COSENTINO AFTER SOTTO ‘O VESUVIO: ALTRO CHE “DIMISSIONI IRREVOCABILI” - SPIFFERISSIMO: ECCO COME E’ FALLITO IL “GOLPE” TARGATO CALDORO-ENZO NESPOLI PER METTERE PAOLO RUSSO AL POSTO DI NICK - LA PROCURA DI NAPOLI ACQUISISCE GLI ATTI SULLE 23 ASSUNZIONI NELL'ASIA STOPPATE DALL'EX PRESIDENTE RAPHAEL ROSSI - LA CORTE DEI CONTI ACCERTA 87 MLN € DI DANNO ERARIALE NELLA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMUNE DI NAPOLI DA PARTE DELLA SOCIETÀ DI ALFREDO ROMEO...

Carlo Tarallo per Dagospia

The day after sotto ‘o Vesuvio: Nicola Cosentino non va in cella ma resta in sella, ed ecco che vengono fuori trame e tentativi di "golpe" degli ultimi giorni infuocati nel Pdl napoletano e nazionale. Gli spifferi gelidi della notte del dopo - voto permettono di risponde a due domande: chi comanda oggi nel partito campano? E quali tentativi sono stati messi in campo nelle scorse settimane per disarcionare Nick ‘o Mericano, alle prese con la prospettiva di finire in manette?

Alla prima domanda la risposta è semplice: comanda ancora Cosentino. Lo scampato pericolo di ieri ha rafforzato ‘o Mericano, che si è dimesso da coordinatore regionale del partito. Dimesso? Sicuro? "Dimissioni irrevocabili", ha confermato Nick in tv. Ma a chi le ha consegnate? A Silvio, naturalmente! Ed ecco che tutto torna: il Patonza e Angelino Jolie Alfano hanno congelato ogni manovra in Campania, e hanno assicurato a Cosentino che "qualsiasi valutazione sul dopo verrà fatta insieme a lui". In pratica, nel Pdl campano, soprattutto dopo il voto di ieri, continuerà a non muoversi foglia che Cosentino (insieme a Berlusconi e Alfano) non voglia.

E la seconda domanda? Chi e come, negli ultimi giorni, ha tentato di far scendere di sella il coordinatore? La risposta è da brividi: ci sarebbe infatti stato, come racconta autorevolissime fonti, un tentativo di "golpe" per mettere sulla poltrona di coordinatore regionale Pdl niente di meno che Paolo Russo, deputato scajoliano ex Forza Italia, e presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

Protagonisti di questo tentativo sarebbero stati il presidente della regione Stefano Caldoro e il senatore Enzo Nespoli, ovvero gli anticosentiniani della prima e dell'ultima ora. Il piano prevedeva la stesura di un documento, la raccolta delle firme, il pressing su Alfano e il colpo di teatro finale: il passo indietro "spintaneo" di Cosentino e l'incoronazione di Paolo Russo al vertice del Pdl campano.

Un'operazione, però, che non si è conclusa. Perché? Per una serie di motivi: prima di tutto lo stesso Paolo Russo, al momento della verità, avrebbe tentennato all'idea di uno scontro totale con Cosentino; in secondo luogo, il Banana non avrebbe dimenticato le bordate antigoverno dello stesso Russo durante i giorni ad alta tensione della rivolta dei fedelissimi di Caludio Scajola; in terzo luogo anche Caldoro, poco prima che scattasse la fase operativa del piano, si sarebbe tirato indietro, una volta constatato che l'idea del "golpe bianco" non riusciva ad attirare abbastanza consensi....

2. Non si smonta il "caso Rossi": la Procura di Napoli ha acquisito la delibera della Giunta Comunale del 2 agosto scorso relativa all'ipotesi di assunzione in Asìa (l'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti in città) di 23 lavoratori dell'ex bacino Napoli 5.

Sarebbe stata questa, secondo le ricostruzioni più attendibili, una delle vicende che hanno portato alla defenestrazione di Raphael Rossi, "mister trasparenza", sostituito alla guida dell'azienda da Luigi de Magistris. Rossi, che si sarebbe opposto all'assunzione dei 23, è già stato ascoltato in proposito dai magistrati. Intanto, si attende la nomina del direttore generale: in pole position resta Nunzio Scarpati, attuale direttore dell'azienda servizi ambientali di Barletta e considerato vicino al vicesindaco Tommaso Sodano, di cui è concittadino: sono entrambi di Pomigliano d'Arco.

3. Perchè sei tu Romeo? Oltre 87 milioni di euro di danno erariale, derivanti da una gestione "inefficiente e inefficace" del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli da parte della società "Romeo Gestioni Spa", che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune di Napoli: è questo il risultato dell'accertamento eseguito dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli su ordine dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania. Gli accertamenti eseguiti dalle Fiamme Gialle riguardano gli anni dal 1998 al 2007.

 

Nicola cosentinoALFANO E BERLUSCON CALDORO STEFANOde magistrisRAPHAEL ROSSIAlfredo Romeo

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO