benalla macron

“L’ELISEO E’ COME UNA CORTE MONARCHICA, TUTTO DIPENDE DAL SORRISO DEL PRESIDENTE” - ALEXANDRE BENALLA, IL BODYGUARD SOSPETTATO DI ESSERE L’AMANTE DI MACRON, PARLA COME UN INNAMORATO: “MACRON HA GRANDE CARISMA. CON LUI CI SI SENTE SUBITO A PROPRIO AGIO. IL MIO RUOLO ALL'ELISEO? MI OCCUPAVO DEI FATTI PRIVATI DEL PRESIDENTE. IO SONO SEMPRE PRESENTE. MACRON E' UNO CHE DA' SUBITO CONFIDENZA...CON LUI EMERGE PRESTO QUALCOS'ALTRO..."

1 - BENALLA SU MACRON: «TUTTO DIPENDE DA UN SUO SORRISO»

S. Mon. per “il Corriere della Sera”

 

macron benalla

Alexandre Benalla offre la sua versione in una lunga intervista a Le Monde, nove giorni dopo che lo stesso giornale ha fatto scoppiare lo scandalo. «Rambo», ex guardia del corpo del candidato Macron poi diventato consigliere dell' Eliseo tra i più vicini al capo dello Stato, evoca una «volontà di colpire il presidente».

 

Il primo maggio Benalla è intervenuto - usando casco e fascia della polizia senza essere un agente - per aiutare a reprimere con violenza una manifestazione in place de la Contrescarpe a Parigi. È stato filmato senza essere riconosciuto e per mesi il video del pestaggio è circolato online, finché il 17 luglio Le Monde ha diffuso la notizia che il picchiatore della coppia di manifestanti era Benalla, l'uomo dell' Eliseo sempre accanto a Emmanuel e Brigitte Macron e - si scoprirà poi - oggetto di enormi invidie.

BENALLA BRIGITTE E MACRON

 

«Hanno cercato di farmi fuori - dice Benalla - cogliendo l' opportunità di colpire il presidente. Non sono un complottista, dico la verità (..). C' era prima di tutto una volontà di danneggiare il presidente e io ero l' anello debole, questo è certo. Allo stesso tempo, c' è un sacco di gente che adeso si sfrega le mani dicendo "ecco, ci siamo sbarazzati di lui, non ci darà più fastidio, è finito"».

 

benalla makao e macron

In visita sui Pirenei, Macron risponde a malincuore a qualche domanda dei giornalisti e sembra della stessa opinione: «Benalla è stato sanzionato immediatamente, il giorno seguente, dai suoi superiori.

Certo possiamo rifare il match due mesi e mezzo dopo per cercare di rovinare la festa (Macron sembra alludere alla Francia campione del mondo, ndr) e l'unione nazionale ma non c'è niente di nascosto». Il presidente parla di «tempesta in un bicchiere d'acqua», ostenta superiorità, dice che «questa vicenda non interessa a nessuno», quando invece i francesi sono incollati a tv e social media per seguire i lavori delle commissioni d'inchiesta parlamentari.

BENALLA E MACRON

 

Nell'intervista Benalla descrive un mondo che non è cambiato rispetto al passato, nonostante tutte le promesse di Macron su un «mondo nuovo» nelle istituzioni. I giornalisti di Le Monde gli fanno notare che quando ha preso servizio all'Eliseo «lei ha 25 anni, e si ritrova a dare ordini a poliziotti pieni di esperienza». Risposta di Benalla: «In realtà, tutto all' Eliseo si basa su quello che ti si può attribuire in termini di vicinanza al capo di Stato. Se ti ha sorriso, se ti ha chiamato per nome, etc... È un fenomeno da corte monarchica».

 

BENALLA E MACRON

In molti punti Benalla contraddice il ministro dell' Interno Gérard Collomb e i suoi collaboratori, come del resto accade ogni giorno ormai durante le audizioni all' Assembea nazionale e al Senato: tutti cercano di salvare se stessi e soprattutto il presidente della Repubblica, offrendo versioni che non collimano e che finiscono per minare la credibilità di tutti.

 

Macron reagisce minimizzando e anzi incolpando i media «che hanno detto un sacco di sciocchezze», con un atteggiamento che finora era stato tipico più di Donald Trump che del capo di Stato francese, il quale anzi fino a qualche mese fa si vantava di non avere mai attaccato la stampa. Per l' opposizione è una possibilità insperata di tornare in gioco dopo un anno di irrilevanza, il co-relatore Guillaume Larrivé (Républicains), star di questi giorni, arriva a dimettersi per protesta «contro Emmanuel Macron che dà ordini ai suoi per cercare di soffocare la verità».

BENALLA E MACRON

 

2 - MANU AFFOGA

Estratto dell’articolo di Massimo Filipponi per “il Fatto Quotidiano”

 

Da "Benalla non è il mio amante" di martedì a "Benalla ha sbagliato" di ieri. Il presidente Emmanuel Macron cambia tono e sceglie di mantenere con la stampa e l' opinione pubblica francese un profilo più in linea con la carica e, soprattutto, più adatto al clima di "caso nazionale" in cui si è trasformata la vicenda del suo ex bodyguard picchiatore di Stato per un giorno (il 1° maggio) di due manifestanti.

