CHI DI PRIVACY FERISCE, DI PRIVACY PERISCE – L’EX DEPUTATO MICHELE ANZALDI RICORDA DI QUANDO, NEL 2019, IL TG2 DIRETTO DA SANGIULIANO MANDÒ IN ONDA LE IMMAGINI, CARPITE DALL’ESTERNO, DELL’INTERROGATORIO DEI GENITORI DI MATTEO RENZI: “LE VIOLAZIONI SULLA PRIVACY MI ERANO SEMBRATE EVIDENTI, EPPURE NESSUNO DALLE AUTHORITY DECISE CHE IL MIO ESPOSTO MERITASSE NEMMENO UNA RISPOSTA. SILENZIO ASSOLUTO” – SULL’AUDIO TRA “GENNY DELON” E LA MOGLIE, MANDATO IN ONDA DA REPORT, IL GARANTE HA INVECE RISPOSTO PRONTAMENTE, CON UNA MAXI-MULTA DA 150MILA EURO PER LA TRASMISSIONE RAI…
Michele Anzaldi per www.professionereporter.eu
REPORT - LA TELEFONATA TRA GENNARO SANGIULIANO E LA MOGLIE FEDERICA CORSINI
L’ex ministro della Cultura (ex direttore Rai) Gennaro Sangiuliano e sua moglie Federica Corsini, giornalista Rai, hanno presentato un esposto al Garante della Privacy (contro una trasmissione della Rai, Report, stessa azienda per cui lavorano).
Report aveva trasmesso una telefonata fra marito e moglie, violando -secondo l’esposto- la privacy. La telefonata si svolgeva nel periodo della vicenda che ha coinvolto Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia che ha poi portato alle dimissioni da ministro.
Dopo la presentazione Sangiuliano ha inviato personalmente l’esposto anche al suo collega di partito Fdi Agostino Ghiglia, commissario pro tempore alla Privacy, chiedendo di vedersi riconosciuti “i diritti di ogni cittadino”.
Quanti possono raccomandarsi direttamente ad un commissario? Non basta aver depositato l’esposto? Repubblica parla anche dei rapporti diretti che Sangiuliano ha avuto con altri commissari, la vicepresidente dell’Authority ha anche presentato il suo libro.
NONO PIANO
Questo episodio mi riporta alla mente un altro caso che ha riguardato la Privacy. Nel 2019 il Tg2, allora diretto da Gennaro Sangiuliano, mandò in onda le immagini carpite dall’esterno dell’interrogatorio cui genitori di Matteo Renzi erano sottoposti in Tribunale.
Gli interrogatori di fronte ai magistrati sono atti privati, secretati, mai aperti al pubblico, peraltro un momento di grande delicatezza, a maggior ragione se si tratta di privati cittadini che non hanno alcun ruolo pubblico (come appunto il babbo e la mamma di Matteo Renzi).
Quell’interrogatorio si svolgeva al nono piano, gli operatori della Rai salirono quindi fino a quell’altezza per poter riprendere attraverso i vetri delle finestre ciò che accadeva nell’ufficio del magistrato. Anzi, probabilmente hanno dovuto procurarsi addirittura ospitalità presso l’appartamento di fronte.
SILENZIO ASSOLUTO
maria rosaria boccia gennaro sangiuliano
Tutti gli italiani poterono, quindi, assistere all’interrogatorio reso dai genitori di Renzi, grazie alle immagini carpite dal servizio pubblico (violazione dei diritti commessa solo dalla Rai). Cosa aggiungevano quelle immagini alla notizia degli interrogatori? Nulla.
In qualità di Segretario della Commissione di Vigilanza Rai presentai, quindi, un esposto all’Agcom, al Garante della Privacy e all’Ordine dei giornalisti. Le violazioni del Contratto di servizio Rai, dei regolamenti deontologici giornalistici e della normativa sulla Privacy mi erano sembrate evidenti, eppure nessuno dalle authority decise che un esposto di un parlamentare componente della Commissione bicamerale di Vigilanza sulla Rai meritasse nemmeno una risposta. Silenzio assoluto.
A rispondere fu solo il Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, che archiviò il mio esposto con la seguente motivazione: “Dal video non si riconoscono affatto i signori Renzi”. Chiunque può rivedere i servizi e giudicare: le telecamere riprendono una stanza dove c’è un signore che sostiene un interrogatorio, il giornalista dice espressamente che si tratta dei genitori di Renzi, ma per l’Ordine dei giornalisti “non si riconoscono”.
Forse l’Ordine dei giornalisti avrebbe fatto meglio a non rispondere, a fare finta di nulla come avevano fatto i commissari Agcom e Privacy.
matteo renzi alla leopolda 3
casa di tiziano renzi e laura bovoli
tiziano renzi


