giorgia meloni ursula von der leyen concessioni balneari spiaggia spiagge

IL PATTO DELL’OMBRELLONE – L’UNIONE EUROPEA NON DEFERIRÀ L’ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA SUI BALNEARI, ALMENO FINO ALLE ELEZIONI EUROPEE. LA LETTERA DEL GOVERNO DI ROMA CHIEDE UNA TREGUA DI ALMENO QUATTRO MESI, PER SCAVALLARE LE EUROPEE E NON PERDERE CONSENSI TRA I CONCESSIONARI. E LA COMMISSIONE, IN SCADENZA, FARÀ FINTA DI NIENTE. LA PATATA BOLLENTE PASSERÀ A CHI ARRIVERÀ A NOVEMBRE…

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin e Luca Monticelli per “la Stampa”

 

GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA

Una richiesta di tregua di almeno quattro mesi, in modo da avere il tempo necessario per completare la seconda fase della mappatura delle spiagge iniziata lo scorso anno. In più lo stop alle gare almeno fino alla fine dell'anno e, in presenza di «ragioni oggettive», fino alla fine del 2025.

 

Sono questi i due punti più significativi della lettera che il governo ha inviato alla Commissione in risposta al parere motivato emesso a metà novembre dall'esecutivo europeo, un provvedimento che aveva fatto avanzare la procedura d'infrazione aperta nel dicembre 2020 per la mancata applicazione della direttiva Bolkestein nel settore delle concessioni per gli stabilimenti balneari.

 

La mossa punta a scongiurare il rischio di un deferimento alla Corte di Giustizia dell'Unione europea prima delle elezioni e i segnali che arrivano da Bruxelles lasciano intendere che difficilmente Roma finirà sul banco degli imputati alla vigilia del voto.

 

A Palazzo Berlaymont hanno capito quanto sia sensibile politicamente questo dossier per l'Italia, tanto che dai piani alti è stato imposto il silenzio assoluto ai funzionari e persino ai commissari.

 

GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI

Le uniche reazioni che filtrano sono stringate e ben calibrate: la Commissione «analizzerà attentamente» la risposta dell'Italia in uno spirito di «dialogo costruttivo». Fonti Ue fanno poi notare che non ci sono scadenze previste per questa analisi e per l'eventuale deferimento davanti alla Corte, il che sembra confermare la volontà di non premere sull'acceleratore proprio per evitare l'incidente a poche settimane dal voto. Va poi detto che il mandato dell'attuale Commissione scadrà alla fine di novembre ed è dunque possibile che la patata bollente della procedura venga lasciata in eredità a chi verrà dopo.

 

Certo l'intenzione anticipata dal governo di voler prorogare le concessioni fino alla fine del 2025 non suscita grande entusiasmo. […] il governo ribadisce la validità della legge sulla concorrenza che prevede un blocco delle concessioni demaniali almeno fino al 31 dicembre 2024. Le quali, in presenza di «ragioni oggettive», possono essere prorogate al 31 dicembre del 2025. Fino a quella data […] «l'occupazione dell'area demaniale da parte del concessionario uscente è comunque legittima». In sostanza, Palazzo Chigi sta chiedendo a Bruxelles una proroga di quasi due anni.

LE CONCESSIONI BALNEARI - GRAFICO LA STAMPA

 

Per convincere le autorità europee a non andare avanti con la procedura d'infrazione - che come passo successivo prevede appunto il deferimento alla Corte di Giustizia dell'Ue - Roma promette che entro quattro mesi concluderà il confronto con le Regioni per determinare i criteri tecnici legati alla sussistenza della scarsità della risorsa naturale.

 

I risultati di questo lavoro saranno poi sottoposti alla Commissione «per procedere all'adozione dei provvedimenti normativi di riordino del settore», si legge nella lettera visionata da "La Stampa". Il governo sottolinea inoltre come sia «essenziale proseguire nel quadro di una costante e trasparente interlocuzione con la Commissione europea e in collaborazione con gli enti territoriali».

 

La decisione di avviare il confronto con gli enti locali nasce anche dal fatto che l'esecutivo guidato da Ursula von der Leyen aveva contestato la tesi secondo la quale non sarebbe necessario mettere a gara le concessioni balneari in quanto mancherebbe il principio della scarsità delle risorse, che è alla base della direttiva.

GIORGIA MELONI E ANDREA GIAMBRUNO ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA

 

Secondo la mappatura effettuata dall'Italia, solo il 33% del litorale è attualmente occupato da stabilimenti balneari. Ma Bruxelles aveva contestato il risultato per due motivi. Innanzitutto, perché nel calcolo delle aree costiere disponibili il governo ha inserito anche spiagge inaccessibili, scogli, moli, parchi nazionali, porti commerciali e addirittura aree industriali relative a impianti petroliferi, industriali e per la produzione di energia.

 

GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI

E poi perché il calcolo del 33% era stato effettuato su base nazionale, senza tener conto delle specifiche situazioni a livello territoriale. Per questo motivo ora, nella fase due, il governo Meloni intende fare una ricognizione con gli enti locali e aggiornare così la mappatura a livello regionale. Secondo i parlamentari di maggioranza più attenti alle istanze delle associazioni dei gestori, le gare per affidare le nuove concessioni andrebbero realizzate soltanto nei tratti di costa attualmente liberi, che in base ai primi calcoli di Roma – contestati da Bruxelles – rappresentano circa due terzi del litorale.

giorgia meloni al mare foto oggi ursula von der leyen stefano bonaccini gian luca zattini francesco paolo figliuolo giorgia meloni CONCESSIONI BALNEARI - QUANTO INCASSA LO STATOgiorgia meloni in bikini al mare foto novella 2000giorgia meloni al mare foto oggi giorgia meloni al mare giorgia meloni al mare 1giorgia meloni al mare foto oggi 2giorgia meloni al mare

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...