 

BENALLA E MACRON

[…] Se, due mesi e mezzo dopo la repressione dei contestatori di Place de la Contrescarpe, il 26enne addetto alla sicurezza del presidente è ancora sul ponte di comando e a lui è addirittura demandata l' organizzazione della festa per il rientro dei calciatori campioni del mondo dalla Russia, è fin troppo chiaro che qualcosa non ha funzionato a dovere. Per Macron si è trattato di un semplice disservizio che sta causando fin troppo rumore.

 

BENALLA E MACRON

[…] In un'intervista pubblicata ieri, Benalla ha fornito la sua versione dei fatti. "Ho la sensazione di aver fatto una grossa sciocchezza ma non di aver tradito il presidente - dice a Fabrice Lhomme, il giornalista che ha realizzato l' intervista -. So di aver commesso un errore. Ma lo è più da un punto di vista politico: non sarei mai dovuto andare a quella manifestazione in quanto osservatore, forse sarei dovuto rimanere nelle retrovie".

 

[…] È opinione di Benalla che il tutto sia stato strumentalizzato per nuocere al capo di Stato.

e punta il dito contro coloro "che hanno fatto scoppiare il caso Politici e poliziotti vicini al ministro dell' Interno Gerard Collomb". Nell' intervista 'Mr. Sicurezza' dichiara inoltre che, nel maggio 2017, fu lui a scegliere il piazzale del Louvre per il primo discorso del presidente dopo la vittoria all' Eliseo.

 

MACRON BENALLA 1

Alla domanda su quale fosse il suo ruolo all' Eliseo, Benalla risponde: "Mi occupavo dei fatti privati del presidente perché accanto alle sue funzioni c' è anche una vita, con Brigitte Macron, quella di un francese normale. Va a teatro, al ristorante, parte in vacanza Sono sempre presente, con il gruppo di sicurezza della presidenza della Repubblica e il servizio privato del presidente". Delle rivelazioni riportate dalla stampa, Benalla ne smentisce una: non è vero che possedeva le chiavi della casa di villeggiatura dei Macron al Touquet: "Una bufala totale, mai avuto le chiavi".

 

3 - BENALLA FA LA VITTIMA MA PARLA DA INNAMORATO

Estratto dell’articolo di Adriano Scianca per “la Verità”

 

«Hanno cercato di uccidermi», dice Alexandre Benalla. […] Per farla breve, è stato tutto un complotto, secondo lui: volevano farlo fuori. E con lui, anche e soprattutto il suo mentore, il presidente della Repubblica.

MACRON BENALLA 2

 

Benalla sta in realtà regolando i conti con le strutture ufficiali incaricate della protezione dell' inquilino dell' Eliseo. A sentir lui, è tutta una questione di gelosie professionali contro il parvenu della situazione. «Perché un ragazzo di 25 anni, che non ha fatto l' Ena (la scuola dell' alta amministrazione francese, ndr), che non è sottoprefetto - sono il solo di tutta la squadra a non esserlo, sono l' extraterrestre della banda - e che, in più, dice le cose in faccia in un luogo in cui regnano i non detti, evidentemente suscita rancori».

 

MACRON BENALLA 3

Il raccomandato, l' arrogante cocco del presidente improvvisamente si atteggia a vittima, secondo la più classica delle strategie mediatiche. È un argomento, tuttavia, che conferma più dubbi di quanti non ne diradi: come ha fatto quel ragazzo di 25 anni, che non ha fatto l' Ena etc etc ad arrivare lì? Benalla ricostruisce gli esordi della sua carriera in modo piuttosto scolastico.

 

benalla macron

Solo quando parla di lui, di Macron, il tono sembra cambiare sensibilmente. Il suo approccio iniziale con l' allora candidato di En marche? «Molto amichevole. Amichevole nel senso largo del termine. Macron è uno che dà facilmente confidenza, che ha un carisma. Con lui, ci si sente subito a proprio agio. Ho incontrato non pochi idioti in politica, ma con lui emerge qualcos' altro. Io gli ho sempre dato del voi, è il presidente della Repubblica, niente familiarità tra noi. Lui mi dà del tu o del voi, dipende dalla situazione».

 

macron benalla

Il tema del rapporto personale tra il presidente e il suo collaboratore è importante su almeno due differenti livelli. Il primo è quello della eventuale «polizia parallela» (Marine Le Pen dixit) che Macron avrebbe installato all' Eliseo: un cerchio magico di persone di sua personale fiducia, con poteri smisurati e al di fuori di ogni controllo, con tutto quel che ne consegue anche in termini di rischi per la sicurezza nazionale. Il secondo è più torbido e ha a che fare con quello spiffero pruriginoso, privo di alcun riscontro, ma, evidentemente, abbastanza pervasivo da costringere l' inquilino dell' Eliseo a una pubblica smentita, per quanto ironicamente iperbolica: «Benalla non è il mio amante e non ha i codici nucleari».

[…]

 

 

MACRON BENALLA

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