matteo salvini giorgia meloni raffaele volpi adolfo urso

IL COPASIR CHE FA TRABOCCARE IL VASO – LA PRESIDENZA DEL COMITATO SUI SERVIZI FA ESPLODERE LO SCONTRO TRA SALVINI E MELONI. OGGI ALLA RIUNIONE CONVOCATA DAL LEGHISTA RAFFAELE VOLPI IL MELONIANO ADOLFO URSO DISERTERÀ – LA CACCIA AI PARLAMENTARI, LE CANDIDATURE PER LE AMMINISTRATIVE, GLI SGARBI IN EUROPA E I SONDAGGI: TUTTE LE TENSIONI TRA IL “CAPITONE” E LA “DUCETTA”

salvini meloni

Marco Conti per "il Messaggero"

 

Ormai è guerra aperta tra Lega e Fratelli d' Italia e la contesa sulla presidenza del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir) è soltanto la ciliegina. Uno al governo, l' altro all' opposizione. Uno, Salvini, con le percentuali in discesa l' altra (Meloni) in salita.

 

Uno che si appella ai presidenti delle Camere, l' altro al presidente della Repubblica. Tutti e due a caccia di parlamentari-transfughi da strappare all' altro partito, in Italia e in Europa dove si combatte anche lo scontro, in trasferta, su chi a Strasburgo avrà il gruppo di destra più consistente.

 

raffaele volpi

I CANDIDATI

Insieme dovranno però decidere le candidature alle prossime amministrative nelle moltissime città dove si vota per il sindaco e sono in molti a credere che la questione venga risolta su quel tavolo già di per sé molto complicato.

 

Le candidature fioccano sui giornali, ma non c' è stata ancora una riunione per definire chi verrà candidato a Roma, Napoli o Milano e il pantano risente dell' assenza di Silvio Berlusconi.

 

Nel frattempo va avanti la rissa sul Copasir, che rischia di pesare sul tavolo per le città. Oggi pomeriggio, alla riunione convocata dal presidente leghista Raffaele Volpi, Adolfo Urso, vicepresidente e unico rappresentante di Fdi, potrebbe non partecipare alla riunione.

ADOLFO URSO GIORGIA MELONI

 

Ad annunciarlo è stato ieri Ignazio La Russa che vorrebbe che Urso facesse come i consiglieri di Fdi in regione Lombardia che disertano le riunioni dell' esecutivo lombardo per una vicenda di nomine nel cda di Ferrovie Nord Milano fatte dal presidente, il leghista Attilio Fontana.

 

elisabetta casellati roberto fico

Volano gli stracci nel centrodestra e si allungano le sedute a Montecitorio dove FdI fa ostruzionismo e costringe tutti alla notturna per approvare il riordino dei ministeri. Il leghista Volpi non ha, per ora, nessuna intenzione di dimettersi anche se la legge del 2007 che riordinò i servizi di sicurezza e il Copasir prevede che la presidenza vada ad un esponente dell' opposizione. Poichè l' unico partito fuori dalla maggioranza che sostiene il governo Draghi è, per ora, solo FdI, la soluzione dovrebbe essere semplice: dimissioni di Volpi e nomina di un esponente di FdI.

ADOLFO URSO SI FA UN PISOLINO

 

Ma Volpi non molla, Salvini lo difende - anche se evita di pronunciarsi pubblicamente - e lo stallo continua anche se c' è chi cerca di farne «un problema per il Parlamento e la democrazia», come sostiene La Russa.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI BY GIANBOY

Dimettere un presidente di Commissione non è facile e i precedenti non mancano. I presidenti delle Camere Fico e Casellati, investiti del problema, non potevano non limitarsi - come è avvenuto - a considerare la questione politica ribadendo che il Comitato è comunque pienamente legittimato ad operare.

 

Anche i capigruppo di Camera e Senato non hanno poteri per intervenire. Uno stallo che va avanti da settimane con il Comitato che si riunirà oggi pomeriggio, dopo mesi di inattività, in un clima non certo opportuno viste le questioni che dovrebbe prendere in esame. Ultima la vicenda dell' ufficiale di Marina che vendeva file ai russi.

 

Anche se dentro Forza Italia c' è chi pensa che prima o poi Volpi lascerà, per ora la Lega si fa forte di quanto accadde nel 2011, quando, dopo la nascita del governo Monti, Massimo D' Alema rimase al suo posto malgrado il Pd fosse passato dall' opposizione alla maggioranza. Precedente che FdI respinge perché «all' epoca tutti furono d' accordo sulla permanenza di D' Alema. Si applicò - ricorda La Russa - il principio valido nel diritto parlamentare del nemine contradicente, cioè si può prendere una decisione se nessuno contraddice, se nessuno dice appunto di no».

WALTER BIOT

 

Inoltre, come obietta Paolo Armaroli - professore e docente diritto parlamentare - «ammesso e non concesso che il precedente sia davvero tale, è mai possibile che un errore debba essere reiterato in saecula saeculorum?».

 

«Noi siamo per il rispetto della norma secondo cui la presidenza spetta all' opposizione», spiega Enrico Borghi, membro del Copasir ed esponente del partito - il Pd - che ha costruito il precedente. D' altra parte di recente è stato lo stesso segretario dei dem Enrico Letta a dare ragione a Giorgia Meloni che continua ad avanzare la richiesta.

salvini meloni

 

In gioco non c' è però solo la presidenza del Copasir, ma anche della Commissione Lavoro della Camera presieduta da Debora Serracchiani, divenuto ora capogruppo del Pd. FI chiede di presiedere almeno una commissione parlamentare ora che fa parte della maggioranza e che anche la Lega ne ha. La contesa non è stata ancora risolta e, nell' attesa, la Serracchiani resta al suo posto.

matteo salvini raffaele volpi simone di stefanoRAFFAELE VOLPI RAFFAELE VOLPI RAFFAELE VOLPI

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…