1. SILURO GIUDIZIARIO PER IL GOVERNO LETTA-NAPOLITANO: PRESSIONI DELLA MINISTRA CANCELLIERI PER FAR USCIRE DI GALERA GIULIA LIGRESTI, LA FIGLIA DI DON SALVATORE! 2. LE INTERCETTAZIONI DELLA PROCURA DI TORINO LA INCHIODANO, DI FRONTE AI MAGISTRATI CONFERMA LE MOSSE PER LA SCARCERAZIONE LAMPO: “GIULIA SOFFRE DI ANORESSIA E RIFIUTA IL CIBO. HO SENSIBILIZZATO I DUE VICE CAPI DI DIPARTIMENTO DEL DAP”. 3. QUANTI DETENUTI HANNO IL MINISTRO PER AMICO? IL FIGLIO DELLA CANCELLIERI, PIERGIORGIO PELUSO, ERA DIRETTORE GENERALE DELLA FONSAI SPOLPATA DAI LIGRESTO’S. “SONO BUONA AMICA DI GABRIELLA FRAGNI (COMPAGNA DI LIGRESTI) DA PARECCHI ANNI” 4. ALTRO AVVERTIMENTO AL QUIRINALE CONTRO EVENTUALI SALVA-BANANA: LA CANCELLIERI, FEDELISSIMA DI RE GIORGIO, SI È SCHIERATA SUBITO PER L’AMNISTIA. E ORA SI DIMETTERÀ?

Ottavia Giustetti per "La Repubblica"

"La persona che potrebbe fare qualcosa per Giulia è il ministro Cancellieri": il 17 agosto la compagna di Salvatore Ligresti, Gabriella Fragni, intercettata, parla al telefono con il cognato, Antonino Ligresti, e trascina il ministro della Giustizia negli atti dell'inchiesta su Fonsai che è costata l'arresto all'intera famiglia del finanziere siciliano.
Chiamata direttamente da Antonino, il ministro della Giustizia risponde, e si attiva.

Parla con i due vice capi di dipartimento del Dap, il Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria, per "sensibilizzarli" sul fatto che Giulia Maria Ligresti soffre di anoressia. Il 28 agosto, dopo che il ministro della Giustizia si è interessata della sua situazione in cella, finalmente Giulia vede aprirsi le porte del carcere.

"Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione" spiega più tardi Cancellieri, davanti al procuratore aggiunto, Vittorio Nessi, che è volato a Roma per sentirla e che ha cercato di ricostruire l'intera vicenda. E la parentesi che la riguarda si chiude rapidamente senza alcun risvolto penale: non c'è un nesso provato tra il suo attivarsi e la scarcerazione della donna.

Ciononostante, nel verbale di interrogatorio del 22 agosto resta traccia delle parole e dell'interessamento personale del ministro della Giustizia a un aspetto privato dell'inchiesta su Fonsai. Tutto comincia il 17 agosto. Giulia Ligresti è in carcere da un mese e ha già detto di voler patteggiare, ma il giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta dei suoi avvocati che chiedono sia mandata ai domiciliari.

I parenti sono preoccupati che non stia bene e che possa ricadere nell'anoressia di cui ha sofferto in passato. La telefonata tra Gabriella Fragni e il fratello dell'ingegnere di Paterno desta l'allerta della procura di Torino che, esaminando i tabulati telefonici dei familiari degli indagati, si accorge che alcuni contatti con la Cancellieri ci sono stati, fin dal giorno degli arresti. Si attivano perciò controlli più approfonditi.

La vicinanza tra il ministro e la famiglia dell'ingegnere di Paternò è un fatto noto, come pure che il figlio della Cancellieri, Piergiorgio Peluso, sia stato dirigente della compagnia assicurativa Fondiaria Sai. Il nome di Peluso compare spesso nelle carte dell'inchiesta torinese, mai però in veste di indagato. «Essendo io buona amica della Fragni da parecchi anni - ha spiegato il ministro al procuratore - ho ritenuto, in concomitanza con l'arresto dell'ingegnere e delle figlie, di farle una telefonata di solidarietà sotto l'aspetto umano».

