TRABALLA KIEV - DOPO LE DIMISSIONI DEL PREMIER AZAROV, SI SCOPRE CHE IL PRESIDENTE IANUKOVICH È IN CONGEDO PER “UNA GRAVE MALATTIA RESPIRATORIA” - CHE FARÀ ORA PUTIN?

1 - UCRAINA: PER IANUKOVICH 'MALATTIA RESPIRATORIA GRAVE'
(ANSA) - Il capo dello Stato ucraino, Viktor Ianukovich, e' in congedo per ''una malattia respiratoria grave accompagnata da una forte febbre'': lo rende noto l'ufficio stampa della presidenza.

2 - UCRAINA: 'OK' AMNISTIA, MA 'STOP' OCCUPAZIONE PALAZZI
Giuseppe Agliastro per ANSA

Con una mossa a sorpresa, la maggioranza parlamentare ucraina ha approvato in tarda serata una legge di amnistia per i manifestanti antigovernativi. Ma per essere applicata, è necessario che gli insorti sgomberino gli edifici pubblici occupati e smantellino le barricate. La nuova legge potrebbe portare a un alleggerimento delle tensioni, ma non è la soluzione condivisa che tutti auspicavano per mettere fine alla crisi politica e alle violenze di queste settimane che hanno messo a ferro e fuoco il Paese facendo profilare lo spettro di una guerra civile. Resta infatti da chiarire se gli antigovernativi saranno disposti a sotterrare l'ascia di guerra.

A votare a favore sono stati 232 dei 416 deputati presenti in aula, ma i parlamentari dell'opposizione - prima di astenersi sul voto - hanno fortemente criticato la presa di posizione della maggioranza, che dopo ore e ore di braccio di ferro ha deciso di far passare la propria proposta ignorando le richieste degli avversari politici di un'amnistia "senza condizioni".

E intanto il fuoco continua ad ardere sotto la cenere nel Paese: oggi si è addirittura arrivati allo scontro interno alla piazza anti-Ianukovich di due fazioni nazionaliste rivali, mentre un poliziotto è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in un parco della periferia di Kiev.

Il presidente russo Vladimir Putin in tutto questo non pare più così sicuro di voler continuare ad aiutare economicamente l'Ucraina. Ieri a Bruxelles aveva detto che il finanziamento da 15 miliardi di dollari e la riduzione di un terzo del prezzo del gas non sono "a favore di un particolare governo".

Ma oggi ci ha ripensato, e ha deciso di attendere la formazione del nuovo governo ucraino prima di onorare la promessa di nuovi aiuti economici a Kiev, anche perché l'Ucraina è finanziariamente in ginocchio e sembra non sia in grado di onorare i suoi debiti per il gas russo (che hanno raggiunto i 2,7 miliardi di dollari) nonostante lo sconto concessole a dicembre.

Ma ovviamente Mosca vuole aspettare soprattutto perché non ha alcuna intenzione di aiutare un Paese che, dopo un eventuale cambio al vertice, potrebbe decidere di tornare sulla strada dell'integrazione europea (e magari verso le braccia della Nato) allontanandosi dal progetto putiniano dell'Unione euroasiatica, una sorta di spazio economico post-sovietico che il leader del Cremlino vuole mettere in piedi a partire dal 2015.

L'Ucraina resta d'altronde un tassello fondamentale di questo progetto, e oggi Putin è tornato a condannare "le ingerenze" occidentali nel Paese. A portarsi avanti nell'adempimento dello sgombero dei palazzi del potere, prima che la legge d'amnistia fosse approvata, ci hanno comunque pensato i militanti del partito ultranazionalista 'Svoboda' (uno dei tre maggiori dell'opposizione) che, ritenendo di poter trattare col governo la liberazione di alcuni propri attivisti, hanno fatto irruzione nel ministero dell'Agricoltura, occupato dai paramilitari di 'Spilna Sprava', che pure sono a loro volta antigovernativi e nazionalisti.

Quelli di 'Svoboda' avrebbero usato granate assordanti e pistole contro i rivali ferendo alcuni degli occupanti, uno dei quali sarebbe ora ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito con dei proiettili di gomma. Un approccio brutale, ma efficace: il ministero dell'Agricoltura è stato sgomberato, anche se la violenza per ora non si stempera, in un clima di paura.

Uscire da questa crisi è peraltro di vitale importanza per Kiev, anche perché l'economia ne sta risentendo negativamente, e ieri l'agenzia Standard & Poor's ha tagliato il rating del Paese da 'B-' a 'CCC+'. Dopo un incontro con Ianukovich, il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, ha chiesto la fine della "violenza" e delle "intimidazioni" in Ucraina, "da qualunque parte provengano".

Da parte sua anche la cancelliera Angela Merkel ha sollecitato una soluzione pacifica in colloqui telefonici con Putin e lo stesso Ianukovich, mentre da Bruxelles il premier Enrico Letta, ha ribadito che "la violenza e la repressione non sono la strada". Ma intanto questo pomeriggio le ex unità di autodifesa di Maidan hanno istituito una loro 'Guardia nazionale': giurando di essere pronte a "dare la vita per il popolo ucraino".

 

MYKOLA AZAROV AZAROV YANUKOVICH YANUKOVICH

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO