bergoglio papa francesco leonardo

QUALCUNO DICA A BERGOGLIO CHE LE ARMI SARANNO “BRUTTE”, MA SERVONO ANCHE PER DIFENDERSI – L’OSPEDALE PEDIATRICO BAMBIN GESÙ DI ROMA, DI PROPRIETÀ DEL VATICANO, RESPINGE UNA DONAZIONE DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO DA PARTE DI LEONARDO: “È INOPPORTUNA, NON POSSIAMO ACCETTARLA” – IL GRAN RIFIUTO, ISPIRATO DALLA POSIZIONE DEL PAPA (CHE ANCHE OGGI HA DETTO “IL COMMERCIO DI ARMI È BRUTTO”), HA SORPRESO I VERTICI DELL’EX FINMECCANICA. CHE HANNO DIROTTATO L’INGENTE SOMMA VERSO IL GASLINI DI GENOVA…

ospedale bambino gesu'

IL PAPA, IL COMMERCIO DI ARMI È BRUTTO, SERVE NUOVA ECONOMIA

(ANSA) - Il Papa chiede ai giovani di rinnovare l'economia, a partire dalla produzione e il commercio delle armi. E' quanto ha detto il Papa nell'udienza alla "Toniolo Young Professional Association". Papa Francesco ha sottolineato che "le guerre sono il frutto di rapporti di forza prolungati, senza un preciso inizio e senza una fine certa".

 

PAPA FRANCESCO ALL UDIENZA GENERALE DEL 7 GIUGNO 2023

E ha chiesto: "Ma dove sono le imprese audaci, le visione ardite?", "e da chi possono venire, se non da cuori giovani e impavidi, che accolgono il bene dentro di sé e impugnano il Vangelo così com'è, per scrivere pagine nuove di fraternità e di speranza?". "Questo è il vostro mestiere, la vostra vocazione", ha detto il Papa ai giovani.

 

"Quanti altri aspetti, come l'economia, la lotta alla fame, alla produzione e al commercio delle armi, questo è brutto - ha evidenziato il Papa -, la questione climatica, la comunicazione, il mondo del lavoro, e tanti altri, hanno bisogno di rinnovamento e di creatività? Vi affido questi sogni di vecchio, che sono. Qui si dice anziano - ha detto commentando il testo scritto che aveva davanti - ma dico vecchio perché si capisce meglio".

roberto cingolani stefano pontecorvo lorenzo mariani

 

NO VATICANO AI SOLDI DI LEONARDO PER I BIMBI “INOPPORTUNO”. L’AZIENDA: “NON CAPIAMO”

Estratto dell’articolo di Orazio La Rocca per “la Repubblica”

 

«Questa donazione è inopportuna. Grazie lo stesso, ma non possiamo accettarla». L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma respinge così, senza troppi giri di parole, un regalo della consistente cifra di un milione e mezzo di euro destinato all’acquisto di macchinari di ultima generazione per curare bambini e bambine colpiti da malattie rare.

 

Destinatario del “non possumus”, pronunciato dai vertici dell’ospedale infantile di proprietà del Vaticano — ispirato evidentemente dalla Segreteria di Stato su input dello staff di papa Francesco — la Leonardo (ex Finmeccanica), colosso dell’industria italiana presieduto da Stefano Pontecorvo, con oltre 51 mila dipendenti, specializzato nella realizzazione di sistemi di difesa, aerospaziale e sicurezza in dotazione a esercito, polizia, carabinieri, forze armate, anche nell’ambito Ue e Nato.

 

roberto cingolani guido crosetto

Il gran rifiuto pontificio — che ha creato non poche perplessità tra i dirigenti dell’azienda, società per azioni a partecipazione statale con il ministero dell’Economia e della Finanza partner al 30,2 per cento — si è consumato nelle settimane precedenti le passate festività natalizie e di fine anno, in maniera del tutto riservata dietro le quinte dell’ospedale e della stessa Leonardo, che ogni anno […] destina in beneficenza, lontano dai fari della ribalta mediatica, contributi per sostenere iniziative umanitarie, mondo del volontariato, ospedali in Italia ed all’estero.

 

Per il Natale 2023, filtra dall’entourage del presidente Stefano Pontecorvo, alla Leonardo era stata pianificata una donazione per il Bambino Gesù da utilizzare per l’acquisto di una Pec Tac. Un macchinario che il milione e mezzo di euro avrebbe agevolmente coperto, dando quindi una importante boccata d’ossigeno alle casse dello stesso ospedale pediatrico […].

 

L’iniziativa umanitaria era stata decisa dai dirigenti della Leonardo nei giorni a cavallo tra fine ottobre ed inizio novembre scorsi, […]

ospedale bambino gesu' 1

 

Ecco, dopo che il Bambin Gesù ha respinto la donazione, alla Leonardo non hanno voluto rinunciare al loro annuale gesto di solidarietà, offrendo il milione e mezzo di euro ad un altro importante ospedale pediatrico, il Gaslini di Genova.

 

La cui dirigenza, stando a quanto si apprende, non ha esitato un solo attimo ad accettare il dono. Contrariamente ai consiglieri del Papa che, secondo voci raccolte Oltretevere, hanno preferito mandare al mittente il consistente dono «per evitare di mettere in imbarazzo la Santa Sede proprio in questo periodo in cui il mondo alle prese con guerre sanguinose che il Pontefice denuncia ogni giorno ».

 

stefano pontecorvo presidente di leonardo foto di bacco

In effetti, Bergoglio non si lascia sfuggire nessuna occasione per chiedere la fine dei conflitti in corso e di mettere sul banco degli imputati anche i fautori del commercio di armi, le industrie belliche e quanti lucrano sulla vendita degli ordigni ai paesi belligeranti. Come ha fatto nelle omelie natalizie e nel messaggio per la Giornata della Pace del primo gennaio scorso.

 

«E noi che c’entriamo con tutto questo?», si lamentano alla Leonardo. E aggiungono: «In tutti i teatri di guerra in corso, a partire dall’Ucraina e dal Medio Oriente, non c’è nessun sistema offensivo di nostra produzione. Noi lavoriamo per la sicurezza con sistemi all’avanguardia, droni per la vigilanza, ma niente armi. Volevamo solo raccogliere gli appelli del Papa per aiutare i più bisognosi, i bambini malati, i poveri. Non capiamo questo rifiuto».

 

La prudenza vaticana, però, non ha voluto correre rischi, preferendo dire no. Anche se, ammette […]  chi al Bambino Gesù avrebbe invece voluto accettare […], quella somma «ci avrebbe fatto molto comodo»

LORENZO MARIANI ROBERTO CINGOLANI ospedale pediatrico bambin gesu'bergoglio collegamento da santa marta per l angelus GUIDO CROSETTO ROBERTO CINGOLANI

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