Cancellieri e Fragni si sentono più di una volta per telefono. Tanto che la compagna di Salvatore Ligresti, quando la situazione della figlia Giulia non trova soluzione, parla con il cognato e suggerisce di contattarla come ultimo tentativo. Gli avvocati difensori, Gianluigi Tizzoni e Alberto-Mittone, che avevano già parlato di un possibile patteggiamento, si sono visti respingere l'istanza di scarcerazione dal giudice Silvia Salvadori, nonostante il parere favorevole della procura.

L'intera famiglia è travolta dal timore che la donna possa non reggere. E si gioca l'ultima carta: è a questo punto che la compagna di Salvatore, parlando al telefono con il cognato, dice che la sola persona che possa fare qualcosa per Giulia è il ministro Cancellieri. La telefonata resta impigliata nella rete delle intercettazioni e la Fragni sentita il 20 agosto conferma di averlo detto.

Il ministro Cancellieri davanti al magistrato torinese, pochi giorni dopo, racconta cosa è successo poi: «Effettivamente ho ricevuto una telefonata da Antonino Ligresti che conosco da molti anni. Ligresti mi ha rappresentato la preoccupazione per lo stato di salute della nipote Giulia Maria la quale, soffre di anoressia e rifiuta il cibo. In relazione a tale argomento ho sensibilizzato i due vice capi di dipartimento del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati».

Cancellieri spiega, e il procuratore aggiunto di Torino, Vittorio Nessi, titolare dell'inchiesta sul falso in bilancio insieme al sostituto procuratore Marco Gianoglio, riporta nel verbale. Il ministro dice di avere a cuore la salute dei detenuti in generale. Ma poi chiarisce, proseguendo nel racconto, che il suo interessamento diretto è stato per un carcerato soltanto: Giulia Maria Ligresti. Nel frattempo intorno al caso della figlia di Salvatore succedono fatti inconsueti.

In procura a Torino, poco dopo ferragosto, arriva via fax un referto inviato dalle psicologhe dell'istituto penitenziario dove Giulia è detenuta. Medici e assistenti sociali, apparentemente senza nessuna sollecitazione, spediscono il documento ai pm per segnalare lo stato di depressione della donna e certificare che le sue condizioni di salute sono incompatibili con il carcere.

Questo li obbliga a nominare un medico legale, il quale, accertato l'effettivo disagio della detenuta, fa in modo che in pochi giorni a Giulia Maria vengano concessi i domiciliari. Jonella, la sorella, rimasta qualche settimana nel carcere di Cagliari (era stata arrestata mentre si trovava in vacanza in Costa Rei), è stata trasferita a Torino. Salvatore, invece, è sempre rimasto ai domiciliari.

Unico sfuggito alla misura cautelare è Paolo Gioacchino che risiede in Svizzera. Giulia Maria torna a casa il 28 agosto, undici giorni dopo che lo zio ha chiamato il ministro. E cinque giorni dopo l'sms di «rassicurazioni» che rivela la stessa Cancellieri: «Ieri sera Antonino Ligresti mi ha inviato un sms chiedendomi se avessi novità e gli ho risposto che avevo effettuato la segnalazione nei termini che ho spiegato, nulla di più».

 

ligresti salvatorejonella e salvatore ligrestiGiulia Ligresti Giulia Ligresti Nuccio Peluso AnnaMaria Cancellieri ANNA MARIA CANCELLIERI ROBERTO NAPOLETANO GIORGIO NAPOLITANO CANCELLIERI NAPOLITANO SEVERINO ORNAGHI BARCA AGLI STATI GENERALI DELLA CULTURA Piergiorgio Peluso di UnicreditLIGRESTI CON LE FIGLIEIGABRIELLA FRAGNI E LIGRESTI MG ridimensionare x LIGRESTIIMG ridimensionare x LIGRESTIIMG ridimensionare x

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...