sotto una giacca blu. Si capisce che in Spagna la vicenda del processo di Palermo è stata molto seguita, tutti in platea sembrano sapere come sia finito il processo Open Arms. E difatti Salvini proprio da lì parte, gioca in casa: “A Palermo hanno perso Pedro Sánchez e le ong di sinistra, bye bye Pedro, bye bye Open Arms, viva la libertad”.

 

matteo salvini raduno patrioti a madrid

Qui a Madrid, a dire il vero, è un po’ una gara a chi la spara più grossa. Il modello per tutti è proprio Trump e il leader della Lega non si fa sfuggire l’occasione di dire una cosa che nessuno ha ancora detto: “È ora di smettere di finanziare organismi sovranazionali, penso all'Organizzazione mondiale della sanità, che difendono gli interessi delle multinazionali e non dei cittadini. È ora di mettere in discussione realtà come la Corte penale internazionale che mettono sullo stesso piano i terroristi islamici di Hamas e un premier democraticamente eletto come Bibi Netanyahu".

MAKE EUROPE GREAT AGAIN - IL MANIFESTO PUBBLICATO DA SALVINI SU TWITTER

 

 

Divisi su Afd

Poi, certo, ci sono sotto la superficie anche le differenze. La frattura più importante fra i “patrioti” è al momento quale atteggiamento tenere con i tedeschi di Alternative für Deutschland che tra una settimana potrebbero rivelarsi come il secondo partito alle politiche. È stata Marine Le Pen a non volerli nel gruppo europeo dei patrioti, per le posizioni ambigue sul passato nazista e per i rapporti sospetti con la Russia. Ma ormai non è tempo di fare troppe distinzioni. Salvini propone infatti di “sostenere le forze patriottiche in Germania, in Europa e in tutto il mondo.

 

Dobbiamo unire le forze senza pregiudizi e senza divisioni inutili”. Viktor Orbán la pensa allo stesso modo e allora tocca a Santiago Abascal, il padrone di casa e leader di Vox, dare un nome e cognome alla platea: “Occorre mettere da parte le nostre differenze e imparare a convivere con altre forze, perché i nemici sono comuni. La nostra politica oggi è minacciata senza nessun pudore da sinistri commissari, da tutte le parti. Lo stiamo vedendo in Germania contro Alice Weidel, a cui auguriamo la vittoria alle prossime elezioni”.

matteo salvini raduno patrioti a madrid

 

 

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