SERVE UNA MONETA DA DUE EURO PER...LANCIARE UN’ALTRA MONETA: PER FONTANA DI TREVI LA TASSA, SI FA MA NON SI DICE - MERLO: “IL SINDACO GUALTIERI CI HA MESSO DUE MINUTI DI IPOCRISIA PER ARRIVARE ALLA PAROLA 'BIGLIETTO'. ANZI 'TICKET', COME A LONDRA. DOVE PERÒ I MUSEI PIÙ FAMOSI DEL MONDO SONO GRATUITI PER TUTTI. A ROMA INVECE A PARTIRE DA FEBBRAIO I TURISTI (MA CHI NON È TURISTA A FONTANA DI TREVI?) PAGHERANNO DUE EURO, E NON SI ESCLUDONO AUMENTI. TUTTO QUESTO, DICE GUALTIERI AMMICCANDO, DALLE 9 ALLE 22 PERCHÉ 'PRIMA E DOPO, LA FONTANA SARÀ GRATIS PER TUTTI'. URGE UNA TASSA SULLA LUCE..."
Francesco Merlo per “la Repubblica” - Estratti
roberto gualtieri alla fontana di trevi
Non ci sono al mondo altre fontane tassate, neppure in Corea, e chissà perché si prendono a esempio i biglietti per gli spazi chiusi come il Pantheon. E invece a Fontana di Trevi, in uno spazio pubblico a cielo aperto, ci saranno due file, separate da sbarramenti, da vetri, da transenne, perché la tassa «sorveglierà e punirà» solo i turisti, colpevoli del reato di overtourism che rimanda, nel suono, al più pesante mal di vivere.
E la tassa non riguarda ovviamente la piazza, ma l'accesso al "catino", alla fontana dove questi stessi turisti penitenti continueranno, girandosi di spalle, a lanciare la moneta del ritorno, 33mila chili di monete all'anno, corrispondenti a un milione e mezzo di euro. E sarà un'esperienza da brivido quella di pagare per pagare, comprare con una moneta il permesso di lanciare un'altra moneta.
roberto gualtieri alla fontana di trevi
Ecco, ditemi se non sembra l'incubo di Foucault parodiato alla bonaria, alla romana, con la faccia mite e sempre un po' insicura del sindaco Gualtieri, che in conferenza stampa per arrivare alla parola "biglietto" ci ha messo quasi due minuti, li ho contati. Solo alla fine ha raccontato che dalla Fontana di Trevi sono passati, dal primo gennaio all'8 dicembre, 9 milioni di turisti, trentamila al giorno, che a due euro ciascuno fa 18 milioni di euro, ma «sottratte le spese» Gualtieri ne calcola sei. La verità della tassa sono i soldi, è fare cassa, perché il Comune è messo male.
Ma Gualtieri, che con i soldi si immiserisce, ci ha messo due minuti di ipocrisia introduttiva (...) e «ci sarà l'introduzione di un biglietto a pagamento a Fontana di Trevi». Poi, sia il sindaco sia l'assessore Onorato, che pare abbia il merito della bella pensata, hanno sostituito "biglietto" con "ticket", come a Londra, dove però i musei più famosi del mondo, la National Gallery, la Tate, il British sono gratuiti per tutti, "free". E figuriamoci se agli inglesi viene in mente di tassare lo sguardo su Covent Garden, di mettere una gabella per toccare la fontana di Trafalgar Square. A Roma invece a partire da febbraio i turisti (ma chi non è turista a Fontana di Trevi?
) pagheranno due euro, e non si escludono aumenti. Tutto questo, dice Gualtieri ammiccando, dalle 9 alle 22 perché «prima e dopo, la fontana sarà gratis per tutti». Ed è un invito a godersi Roma di notte, a fare le ore piccole davanti alla luce della fontana che è bene illuminata, oppure ad andarci al mattino presto quando, specie d'estate, la luce di Roma è ancora magica. Urge una tassa sulla luce.
frate nella fontana di trevi 5
francesco merlo
totò vendita di fontana di trevi
