"SPIANO PIU' I VOSTRI MAGISTRATI CHE LA NSA": GLI ITALIANI SONO INTERCETTATI 100 VOLTE PIU' DEGLI AMERICANI (I TEDESCHI 50 VOLTE, I FRANCESI 30)

Paolo Mastrolilli per "La Stampa"

La storia dello spionaggio americano in Europa ieri non era nemmeno fra le prime dieci notizie, sui siti di «New York Times», «Wall Street Journal» o «Washington Post».
Immaginate sulle prime pagine del Nebraska o del Montana.

Era completamente assente dal sito dell'Arkansas «Democrat-Gazette», che pure apriva con una vicenda internazionale quasi dimenticata da noi europei: 66 morti in Iraq, per gli attentati avvenuti ieri. La situazione si è movimentata un po' nel pomeriggio, quando su Internet hanno rimbalzato i commenti di Mike Rogers, presidente della Commissione Intelligence della Camera, che in sostanza ci ha chiesto di smetterla di lamentarci e fare gli ipocriti: «Se solo i francesi sapessero come questi programmi sono stati disegnati per proteggerli dal terrorismo, stapperebbero bottiglie di champagne».

Non è un caso, il risultato di questo sondaggio estemporaneo sulla penetrazione mediatica domenicale del Datagate europeo. La maggioranza degli americani non è impressionata. Gli addetti ai lavori sono più preoccupati per gli effetti negativi che potrebbe avere tanto nella collaborazione contro il terrorismo, quanto nei rapporti commerciali. Anche fra di loro, però, comincia ad affiorare una certa insofferenza, per l'esagerazione con cui si tratta la vicenda sull'altra sponda dell'Atlantico.

L'America profonda che sta trascurando questo scandalo in sostanza ha già dato. C'è stata grande attenzione quando sono apparse le prime rivelazioni di Edward Snowden, soprattutto perché qualcuno ci ha letto gli echi di quanto aveva detto negli anni Settanta il senatore Frank Church, presiedendo la commissione sulle attività illegali dei servizi di intelligence: «La tecnologia ora consente agli Stati Uniti di controllare i messaggi che viaggiano nell'aria. Mentre è necessario combattere i nemici, tale capacità potrebbe essere rovesciata contro gli americani, che non avrebbero più alcuna privacy. E se il governo diventasse tirannico, la tecnologia lo aiuterebbe».

Questo dibattito si è ripetuto dopo il caso Snowden, è stato molto intenso, ma la conclusione è meno devastante del previsto: «Basta - ci ha detto lo scrittore Paul Auster - non voglio parlarne più. Sono deluso e preoccupato, ma basta». Gli americani medi restano scettici, ma faticano ad appassionarsi alle preoccupazioni degli europei, anche perché sono distratti dall'economia e dai guai della riforma sanitaria. Basti sapere che sabato c'è stata una marcia di protesta a Washington contro lo spionaggio, e secondo le stime generose degli stessi organizzatori hanno partecipato 2.000 persone.

La percezione è diversa tra gli addetti ai lavori, per le ripercussioni che le polemiche con l'Europa potrebbero avere sulla collaborazione nella lotta al terrorismo, le trattative in corso per firmare il trattato di libero scambio tra Usa e Ue, e la libertà di operare delle compagnie di internet, a cui Bruxelles potrebbe imporre nuove regole per impedire che passino informazioni all'intelligence americana. Richard Haass, presidente del Council on Foreign Relations, sostiene che tutto questo non sarebbe avvenuto durante la Guerra Fredda: «Allora avevamo più ammortizzatori.

La polemica è parte di un più ampio allontanamento degli europei dagli Stati Uniti». Se ciò fosse vero, la preoccupazione dovrebbe riguardare anche l'America profonda: gli europei non hanno più l'ammirazione, l'affetto e la dipendenza di un tempo dagli Usa, e quindi guardano altrove anche sul piano commerciale e della sicurezza. Nello stesso tempo, però, è pure vero che la mossa più innovativa della politica estera americana nell'ultimo decennio è stata forse il «pivot» verso l'Asia, a dimostrazione che gli stessi Stati Uniti guardano altrove.

L'attacco di Rogers è significativo, perché dimostra l'impazienza che matura in certi ambienti, stanchi di un'ipocrisia europea non giustificata dai fatti. Tempo fa Stewart Baker, ex general counsel della Nsa, ha parlato così alla Commissione Giustizia della Camera: «Secondo i dati del Max Planck Institute, hai 100 volte più probabilità di essere spiato dal tuo governo se vivi in Olanda o in Italia, che negli Usa, e 30 o 50 se sei francese o tedesco».

Questi dati si riferiscono alle intercettazioni delle autorità giudiziarie europee, più attive delle agenzie di intelligence americane, e dimostrano la disconnessione. Infatti «New York Times» e «Washington Post», che nei giorni scorsi hanno pubblicato editoriali critici verso l'amministrazione, hanno lanciato questo semplice messaggio: spiate pure, ma usate più buon senso.

 

SISTEMA DI SPIONAGGIO FRANCESE SECONDO LE MONDEOBAMA ASCOLTA INTERCETTA CYBER Snowden x MIKE ROGERS OBAMA E ANGELA MERKEL FOTO LAPRESSE BERLINO E OBAMA MANIFESTAZIONE CONTRO IL PROGRAMMA AMERICANO PRISM jpegPRISM slide crop Prism

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT