
E ALLA FINE ANCHE PIER SILVIO BACIO' LA PANTOFOLA DI GIORGIA – OVVIAMENTE IL RAMPOLLO HA I SUOI AFFARI DA DIFENDERE (L'OPA SU PROSIEBENSAT IN GERMANIA), E SBRODOLA SULLA DUCETTA (DIMENTICANDO I DUE FUORIONDA CHE HANNO FATTO ZOMPARE LA RELAZIONE TRA LEI E GIAMBRUNO): “IL NOSTRO GOVERNO È UNO DEI MIGLIORI D’EUROPA, PER NON DIRE OLTRE”. NON BASTA: “STA FACENDO UN LAVORO UNICO: DONNA, GIOVANE, VENUTA DA NULLA” (VABBE', NEL 2008 ERA GIA' MINISTRO DEL GOVERNO BERLUSCONI) - SE FA FELICE GIORGIA PERDONANDO LA VIS ORMONALE DI GIAMBRUNO (“PENSO CHE PRESTO POTRA' TORNARE IN ONDA”), "LICENZIA" IL SUO "CAMERIERE CIOCIARO" TAJANI: “LUI E GASPARRI SONO BRAVISSIMI MA CI VUOLE ALTRO, È UN FATTO DI VISIONE DEL FUTURO. SERVONO NUOVI LEADER” – BOCCIA LO IUS SCHOLAE (“NON MI SEMBRA NELLE PRIORITÀ DEGLI ITALIANI”) ED ESCLUDE UNA CANDIDATURA A SINDACO DI MILANO MA NON UNA DISCESA IN CAMPO A LIVELLO NAZIONALE - L'UNICO, TIMIDO SMARCAMENTO DALLA NARRAZIONE DI FRATELLI D'ITALIA E' QUANDO USA LA PAROLA "PAESE" E NON "NAZIONE"...
TV: PS BERLUSCONI, GIAMBRUNO PUO' TORNARE IN ONDA
PIER SILVIO BERLUSCONI - PRESENTAZIONE PALINSESTI MEDIASET
(AGI) - Cologno monzese (Milano), 9 lug. - "Andrea Giambruno penso che presto dovra' e potra' tornare in onda in qualcosa che gia' esiste. E' un bravo giornalista, cosa ha fatto?".
Lo ha detto l'amministratore delegato di Mfe Pier Silvio Berlusconi, a margine della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset. "Mentana? Se lui vuole le porte sono aperte", ha aggiunto.
MFE: P.S. BERLUSCONI, PROSIEBEN? CI SONO DUE OPA PARALLELE, È PARTITA A SCACCHI
(LaPresse) - "Oggi ci sono due Opa parallele ed è evidente che la situazione è complicata, delicata. Una partita non per nostra volontà diventata a scacchi. Io devo restare abbottonato, ma guardiamo avanti e siamo fiduciosi, continuando a credere nel nostro progetto. Siamo un'azienda italiana che investe per crescere all'estero".
Così l'ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi nel corso del tradizionale incontro con la stampa per la presentazione dei palinsesti della prossima stagione, a proposito della partita per il controllo di ProSiebenSat alla luce dell'Opa lanciata dal gruppo ceco Ppf per arrivare al 29% del broadcaster tedesco di cui è il secondo azionista con il 15%, e di quella lanciata dalla stessa Mediaset, primo socio con il 29,9%, sul 100% del capitale dell’emittente.
"Non sono pentito, perché siamo leader in Italia, in Spagna e con una zampa importantissima nel primo mercato europeo che è la Germania. Sarà una sfida, ce la metteremo tutta. La nostra volontà è andare avanti nella costruzione di questo progetto industriale, ma non possiamo dire a qualunque costo", ha spiegato. "È una partita a scacchi, ma se loro rilanciano noi non facciamo aste", ha concluso Berlusconi riferendosi al gruppo ceco Ppf.
