PENATI PER SOFFRIRE - COME UN TIR SULLA SERRAVALLE, LA QUESTIONE AMORALE TRAVOLGE IL PD LOMBARDO - PISAPIA PERDE LE STAFFE PER DIFENDERE L’ASSESSORE MARAN, FORTISSIMAMENTE VOLUTO DA PENATI - ZUNINO DICE DI NON AVER PAGATO TANGENTI, MA I PM SETACCIANO TUTTE LE AZIENDE CHE FECERO AFFARI CON LA PROVINCIA – E STASERA MARAN E TABACCI IN PUBBLICO DIBATTITO: “LA MILANO DI PISAPIA”…

1 - DAGLI AL MARAN!
Franz Brambilla Perego per Dagospia

A Napoli direbbero che "ha fatto la fine dei botti a mmuro", oppure che ha "fatto fetecchia" (la lingua milanese non ha altrettanto colore, per cui non ci arrischiamo in una traduzione). L'attacco del Pdl ieri in consiglio comunale all'assessore Maran non ha sortito alcun effetto. Il sindaco Pisapia ha difeso a spada tratta il suo giovane assessore, affermando che si tratta di un attacco assolutamente inconsistente, basato sul nulla. E ribadendogli la fiducia. Stasera alle 18,30 Maran, insieme al collega Tabacci, alla capogruppo PD Carnela Rozza e al verde Monguzzi presenterà in un pubblico dibattito "la Milano di Pisapia".


2 - PISAPIA DIFENDE IL SUO ASSESSORE: NESSUNA PRESSIONE DA PENATI
Sandro De Riccardis e Oriana Liso per "la Repubblica"

«Gli attacchi dell´opposizione sono una barbarie, e il centrodestra è garantista a corrente alternata». L´opposizione aveva chiesto a gran voce che il sindaco Giuliano Pisapia spiegasse in consiglio comunale il presunto ruolo svolto nella formazione della sua giunta da Filippo Penati, l´uomo forte del Pd al Nord incagliato nella rete dell´inchiesta sulle tangenti di Sesto, che ieri ha avuto un nuovo snodo nel lungo interrogatorio dell´immobiliarista, indagato per corruzione, Luigi Zunino.

E Pisapia ieri pomeriggio ha abbandonato aplomb e sfumature per difendere se stesso, la sua giunta e, in particolare l´assessore Pierfrancesco Maran, che da Penati è stato politicamente sostenuto in campagna elettorale.

«Non esiste alcun caso Maran, quello che sta avvenendo nei suoi confronti rasenta la barbarie, chi chiede per sé per la propria parte politica garantismo ha di che vergognarsi - scandisce Pisapia guardando i banchi del Pdl e Lega - . Non ho subito da nessuno pressioni né dirette, né indirette, che avrei respinto e denunciato, e le vicende dell´inchiesta nulla hanno a che vedere con la giunta».

Difficilmente i venti minuti tesi del sindaco metteranno fine alla gragnuola di polemiche di questi giorni. Perché per la minoranza, Maran - che per Pdl e Lega dovrebbe lasciare la delega ai trasporti - non solo è stato nominato assessore su diktat di Penati, ma potrebbe essere influenzabile nelle scelte amministrative, viste le dichiarazioni di Antonio Rugari, presidente di un consorzio di trasporti vicino a Piero Di Caterina, il titolare della Caronte che sostiene di aver pagato tangenti a Penati.

Lo stesso Di Caterina pochi giorni fa aveva espresso alcuni giudizi sul sindaco, ripetuti da Pisapia ieri in aula: «Per Di Caterina sono "un galantuomo che deve mantenere un clima di legalità": questo è confermato dalla fiducia del 55% degli elettori».

Anche nell´aula consiliare del Pirellone si parlerà del caso Penati: per il 27 la Lega ha ottenuto spazio in una seduta per parlare del presunto "Sistema Sesto". Sui rapporti con la giunta e sulla presunta tangente da un milione e mezzo promessa all´ex assessore all´Edilizia Pasqualino Di Leva (per l´accusa solo in parte versata), ieri Luigi Zunino, indagato per corruzione, è stato interrogato dal pm Walter Mapelli.

Secondo la procura, avrebbe pagato per il raddoppio della volumetria edificabile 710mila euro, raccolto all´estero tramite false fatture tra la Cascina Rubina di Zunino e la Miramondo di Piero Di Caterina, per poi transitare su altre società off-shore di Giuseppe Grossi, il «re delle bonifiche». Zunino, assistito dai suoi legali Paolo Della Sala e Cesare Zaccone, si è difeso affermando di non aver mai pagato tangenti e che lui - come presidente di Risanamento - si occupava delle strategie, mentre Giovanni Camozzi, ad del gruppo, indagato per corruzione e già interrogato, pensava alle questioni operative.

Per i suoi legali, «Zunino ha chiarito di non aver mai fatto richiesta di volumetria difformi da quelle ufficiali». L´inchiesta accelera anche sul fronte della supervalutazione del 15% della quota di Serravalle di Gavio acquistata nel 2005 dalla Provincia, con una plusvalenza per i privati di 179 milioni. Dopo le acquisizioni di una settimana fa nella sede del gruppo Gavio a Tortona, ieri il nucleo di polizia tributaria della Finanza ha acquisito documenti presso la Argo finanziaria, holding del gruppo.

Oggi, interrogatorio di Michele Molina, ingegnere specializzato nella costruzione di centri commerciali, come l´Idroscalo center di Segrate, per il quale è stato consulente del gruppo Percassi, uno dei finanziatori di Penati tramite "Fare Metropoli". Intanto potrebbe essere indagata per false dichiarazioni al pm la segretaria di Giordano Vimercati, braccio destro di Penati, sentita come testimone nei mesi scorsi.

 

PISAPIA E MARAN tabacciFilippo Penati Luigi Zunino ex re del mattonePIERO DI CATERINA Giordano Vimercati

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