ursula von der leyen giorgia meloni

ORMAI E’ GUERRA APERTA TRA BRUXELLES E IL GOVERNO MELONI - ARRIVA UNA SEQUELA DI CEFFONI PER LA SORA GIORGIA: NEL REPORT DELLA COMMISSIONE UE SULLO STATO DI DIRITTO, FINISCE NEL MIRINO LA RIFORMA DEL PREMIERATO (“CI SONO DUBBI CHE PORTI MAGGIORE STABILITA' E PREOCCUPAZIONI PER IL SISTEMA DI PESI E CONTRAPPESI”) - GLI EURO-POTERI RILEVANO “RISCHI PER LA LIBERTA’ DI STAMPA E L’INDIPENDENZA DEI GIORNALISTI” IN ITALIA - L’ATTACCO ALLA RIFORMA DELL’ABUSO D’UFFICIO BY NORDIO: “POTREBBE AVERE IMPLICAZIONI PER L'INDIVIDUAZIONE E L'INVESTIGAZIONE DI FRODI E CORRUZIONE" - LO SGANASSONE ALL’ITALIA MELONIANA: “ATTACCHI E VIOLENZE RIDUCONO LO SPAZIO CIVICO IN ITALIA”

RIFORMA DEL PREMIERATO SOTTO LA LENTE DELLA COMMISSIONE UE

'Così capo dello Stato non può trovare maggioranze alternative'

BRUXELLES

giorgia meloni ursula von der leyen vertice italia africa

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - La riforma del premierato finisce sotto la lente del report sullo stato di diritto della Commissione Ue. "Con questa riforma, non sarebbe più possibile per il Presidente della Repubblica trovare una maggioranza alternativa e/o nominare una persona esterna al Parlamento come Primo Ministro. Alcuni stakeholder hanno espresso preoccupazione per modifiche proposte all'attuale sistema di pesi e contrappesi istituzionali, nonché dubbi sul fatto che ciò possa portare maggiore stabilità", si legge nel paragrafo IV del "Country Report" dedicato all'Italia.

giorgia meloni premierato

 

L'UE A ROMA, 'RISCHI PER LIBERTÀ DI STAMPA E INDIPENDENZA' 

'Garantire indipendenza e fondi adeguati al servizio pubblico'

BRUXELLES

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - In Italia "i giornalisti continuano ad affrontare diverse sfide nell'esercizio della loro professione" e il governo è chiamato a "proseguire l'iter legislativo sul progetto di riforma sulla diffamazione, la tutela del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, evitando ogni rischio di impatti negativi sulla libertà di stampa e garantendo che tenga conto delle norme Ue sulla tutela dei giornalisti". Lo scrive la Commissione Ue nelle raccomandazioni a Roma contenute nel report sullo stato di diritto. Bruxelles si sofferma anche sulla Rai, avvertendo che il governo deve "garantirne l'indipendenza" e "finanziamenti adeguati".

GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI

 

"L'Italia dispone di un solido quadro legislativo per la regolamentazione del settore dei media, che garantisce l'efficace funzionamento di un'autorità di regolamentazione dei media indipendente e dotata di risorse adeguate. Esistono norme volte a garantire che i media del servizio pubblico forniscano un'informazione indipendente e pluralistica, anche se le parti interessate sollevano problemi persistenti relativi all'efficacia del sistema di governance e di finanziamento", si legge nel report dedicato all'Italia.

 

giorgia meloni carlo nordio

"Il governo ha adottato ulteriori misure per razionalizzare il sostegno finanziario al settore dei media, anche se le parti interessate hanno sottolineato la necessità di azioni più efficaci. Le iniziative legislative che regolano la possibilità per giornalisti e giornali di accedere e pubblicare alcuni documenti giudiziari e il contenuto delle intercettazioni telefoniche sono state accolte con critiche dagli operatori dei media.

 

Nonostante le norme mirate sulla protezione dei giornalisti dalle minacce, la situazione della loro sicurezza e delle loro condizioni di lavoro e la crescente diffusione di cause strategiche contro la partecipazione pubblica (Slapp) rimangono un problema. Non ci sono stati sviluppi importanti sulla proposta di riforma del regime di diffamazione a mezzo stampa, che pure desta preoccupazione", sottolinea ancora la Commissione.

