DOLORES DE PANZANA! - LA PITONESSA NON MOLLA IL COLLE: “E’ FALLITO IL PROGETTO DI NAPOLITANO” - SE GLI STRALI ARRIVANO DALLA SANTANDECHE’ PERCHE’ NAPOLITANO HA ATTACCATO “IL FATTO” CHE LO HA SOLO RIPORTATO, COME TUTTI GLI ALTRI GIORNALI?

Carmelo Lopapa per "la Repubblica"

«Sa quale è stata la vera panzana?»

No, ce lo dica lei, onorevole Daniela Santanché.
«È stata passare attraverso queste larghe intese garantite dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per raggiungere una presunta, assai presunta, diciamo pure inesistente pacificazione nazionale».

Più falca dei falchi, pitonessa per sua definizione, berlusconiana senza tentennamenti, è tornata: la deputata, in elegante tailleur, fuma una sigaretta nel cortile di Montecitorio e parte all'attacco. Il Quirinale e i ministri Pdl nel mirino.

Ancora con la storia della pacificazione?
«Ma stava tanto a cuore alla più alta carica dello Stato. E se stiamo ai fatti, non c'è stata. Dal punto di vista giudiziario abbiamo assistito a un accanimento esasperato e portato ora a compimento ai danni del presidente Berlusconi. Dal punto di vista politico, hanno deciso di far leva sulla legge Severino per farlo fuori, applicandola retroattivamente».

Lo prevede la norma, appunto.
«Ma la delega è ancora aperta, fino al 30 novembre. Il Pd se volesse potrebbe intervenire per specificare la non retroattività. Sembra che non ne abbiano alcuna intenzione. Per di più in queste ore hanno eletto anche la Bindi all'Antimafia».

Cos'è che non va, la Bindi?
«Sarebbe questa la pacificazione? Un presidente di rottura? Ma è chiaro che ormai vanno per la loro strada. Oggi nei fatti assistiamo allo spettacolo di un governo monocolore».

Ci sarebbero anche i vostri ministri, all'interno di quel governo.
«Sì ma questo non ha impedito che l'Iva aumentasse. E se non corriamo ai ripari in Parlamento, per evitare la seconda rata Imu rischiamo un aumento di tasse. Rischiamo che l'imposta sulla casa cambi nome ma provochi lo stesso esborso a carico degli italiani, dal 2014».

Insomma, questa legge di stabilità non le piace?
«Al momento non contiene traccia del nostro programma elettorale. Forse è destinata a garantire la stabilità del governo che l'ha sfornata. Non certo quella delle famiglie italiane, dei lavoratori, della gente che fatica».

E dunque che conclusioni trae?
«La conclusione è che il progetto è fallito. Fal-li-to».

Quale progetto?
«Chi ha voluto più di tutti il governo di larghe intese? Il presidente della Repubblica. Questo vuol dire che dovrebbe assumersi lui la responsabilità delle ricadute di questa sorta di instabilità, sulle famiglie e sui lavoratori ».

È una conclusione abbastanza pesante, impegnativa.
«Ma se si decide di non essere arbitro ma di fare il giocatore, e ricordo solo per citare l'ultimo esempio i quattro senatori a vita di centrosinistra, allora si deve imparare ad accettare le critiche ».

Non sarà che tutta questa instabilità politica segue la guerra aperta dentro il vostro Pdl?
«Guerre? Divisioni? Non ne vedo al nostro interno».

Le piace scherzare.
«Mettiamola così. Non voglio credere che possa esservi qualcuno che dica di non riconoscersi in due cardini fondamentali: nella leadership unica e insostituibile di Silvio Berlusconi e nel ritorno a Forza Italia. Nessuno penso voglia archiviare il presidente, la storia politica di questi vent'anni tutt'altro che conclusa ».

Per la verità, con la decadenza dal Senato un pezzo di storia finisce. Che succederà da quel giorno?
«Sarebbe un passaggio tremendo. Ma decisivo. Mi chiedo come i nostri ministri a quel punto potrebbero tornare a sedere al governo con i loro colleghi del Pd che hanno votato per cacciare Berlusconi dal Parlamento. Come potrebbero far finta che non sia successo niente? Sono convinta che molto succederà».

 

Giorgio Napolitano SANTANCHE A LA GABBIA DI PARAGONE SANTANCHEtwiga sallusti e santanche Padellaro e Travaglio ROSI BINDIalfano berlusconi adn x

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