IL PAPA ASSISO AD ASSISI - RIFORMARE LA CURIA SI', IL RESTO E' “FANTASIA”. I VERI NEMICI SONO LA RICCHEZZA NELLA CHIESA E I RICCHI FUORI DALLA CHIESA

Matteo Matzuzzi per Il Foglio

Niente repulisti negli armadi d'oltretevere: i cardinali continueranno a vestire gli abiti corali purpurei, i vescovi quelli violacei. Le indiscrezioni che circolavano nei giorni scorsi sul Papa pronto a tagliare mozzette e abolire titoli ecclesiastici, dopo aver annunciato la riforma della curia, erano tutte "fantasie", ha detto lo stesso Bergoglio con un sorriso.

La spoliazione annunciata, là dove Francesco d'Assisi rinunciò ai beni terreni eredità della sua famiglia benestante di mercanti, non ha niente a che vedere con i segni esteriori, con le berrette e i pizzi elaborati dei camici. "La chiesa - dice il Papa parlando a braccio e dando per letto il discorso preparato nei giorni scorsi per la ‘visita pastorale' ad Assisi
e che è stato comunque reso noto - deve spogliarsi oggi di un pericolo gravissimo, che minaccia ogni persona, tutti: il pericolo della mondanità".

Il cristiano, ha aggiunto, "non può convivere con lo spirito del mondo. La mondanità ci porta alla vanità, alla prepotenza, all'orgoglio. E questo è un idolo, non è Dio. E' un idolo! E l'idolatria è il peccato più forte".

Niente di nuovo. Il Papa di Assisi lascia a Roma le arditezze teologiche delle interviste e riprende con forza pastorale i già noti fondamentali della sua battaglia a quello spirito che soffia in direzione opposta alle Beatitudini, che rende il cristiano "sicuro della sicurezza che gli dà il mondo".

E tutti, dice Francesco, sono sensibili all'influsso di questo spirito diabolico, a cominciare dai preti, dalle suore, dai vescovi, dai cardinali e perfino dal Papa. Ricorda che la lebbra, il cancro che mina le fondamenta della chiesa, è contagiosa. Fa capire ancora una volta che l'Istituzione cui è stato posto a capo lo scorso marzo deve farla finita con cortigiani tutt'altro che disinteressati e tornare a essere la comunità del popolo di Dio.

Perché solo così si potrà riuscire "ad ascoltare le piaghe di Gesù" che minano questo mondo selvaggio. E' la spoliazione di quel "potere temporale" le cui scorie il Pontefice argentino sente ancora presenti e molto forti nella chiesa romana di oggi, a quasi un secolo e mezzo dalla breccia di Porta Pia.

L'altro obiettivo polemico di Francesco è il capitalismo che impoverisce il mondo; un mondo "che non dà lavoro, che non aiuta, a cui non importa se ci sono bambini che muoiono di fame, se tante famiglie non hanno da mangiare, se non hanno la dignità di portare pane a casa".

E poi i richiami al mondo dove la gente deve sfuggire dalla schiavitù, dalla fame e fuggire cercando la libertà. E' qui che ricorda la strage di Lampedusa, avvenuta a meno di tre mesi dalla sua visita sull'isola. La causa primaria è nella crisi mondiale, a sua volta "sintomo grave della mancanza di rispetto per l'uomo e per la verità con cui sono state prese decisioni da parte dei governi e dei cittadini", diceva venerdì mattina celebrando il cinquantesimo anniversario dell'enciclica "Pacem in terris" e che riecheggiava passaggi del discorso ad alcuni nuovi ambasciatori tenuto in Vaticano lo scorso maggio.

Elementi polemici che rimandano a quella teologia del popolo teorizzata dal gesuita Juan Carlos Scannone diffusa nell'Argentina del post Concilio, e che ha influenzato Bergoglio. Priva di elementi marxisti, poneva l'attenzione sulla pietà, la misericordia, la cura dei poveri. La missione, cardine del gesuitismo, nelle periferie esistenziali dove "ci sono bambini che non sanno neppure farsi il segno della Croce, dimostrando che lì non c'è Dio".

"LA PACE FRANCESCANA NON È SDOLCINATA"
Il san Francesco di Bergoglio non è il modellino stereotipato New Age che tanto successo riscuote. Il Papa, abbandonando per un attimo il testo scritto dell'omelia, dice che "la pace francescana non è un sentimento sdolcinato. Per favore, questo per san Francesco non esiste!

E neppure è una specie di armonia panteistica con le energie del cosmo. Anche questo non è francescano, ma è un'idea che alcuni hanno costruito! La pace di san Francesco è quella di Cristo". A concludere la giornata, che ha ricalcato nelle sue linee fondamentali il programma del viaggio a Cagliari del 22 settembre, c'è stato l'incontro con i giovani e le famiglie.

Il "contesto" giusto per tornare su alcuni di quei princìpi non negoziabili dei quali si deve parlare meno e che non rappresentano di certo la priorità dell'agenda pastorale papale. Ha parlato di matrimonio, che "è formare di due, maschio e femmina, una cosa sola", ha ribadito il valore del ce libato dei sacerdoti e la verginità delle religiose. Ha condannato una società dove a essere privilegiati sono "i diritti individuali anziché quelli della famiglia", l'atteggiamento egoista che fa sì che tutto sia provvisorio "e mai definitivo".

 

 

PAPA BERGOGLIO TELEFONA ALLA GENTE PAGINA FACEBOOK papa bergoglio telefona alla gente papa bergoglio telefona alla gente papa bergoglio telefona alla gente papa bergoglio telefona alla gente papa bergoglio telefona alla gente x PAPA BERGOGLIO TELEFONA ALLA GENTE PAGINA FACEBOOK

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO