PIU’ PASSERA PER TUTTI! - IL MINISTRO DEL SUO SVILUPPO ECONOMICO ACCETTA GLI INVITI DI QUALUNQUE PARTITO PUR DI GARANTIRSI UN FUTURO POLITICO - VA DAL PD, VA DALLA LEGA, IL PDL (IN PARTE) LO CORTEGGIA MA LUI HA GIA’ SCELTO LA LISTA “ITALIA” DI CASINI - MONTEPREZZEMOLO IN CRISI DI GELOSIA ACCUSA IL COLPO - PIERCORRADO INTANTO, ANNUNCIA IL “DECRETO SVILUPPO DUE” MA IL PRIMO NON SI SA DOVE SIA…

1 - LA SECONDA CHE HAI DETTO...
Da "il Giornale"

Annunciazione, annunciazione! Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ieri ha comunicato alle masse l'importantissima notizia che l'Italia tutta si aspettava da lungo, lunghissimo tempo.«Signore e signori, italiani di ogni età, religione e censo, dalle Alpi alla Sicilia, da Ventimiglia a Trieste, siate pronti. Perché sto per dare una svolta epocale a questo Paese. Entro e non oltre - e ribadisco entro e non oltre - il mese di settembre ci sarà... ci sarà... ci sarà... il decreto Sviluppo due!». Applausi. Sì, ma... scusate: qualcuno ha mai visto il decreto Sviluppo uno?


2 - PASSERA, IL TECNICO BIPARTISAN A CACCIA DEL PARTITO PERFETTO...
Paolo Bracalini per "il Giornale"

Dietro un super ministro (quantomeno per le deleghe) c'è sempre una super moglie, nel suo caso la bella e rampante Giovanna Salza, già soprannominata «Giovannà», con l'accento finale tipo «Carlà», l'ex first lady francese.

Nel senso che Passera sarà premier? Prematuro e incerto, mentre è certa la prosecuzione della carriera politica per l'ex banchiere, che si sta muovendo con abilità, misurando i passi per accreditarsi tra i partiti senza uscire dal raggio di Monti, da cui però prende elegantemente le distanze (specie sulle tasse). Il problema, semmai, è con chi. Passera è stato abbordato da tutte le forze politiche in cerca di tecnici per il dopo Monti. Inviti da tutti, nessuno escluso, sempre accettati.

La Lega è all'opposizione e parla di «disastro dei tecnici», però lo invita agli stati generali del Nord, fine mese a Torino, e Passera ci andrà. Il Pd lo invita alla Festa nazionale di Reggio Emilia, e Franco Marini, ex presidente del Senato, vicino a lui sul palco fa l'endorsement («Io vedrei bene Passera nel centrosinistra dopo il 2013»), benedetto da D'Alema («Passera con noi sarebbe un fatto positivo»).

Il super ministro gongola ma, diplomaticamente, rimanda: «Cerco di imparare a fare il ministro nel modo migliore e poi si vedrà». L'area di riferimento è stata in passato quella ulivista-prodiana, per cui sfilò, insieme ad altri banchieri, come elettore alle primarie.

Eppure anche il centrodestra ha suonato la cetra per lui, che con Gianni Letta ha un'amicizia solida. Il segretario Pdl, Alfano, in un'intervista ha detto che il partito accoglierebbe Passera «con grande piacere, perché lo stimiamo», il governatore Formigoni, che tesse la tela di un partito del Nord tra Pdl, Udc e Lega, lo ha lanciato come possibile candidato premier del partito berlusconiano.

Scatenando i sospetti dell'ala del Pdl che invece vuol chiudere con banchieri e tecnici, senza perciò lasciare il campo ai «neo-democristiani», cioè una ricostituita Balena bianca che, sotto la regia di Casini, punterebbe a Passera come candidato premier. E qui siamo al corteggiamento più sostanziale. Passera è andato alla festa dell'Udc di Chianciano, accolto da Casini sul palco come «uno dei ministri più importanti di questo governo, e un nostro grande amico». Anche lì, da Passera, il consueto riserbo condito da una promessa implicita («Io in politica? Abbiate pazienza...).

Ma si dà per fatta la sua scelta per il dopo-Monti, cioè dentro la lista «Italia» in cui confluirà l'Udc di Casini, con l'ingresso di esterni, dalla Marcegaglia ai tecnici cattolici come i ministri Ornaghi e Riccardi. Secondo una ricostruzione di Repubblica, il super ministro avrebbe confidato ai suoi che «quella di Pier è la strada giusta». Ufficialmente, però, smentisce: «Ho sempre detto che se, come e quando deciderò di proseguire anche nei prossimi anni il mio impegno in politica lo dirò chiaramente. Al momento tutte le mie energie sono dedicate nel fare al meglio il ministro del governo Monti».

Tramontato, e anzi trasformato in rivalità, l'antico asse con Montezemolo, finanziato dall'Intesa di Passera per la sua Ntv. Italia Futura, l'associazione che incuba (da anni) la discesa in campo di Luchino, ha stroncato l'Udc e ha tirato una frecciata anche ai tecnici caduti nella «rete a strascico» del nostromo Casini, per un «fritto misto molto confuso».

Il riferimento era appunto a Passera, ospite dei centristi in festa. Casini è in contatto costante con Montezemolo, e ancora adesso, dopo la frittura, lo considera un possibile alleato («marciare divisi ma colpire uniti»). Ma l'avvicinamento di Passera al progetto allontanerà Montezemolo. Troppi galli nel pollaio.

 

 

PIER FERDINANDO CASINI PASSERA ALLA FESTA DEL PD Luca Cordero di MontezemoloIL DISCORSO DI FRANCO MARINI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?