 

giorgia meloni al convegno sul premierato 2

DALL'UE 6 RACCOMANDAZIONI A ROMA SULLO STATO DI DIRITTO

Giustizia, media, lobby e finanziamenti ai partiti al centro

BRUXELLES

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - L'Italia nel complesso ha ricevuto 6 raccomandazioni dalla Commissione europea sul rispetto dello stato di diritto e la libertà di stampa. Nel report presentato oggi, Bruxelles raccomanda a Roma di impegnarsi nella digitalizzazione per tribunali penali e procure; adottare la proposta legislativa in sospeso sui conflitti di interessi e istituire un registro operativo per le lobby; regolamentare le informazioni sui finanziamenti a partiti e campagne elettorali; tutelare i giornalisti e garantire l'indipedenza dei media; creare un'istituzione nazionale per i diritti umani in linea con i principi Onu.

 

UE, 'DA STOP A ABUSO D'UFFICIO EFFETTI SU ANTI-CORRUZIONE'

CARLO NORDIO GIORGIA MELONI

Sotto lente della Commissione anche riduzione della prescrizione

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - "In Italia, una nuova legge che abroga il reato di abuso d'ufficio e limita la portata del reato di traffico d'influenza potrebbe avere implicazioni per l'individuazione e l'investigazione di frodi e corruzione".

 

E' quanto si legge nel report della Commissione Ue sullo stato di diritto nel paragrafo relativo alla lotta contro la corruzione. Il documento aggiunge, sempre relativamente all'Italia, che "le modifiche proposte alla prescrizione potrebbero ridurre il tempo a disposizione per condurre procedimenti giudiziari per reati penali, compresi i casi di corruzione". "La percezione degli esperti e dei dirigenti aziendali è che il livello di corruzione nel settore pubblico rimanga relativamente elevato", evidenzia ancora la Commissione europea nel Country Report.

 

giornalista del tgr calabria aggredito a San Pietro di Carida

UE, 'ATTACCHI E VIOLENZE RIDUCONO SPAZIO CIVICO IN ITALIA'

'Nel mirino organizzazioni umanitarie e manifestanti'

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - "Rimangono sfide per quanto riguarda lo spazio civico, anche alla luce degli attacchi verbali segnalati contro le organizzazioni impegnate in attività umanitarie e delle violenze segnalate contro i manifestanti. Lo spazio civico continua a essere valutato come 'ristretto'. Gli stakeholder hanno riferito di attacchi verbali da parte di alcuni media e politici contro le organizzazioni, soprattutto quelle che svolgono attività umanitarie, e di episodi di violenza contro i manifestanti da parte della polizia". E' quanto si legge in uno dei paragrafi dedicati all'Italia del report sullo Stato di diritto della Commissione Ue.

 

UE, 'PREOCCUPANO MINACCE E AGGRESSIONI AI GIORNALISTI IN ITALIA'

andrea joly aggressione

'Nei primi sei mesi del 2024 rilevati 75 incidenti'

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - "Casi di aggressioni fisiche, minacce di morte e altre forme di intimidazione" - soltanto nei primi sei mesi del 2024 sono stati 75 gli incidenti registrati dalla piattaforma Mapping Media Freedom - "continuano a sollevare preoccupazioni sulla sicurezza dei giornalisti in Italia".

 

Lo scrive la Commissione europea nel Country Report dedicato all'Italia. "Nonostante le norme mirate sulla protezione dei giornalisti dalle minacce, la situazione relativa alla loro sicurezza e alle condizioni di lavoro, nonché la crescente prevalenza di casi di azioni legali strategiche (Slapp) contro la loro partecipazione pubblica rimangono un problema", è la denuncia indicata nel III paragrafo del documento.

giornalisti aggredditi dai casamonica a roma 5

 

UE A ITALIA, 'PROCURE OPERINO SENZA INTERFERENZE POLITICHE'

Riforma su separazione delle carriere sotto la lente del report

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - "Il governo ha approvato un progetto di riforma costituzionale della giustizia, volto a introdurre la separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri e a istituire due Consigli superiori separati, uno per i giudici e uno per i pubblici ministeri. La separazione delle carriere ha innescato un dibattito sul fatto che la riforma possa incidere sull'indipendenza dei pubblici ministeri".

 

E' quanto si legge in uno dei paragrafi dedicati all'Italia nel Rapporto sullo stato di diritto della Commissione Ue. "Come già affermato nella Relazione 2023 sullo Stato di diritto, sebbene nell'Ue non esista un modello unico per l'assetto istituzionale delle procure, sono necessarie garanzie istituzionali per assicurare che i pubblici ministeri siano in grado di adempiere ai propri doveri e responsabilità professionali in condizioni giuridiche e organizzative adeguate e senza interferenze o influenze politiche indebite", si legge ancora.

