“SIAMO AGLI SGOCCIOLI. A BREVISSIMO AVREMO LA NUOVA GIUNTA REGIONALE” – LO SLALOM DEL NEO-GOVERNATORE DELLA CAMPANIA ROBERTO FICO TRA I PALETTI DEI PARTITI - RENZI NON AVREBBE ANCORA INDICATO IL NOME DEL SUO ASSESSORE, MASTELLA PARE DI SÌ. ANCHE NEL PD C’È INCERTEZZA SUL TERZO NOME E NON CI SAREBBE QUELLO DELLA DONNA. SEMBRA RISOLTO UNO DEI NODI PRINCIPALI, L'INGRESSO DI FULVIO BONAVITACOLA, PER DIECI ANNI VICEPRESIDENTE E ALTER EGO DI VINCENZO DE LUCA...
Paolo Cuozzo per il “Corriere della Sera” - Estratti
Le poltrone riservate agli assessori sono vuote: la giunta regionale della Campania ancora non c’è. Serve tempo. Ancora tempo. Le caselle non si sono ancora tutte incastrate. Se ne riparlerà oggi, forse domani: certezze granitiche non ce ne sono. «Renzi non ha ancora indicato il nome del suo assessore, Mastella pare di sì. Anche nel Pd c’è incertezza sul terzo nome e non ci sarebbe quello della donna. Eppoi l’indicazione di De Luca deve essere approfondita», le voci dell’aula.
ROBERTO FICO - REGIONE CAMPANIA
Si consuma così il primo giorno in aula — in occasione dell’insediamento del Consiglio — per Roberto Fico. Che saluta l’elezione del dem Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco di Napoli, eletto alla guida dell’assemblea con 41 preferenze su 50 e votato anche dall’opposizione: una prova di quanto forte sia l’effetto-Manfredi che dal Comune di Napoli sfonda anche in Regione Campania.
«Siamo agli sgoccioli. A brevissimo avremo la nuova giunta regionale», giura l’ex presidente della Camera; che nel suo discorso istituzionale ringrazia, sotto gli occhi del suo competitor, Edmondo Cirielli, e dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano — diventato capogruppo di Fratelli d’Italia — anche Giorgia Meloni. Fico annuncia poi il ritiro della querela a Report presentata nelle scorse settimane dalla Regione allora guidata da De Luca.
E gli assessori? «Non ci sono ritardi perché la legge ci dice che dall’insediamento del Consiglio Regionale, che è oggi, possono passare fino a 10 giorni per l’insediamento della giunta e la nomina della giunta — dice ancora —.
Quindi siamo perfettamente nei tempi di legge e prendiamo il tempo giusto per far sì che ci sia la migliore giunta possibile».
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Quanto ai 10 assessori almeno per una notte ci si deve accontentare dei nomi dati per «probabili». Come il dem Mario Casillo per la vicepresidenza della giunta con delega ai Trasporti. Poi c’è Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici, e Andrea Morniroli, esperto di Terzo settore. Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi, quotato come assessore per «Avanti»; la parlamentare Gilda Sportiello (5S) e Fiorella Zabatta, co-portavoce nazionale di Avs. E De Luca? Fulvio Bonavitacola, suo ex numero due, «sembra stare dentro».
Fico terrà per sé la Sanità e forse anche il Bilancio. Ma oggi può cambiare tutto o quasi.
SCINTILLE SULLA GIUNTA FICO ENTRA L'EX VICE DI DE LUCA
Dario Del Porto per “la Repubblica” - Estratti
La foto del giorno ritrae Roberto Fico, neo governatore della Campania, intento a seguire la seduta di insediamento del consiglio regionale in beata solitudine, tra i banchi della giunta rimasti desolatamente vuoti.
La deadline originaria era ieri, ma la squadra ancora non c'è. «Siamo agli sgoccioli, A breve sarà annunciata», assicura però l'ex presidente della Camera che, terminata la riunione, torna a Palazzo Santa Lucia per mettere a posto gli ultimi tasselli del risiko.
Sembra ormai risolto uno dei nodi principali, l'ingresso di Fulvio Bonavitacola, per dieci anni vicepresidente e alter ego di Vincenzo De Luca, sul quale pesavano sia le riserve dell'ala del Pd storicamente contrapposta all'ex governatore, sia le perplessità attribuite allo stesso Fico.
MATTEO RENZI CLEMENTE MASTELLA
Per superare lo stallo potrebbe rivelarsi determinante l'incrocio con la presidenza del consiglio regionale: viene eletto con 41 voti su 51 (dunque anche con il sostegno della destra) il dem Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco di Napoli, alla sua seconda consiliatura dopo un'esperienza in Parlamento. I deluchiani mugugnano, una scheda va proprio all'ex sindaco di Salerno, un'altra alla sua assessora all'Istruzione, Lucia Fortini, ma il dado sembra tratto.
Bonavitacola sarà nella squadra con una delega di peso, forse le Attività produttive. In consiglio però si apre subito un'altra crepa nella maggioranza: il gruppo Casa Riformista, che unisce i tre consiglieri renziani di Italia Viva e i due mastelliani di Noi di Centro, fra i quali Pellegrino Mastella, figlio del sindaco di Benevento, diserta il voto su vicepresidenti e questori.
«Non abbiamo partecipato ad alcuna riunione nella quale fossero stati preventivamente condivisi e definiti i criteri per l'attribuzione delle cariche», protestano. Resta da capire in che misura questo strappo influirà sulle trattative per la giunta. Fico minimizza: «C'è stata una questione esclusivamente sull'ufficio di presidenza, ma non c'è alcun problema», dice.
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