RENZI COME FONZIE DALLA DE FILIPPI. E I FAN S’INCAZZANO

1. RENZI, 'RESTO SINDACO. ME NE ANDREI PER FARE IL PREMIER'
(ANSA) - ''Resto a fare il sindaco. Me ne andrei solo per fare il premier''. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in un'intervista alla cronaca fiorentina del quotidiano La Nazione. ''Ho sempre detto che avrei mantenuto la parola data ai fiorentini, che non avrei lasciato per andare a fare il parlamentare o il ministro. L'ho dimostrato, rinunciando a tutte le offerte che mi sono arrivate dopo le primarie'', ha affermato Renzi rispondendo ad una domanda se 'si ricandidera' da sindaco o la sua ambizione e' fare il premier'.

''La sala Clemente VII in Palazzo Vecchio - ha aggiunto Renzi - e' l'ufficio piu' bello del mondo. Ci si puo' rinunciare solo in due casi: o perche' i fiorentini si stufano di te o se gli italiani ti chiamano a governare il Paese. Vedremo se in futuro si verifichera' una delle due ipotesi (dice sorridendo, ndr). Fino a quel momento lavorero' per onorare il mandato, con la gioia di sentire quotidianamente la fiducia della nostra gente. Da buon fiorentino so che si puo' fare di piu'. E il primo a non essere mai contento del sindaco sono io''.


2. LA RINCORSA POP DI RENZI PARTE DA AMICI A MEDIASET
Malcom Pagani per "il Fatto Quotidiano"

Oltre le palme finte del Dubai Bar, il carcere di Rebibbia, i molti Fuenti di periferia e le decadenti archeologie industriali della via Tiburtina, c'è l'apostolo Matteo Renzi. Predica sotto la volta di Maria De Filippi. Arrota la cadenza Arno doc. Abita senza percepibili imbarazzi gli abiti indigeni e i gigli identitari dello stilista fiorentino Ermanno Scervino. Indossa il cappuccio delle buone intenzioni.

Snocciola il rosario del nulla con commovente predisposizione d'animo, maltratta la lingua di Dante e non pago, dispensa indulgenze e patenti di felicità: "Quando è uscita la notizia che c'era un politico che andava ad Amici m'hanno guardato: ‘aaah questi politici'. I politici meno felici hanno detto: ‘ma come si fa ad andare a un talent show?'". Breve pausa: "Perdonateli se fanno polemiche sul talent show, ma non perdonate quei politici che vogliono cancellare il talento". L'applauso (scala Mercalli in allarme) è solo la conseguenza di un'operazione ardita.

Calarsi con pantaloni a sigaretta, scarpe nere traslucide e giacca di pelle in tinta mutuata da Arturo Herbert Fonzarelli, tra le adolescenti adoranti di Amici: "Pasqualeeeee, sei fichissimo". Nell'isola dell'audience che la ragazza di Pavia che voleva diventare magistrato (contesta i giudizi frettolosi: "Non si possono liquidare i successi pensando che li guardino solo i coglioni") domina da anni incontrastata.

Negli studi Elios, tra le steadycam, il brulichio delle duemila voci che quando approvano, espongono striscioni o battono mani e piedi provocano spostamenti d'aria, Renzi è venuto a duellare in differita (si vedrà il sei aprile alle 21.00 su Canale 5) con cabala e ridicolo.

I precedenti delle intemerate in campo alieno viravano a nero. Massimo D'Alema in maniche di camicia a cucinare risotti da Bruno Vespa: "Invece di mettere la cipolla a sfriggere, io la lascio a bollire così perde il suo afrore". Le lacrime di Piero Fassino in corrispondenza d'amorosi sensi con la sua antica tata, nel 2005, sempre da Maria, in C'è posta per te. Oggi Renzi, negli stessi studios in cui passarono Leone e Pasolini, nella terra di mezzo in cui venne girato il Django originale, sguaina l'arma della retorica e spara cartucce a salve.

Quando molti anni fa, in terrificante giacca marron si presentò da Mike Bongiorno a La ruota della fortuna, Renzi comprò vocali e consonanti per aggirare il presente. Allo scopo di ipotecare il futuro, invece della D di Domodossola chiesta con qualche timidezza al grande Mike, da Maria il giovane Matteo sventola la P di paravento.

De Filippi lo introduce ieratica, vagamente mistica e pronuncia la parola speranza almeno sei volte: "Non so chi a casa sia credente o creda ancora nella Chiesa, ma avrete ascoltato e condiviso le parole del Papa. Ha detto ai giovani: ‘non fatevi rubare la speranza'... è facile dirlo a parole, ma quando non c'è più niente anche le parole contano. Dobbiamo provare a ricostruire un filo di speranza, la speranza ha una profondità e una creatività, ecco una di quelle persone che ancora crede che ci sia un filo di speranza da cui poter ricominciare, Matteo Renzi". Boato.

Con le note di Try di Pink: "Ti sei mai chiesta come mai tutto si sia rivelato una menzogna?" Matteo afferra il microfono. Parla a braccio. Esplora il vuoto cosmico: "È molto bello, ma è anche difficile parlare di speranza, ha ragione Maria... è difficile essere qui soprattutto uno da parte di che fa il sindaco, da parte di uno che con quella parola brutta... che fa politica... ci aspettiamo che che voi ci diate una mano a costruire questa speranza, non è vero che va tutto male".