 

l aggressione al giornalista della stampa andrea joly 4

Soffermandosi ancora sullo stato della giustizia in Italia, il Country Report della Commissione sottolinea: "Nel corso dell'ultimo anno, le parti interessate, tra cui l'Associazione nazionale dei magistrati, hanno espresso preoccupazione per le dichiarazioni pubbliche critiche nei confronti della magistratura da parte dei politici. Nell'ottobre 2023, alcuni politici hanno espresso pubblicamente forti critiche nei confronti di un giudice per una decisione sul rilascio di un migrante posto in detenzione".

 

COMMISSIONE UE, A UNGHERIA MAGLIA NERA SU STATO DI DIRITTO 

Record di raccomandazioni, nessun progresso su media e ong

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - Il quinto rapporto sullo Stato di diritto della Commissione Ue fotografa ancora una volta un'Ungheria da maglia nera. Budapest colleziona nel 2024 il maggior numero di raccomandazioni, ben otto, oltre a registrare "nessun progresso" in diversi ambiti, tra cui la lotta alla corruzione ad alto livello, la riforma sul lobbismo, l'indipendenza dei media del servizio pubblico, la promozione di uno spazio civico sicuro. La sospensione dei fondi europei "persiste poiché - si legge nel report - non sono state adottate nuove misure per risolvere le questioni in sospeso relative allo Stato di diritto e alla lotta alla corruzione".

 

l aggressione al giornalista della stampa andrea joly 1

Seppur qualche progresso venga registrato nel capitolo dedicato alla giustizia, in seguito alla riforma varata nel 2023 e necessaria a sbloccare alcuni dei fondi di coesione congelati, la Commissione segnala la persistente "influenza politica sulla procura", oltre che "le campagne diffamatorie contro i giudici da parte dei media".

 

Quanto alla lotta alla corruzione, palazzo Berlaymont evidenzia "alcuni ostacoli" incontrati dalla nuova Autorità per l'integrità nell'adempimento dei suoi compiti e sostiene che l'impatto pratico della Task Force anticorruzione "è ancora da vedere". Restano "irrisolte" le carenze relative al finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali. Continua a destare "seria preoccupazione" la mancanza di un solido track record di indagini su accuse di corruzione riguardanti funzionari di alto livello e la loro cerchia ristretta.

 

l aggressione al giornalista della stampa andrea joly 2

"Le minacce al pluralismo dei media" evidenziate nei precedenti rapporti "non sono state affrontate", scrive ancora la Commissione, denunciando in particolare "le campagne diffamatorie e di delegittimazione apparentemente coordinate" di cui sono bersaglio i giornalisti e i media indipendenti nel Paese, oltre che "l'accesso selettivo a locali ed eventi governativi".

 

"Continuano le preoccupazioni relative al ruolo dello Stato nel finanziamento della società civile" e nel mirino della Commissione finisce anche la nuova legge a tutela della sovranità nazionale, valsa a Budapest una procedura d'infrazione. Il timore è che dietro la necessità di contrastare l'influenza straniera, si celi l'intenzione di stigmatizzare i media e le ong.

 

UE, 'STATO DI DIRITTO PRIORITÀ CHIAVE NELL'AGENDA 2024-2029'

'Creare legame tra raccomandazioni e bilancio Ue'

l aggressione al giornalista della stampa andrea joly 3

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - Lo Stato di diritto sarà al centro dell'agenda politica dell'Ue per il periodo 2024-2029. Lo assicura la Commissione europea nella quinta relazione annuale sullo Stato di diritto pubblicata oggi. Il Rapporto sullo Stato di diritto "continuerà a guidare questo lavoro", ma Bruxelles apre alla possibilità di ampliare le future relazioni per includere questioni "come la dimensione del mercato unico, esaminando le questioni che interessano le imprese, in particolare le Pmi, che operano a livello transfrontaliero", scrive Bruxelles nella comunicazione.

 

La Commissione cercherà di creare un "legame più stretto" tra il rapporto sullo Stato di diritto e le sue raccomandazioni e i finanziamenti e il prossimo bilancio pluriennale. "I finanziamenti dell'Ue possono essere ulteriormente concentrati sull'aiuto agli sforzi nazionali per combattere la corruzione e proteggere gli interessi finanziari dell'Ue, investendo nella difesa dello Stato di diritto", spiega la Commissione Ue.

andrea joly 2

Ultimi Dagoreport

alfredo mantovano aborto

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENGIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)