PURE LA MASSONERIA VIENE BASTONATA A SIENA! STEFANO BISI, CHE VOLEVA PRENDERE IL POSTO DI RAFFI MA È STATO CAZZIATO

Daniele Martini per "www.ilfattoquotidiano.it"

Da quando il Monte si è schiantato, a Siena non ne va più bene una. Non girano più quattrini, la squadra di calcio è capitombolata dalla A alla B con un debito di 70 milioni di euro e per di più senza la rete di protezione di mamma banca. Quella di pallacanestro non può più esibire sulle magliette il logo Mps, che voleva dire soldi, perché tutte le sponsorizzazioni targate Montepaschi sono vietate dal decreto sui Monti bond.

Mentre la Fondazione, affidata alla grintosa vicepresidente della Confindustria, Antonella Mansi, deve rinunciare alla parte della simpatica Befana che con i suoi regalini faceva tutti felici. Per non parlare degli sciccosi premi di un tempo, ormai un ricordo. Come il Paolo Frajese, consegnato nel 2008, con Berlusconi al governo, a Gianni Letta alla presenza delle più alte autorità cittadine, tutte Pd, a cominciare da quelle bancarie, ovviamente.

Perfino la Massoneria senese non è più quella che fu, onnipresente e onnipotente. La prima volta che ha tentato di rialzare la testa dopo lo scandalo è stata immediatamente risospinta indietro con perdite. È successo questa estate quando ha provato a scalare la carica più alta, quella di Gran Maestro del Grande Oriente, intendendo piazzare il suo rappresentante, Stefano Bisi, al posto di Gustavo Raffi che dovrà lasciare la prossima primavera.

Insieme al potere bancario, a quello universitario e a quello politico, rigorosamente esercitati in stile bipartisan, il potere massonico era uno dei fili d'oro del "groviglio armonioso" senese, il più avvolgente di tutti, quello che legava gli altri in un unico ordito. A Siena la massoneria vincente da anni si identifica proprio con Bisi, capo del collegio dei Maestri venerabili della Toscana.

Giornalista di professione, Bisi è il caporedattore del Corriere Senese, giornale locale che vende poche migliaia di copie, ma molto ambito, soprattutto dal Pdl, così come risulta dalle intercettazioni di Daniela Santanchè. Un tempo la testata era di proprietà del Monte, dei cementieri umbri Barbetti e delle Coop, ma poi fu trasferita sotto l'egida degli Angelucci grazie anche all'interessamento proprio della Santanchè.

Il 25 marzo 2010, per esempio, la "pitonessa" telefonò al presidente del Monte, Giuseppe Mussari, pregandolo di ricevere Giampaolo Angelucci, cliente della banca con la Tosinvest che di lì a non molto sarebbe diventato anche editore del Corriere Senese.

Finché ha potuto, il Monte si è mostrato assai benevolo con la Santanchè riservando pingui contratti a favore della sua concessionaria di pubblicità. Nell'era del Montepaschi imperante, Bisi era così in simbiosi con la banca e il suo potere da poter sussurrare scelte, strategie e nomine a Mussari, sicuro di essere ascoltato.

E Mussari, d'altra parte, si faceva coinvolgere volentieri dallo stesso Bisi e dal Collegio toscano del Grande Oriente partecipando da riverito ospite ai convegni massonici sui temi più disparati, compresi quelli economici e creditizi. E si mostrava riconoscente a Bisi concedendo un bel po' di pubblicità al giornalino on line Siena News fondato dal portavoce di Mussari, David Rossi, morto suicida nei giorni più duri dello scandalo, e di cui lo stesso Bisi è direttore.

A Siena tutti sanno che Bisi fu determinante per la scelta del presidente del minuscolo aeroporto di Ampugnano, che poteri locali e Monte, uniti come un sol uomo, volevano trasformare da scalo inesistente a centro grande e trafficato. Per concretizzare il sogno, Bisi sostenne Enzo Viani, ex dirigente del Monte in pensione, ma soprattutto fratello massone della loggia fiorentina Lando Conti, tessera numero 884.

Proprio per gli oscuri traffici intorno ad Ampugnano, sei mesi fa Viani e Mussari sono stati rinviati a giudizio e Viani è stato anche punito dalla giustizia massonica, sospeso a tempo indeterminato con il decreto 331, il primo caso dopo lo storico repulisti della P2. Poi, però, Viani è stato confermato alla guida di Urbs, la società immobiliare e finanziaria che tiene i cordoni della borsa massonica.

Per sostenere la candidatura di Bisi a Gran Maestro, un gruppo di suoi fan guidato dal vice dello stesso Bisi, Moreno Milighetti, ha preso un'iniziativa assai poco in sintonia con la coltivata riservatezza massonica, una "lettera aperta ai Fratelli Maestri" in stile campagna elettorale classica, un volantino in cui si illustra il candidato come un qualsiasi politico a caccia di preferenze, con un elenchino di buoni propositi in cui si dice che Bisi è pronto a "fare squadra" massonica perché si considera "Fratello tra i Fratelli".

Il Gran Maestro Raffi non ha affatto gradito la scapigliata missiva e l'ha fulminata con una circolare affidata alla firma del Gran segretario, Alberto Jannuzzelli. Una fucilata fin dalla prima riga: "Si diffidano i Fratelli ad astenersi dall'utilizzo di lettere aperte, trasmesse anche via email, per promuovere future candidature, chiedendo adesioni". Minacciosa la chiusa: "Poiché tali comportamenti delegittimano l'attuale Gran Maestranza, non verranno tollerati ulteriormente". Orfana del Monte, la massoneria senese ripiega sconfitta.

 

Stefano Bisi gustavo raffiMASSONERIA RAFFIraffi-massoneriamontepaschi siena sedeMONTEPASCHI BASKET

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…