Non del tutto almeno. Il veltroniano "ma anche" ha fatto proseliti anche nel territorio di chi ad Arcore andava in pellegrinaggio: "Sì è vero la crisi, i problemi tutto quello che volete" - concede Matteo - "però nella vostra sfida di oggi... c'è un sentimento bello di speranza che ci si può fare (sic)".

Si gira a destra e a sinistra, l'ovale paonazzo, un po' di emozione, i soliti tranelli dell'italiano: "Noi avremo speranza di non fare come è stato fatto fino a oggi, che spesso si trovava lavoro non per il talento ma per la raccomandazione, sarà un grandissimo momento quello in cui questo paese sarà fatto da persone che vanno avanti con la forza del proprio sudore, anche battendo (sic) qualche botta".

E poi via di autobiografia: "A me è capitato di prenderle, può essere anche bello, puoi ritrovare la grinta per ripartire, non la voglio fare lunga, è il momento vostro, però fatemi dire l'ultima cosa". Gliela fanno dire ed è già un miracolo perché al pubblico che ha bloccato la Tiburtina per Marco Mengoni, Renzi piace. Però la gente aspetta Miguel Bosè ed Emma, i bianchi e i blu, le squadre di Amici. Bisogna fare in fretta.

Matteo non si fa pregare e cesella la retorica: "Ve lo dico con il cuore, io non so come questo bellissimo paese immaginerà il proprio domani, ma quando penso a Firenze, penso a un personaggio, il Brunelleschi, che tutti consideravano mezzo matto perché costruiva una cupola come non l'aveva mai fatta nessuno". Qui, Renzi il modesto non resiste all'identificazione introducendosi nello scivoloso linguaggio che lambisce logge e cupole. Non ci fa caso nessuno.

A ben guardarlo, tra un applauso e l'altro, ci si domanda come mai, fuor di metafora, non sia in gara anche lui: "Il Brunelleschi ha avuto il coraggio di insistere di crederci". Gran finale: "Io penso che se tutti insieme riusciremo a dare la dimostrazione che coltivando un sogno uno può raggiungere un obiettivo... non so se voi potrete vincere o perdere, magari perderete la battaglia, però non perderete la faccia che è la cosa più importante". Poi esce. Altri applausi. Il fotografo personale del neo caro leader in maglia verde non scatta più. Ha abbondante materiale per i posteri.


3. AMICI 12: MATTEO RENZI GIA' ‘SPOILERATO', IN RETE MONTA LA PROTESTA
Raffaele Di Santo per www.davidemaggio.it

Matteo Renzi, alla fine (e invece pare solo l'inizio), ad Amici ci è andato. Pochi minuti fa, mentre si sta registrando la prima puntata del serale, alla corte di Maria De Filippi. Si sarebbe trattato di un intervento di tre minuti e mezzo in cui, il grande ‘escluso' dalle primarie del centro-sinistra, ha incoraggiato i ragazzi del talent show a non mollare mai, a non perdonare quei politici che cancellano il talento. Il discorso del sindaco di Firenze (l'integrale) potremmo ascoltarlo in Tv il prossimo 6 aprile.

Anche se, battendo il ferro finché è caldo, in pieno rischio di inflazionare questa ‘eventizzazione', lo staff di Amici sul profilo Facebook ufficiale ha già anticipato una parte di quello che verrà trasmesso la settimana prossima, all'inizio della puntata (?).

Questo recita il post pubblicato sul profilo del social network, all'incirca un'ora fa:

«Vi rubo solo 10 secondi e non di più.
Non so chi in studio o a casa sia credente, creda in Dio o nella Chiesa, però anche qualora non foste credenti sicuramente avrete ascoltato e condiviso le parole del Papa quando ha detto ai giovani: "Non fatevi rubare la speranza".

Ora, soprattutto parlo ai ragazzi perché questa è una trasmissione fatta dai ragazzi, sicuramente non è facile e molti di voi fanno fatica a non farsi rubare la speranza .
Questa sera voi vedete 16 ragazzi in studio e questi ragazzi hanno ancora una piccola speranza: quella di fare del loro talento la loro professione, quella di diventare un giorno magari dei cantanti o ballerini professionisti. Però a casa non ci sono solo cantanti o ballerini, ma ci sono oltre 3 milioni di giovani che non trovano lavoro e ci sono giovani che non hanno facilità nel pensare di costruirsi un futuro...».

Il resto del discorso - precisa il post su FB - in onda il 6 aprile, su Canale 5, dalle 21.10.

Polemica, quella che ha coinvolto la De Filippi, Matteo Renzi e il popolo della rete che non si placa: cominciata qualche giorno fa con l'annuncio della partecipazione ‘opportuna o meno' del politico al talent, non vuole saperne del raffreddamento, anzi, rincara la dose.

Tanti, infatti, i commenti che ‘bacchettano' lo staff e la conduttrice: sintesi di un malcontento generale per una puntata registrata poco fa e lo spoilerissimo dopo pochissimi minuti.

Stupisce in rete, peraltro, che le prime anticipazioni siano venute proprio dal profilo ufficiale fb del programma e dallo staff. Quale piano strategico, o ipotesi di ‘rinculo', c'è dietro questa scelta mediatica?

 

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