PIER SILVIO BERLUSCONI: “IUS SCHOLAE? NON ERA IL MOMENTO”
Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per www.repubblica.it
PIER SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI - FUNERALI DI SILVIO BERLUSCONI
È dimagrito nove chili. “Dopo che sono caduto ho dovuto smettere di allenarmi e ho iniziato a mangiare meno. Ma anche il professor Zangrillo mi ha detto che così sono dimagrito troppo”. L’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi riunisce i giornalisti per presentare i palinsesti e, com’è tradizione, parla di tutto [...]
“Lo apprezzo più adesso di prima”, racconta e gli vengono le lacrime agli occhi “oggi, con quello che succede, avrebbe scatenato la qualunque, forse anche una reazione che avrebbero potuto giudicare eccessiva. Ma non si sarebbe fermato davanti a nulla nel tentativo di fermare le due follie: la guerra tra Russia e Ucraina e quella tra Israele e Palestina”.
PIER SILVIO BERLUSCONI - PRESENTAZIONE PALINSESTI MEDIASET
Sgranocchia parmigiano, manciate di nocciole, crudités, mentre spiega, parlando della premier Giorgia Meloni, che ammira. “Al di là di destra e sinistra, penso che oggi il nostro governo sia uno dei migliori d’Europa, per non dire oltre. Ripeto, non è questione di destra o di sinistra, ma di concretezza e consapevolezza.
La nostra presidente del Consiglio si muove come è più opportuno per l’Italia. C’è la propaganda, la necessità di tenere calmi gli elettori, poi ci sono gli interessi concreti del Paese. Penso che Meloni stia facendo il massimo e questo spero che valga per il rapporto con il presidente Trump”.
ANTONIO TAJANI - FOTO LAPRESSE
[...] affronta la questione Tajani. “Se non ci fosse Antonio Tajani bisognerebbe inventarlo” dice Berlusconi “ma non è detto che non si possa fare meglio. Bisogna guardare avanti. Lui, Maurizio Gasparri, Rita Dalla Chiesa sono bravissimi ma ci vuole altro, è un fatto di apertura, di visione del futuro”. Ma a chi gli chiede di fare nomi, replica: “Ce li avrei, ma non li dico. Ribadisco che servono nuovi leader, ammiro la passione e il coraggio. Bisogna guardare avanti”.
Spiega che è falso che il segretario di Forza Italia abbia portato avanti la battaglia per lo Ius scholae spinto da Marina Berlusconi. “È falso che abbia seguito le indicazioni di Marina, poi se devo dire se io sia più a favore o contro, sono più contro. Non mi sembra nelle prime cinque priorità degli italiani ci sia lo Ius scholae. So che dicendo questo do un colpetto a Tajani, ma è quello che penso”.
andrea giambruno fuorionda striscia
Anche se ci tiene a dire che, da liberale, è sempre per i diritti “che sono importanti e riguardano tutti, nessuno escluso”. E a chi gli chiede se abbia voglia di candidarsi, se c’è la politica nel suo futuro, partendo magari dalla candidatura a sindaco di Milano, risponde categorico: “Io non vivo a Milano e non vivo Milano, non ci penso proprio”.
Però, se dovesse decidere, guarderebbe alla politica nazionale. “Mio padre si è candidato a 58 anni, io ne ho 56… Oggi non penso alla politica, ma guardando al futuro non escludo che a un certo punto possa dire: perché no, una sfida completamente nuova? Ma oggi non è un progetto, mi piace quello che faccio. Non c’è nessuna concretezza”.
GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Confessa che la sua vera passione è il rapporto con le persone: “Sento che mi travolge, mi piace quando mi fermano, mi abbracciano, mi salutano. Quando prendo il traghetto per le Cinque Terre le signore mi chiedono le cose. Mi piace lo scambio e mi fermo a parlare con tutti. Mi viene da pensare: cosa posso fare io per loro? Tendo a far coincidere questo con la politica, ma so che la politica è tante altre cose, è compromesso”. [...]