RENZI, SALUTAME IL JOBS ACT - L’ISTAT: L’ITALIA CRESCE DI POCO MA L’OCCUPAZIONE RESTA AL PALO - A GIUGNO CALA LA PRODUZIONE - BOOM DELL’AUTO

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Luigi Grassia per “la Stampa”

 

Notizie in chiaroscuro sull’economia italiana: cresce sì, ma «a ritmo moderato, in parte influenzata dal rallentamento del commercio internazionale». Lo rileva l’Istat nella nota mensile. Ai segnali positivi dall’industria manifatturiera e dalla domanda interna si contrappongono quelli negativi delle costruzioni e la mancata ripresa dell’occupazione. E a dir la verità anche la produzione industriale segna una battuta d’arresto: a giugno è calata sia rispetto a maggio (-1,1%) sia rispetto al giugno dello scorso anno (-0,3%). 
 

Questione di calendario

Però l’Istat sottolinea che nell’insieme del primo semestre la produzione è aumentata dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. E il calo di giugno segue il risultato da record di maggio (+0,9% sul mese e +3,1% sull’anno). L’Istat spiega che il piccolo passo indietro «è imputabile in parte agli effetti del ponte del 2 giugno». Insomma si è lavorato un po’ meno e il confronto con maggio è falsato.

 

Ma è molto positivo il risultato della produzione di auto. L’Istat rileva un aumento addirittura del 44,2% dei veicoli fabbricati nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2014: si tratta del dato più alto dall’inizio delle serie storiche, nel 1990. Nel solo mese di giugno la produzione di autoveicoli accelera al +45% e i mezzi di trasporto in generale risultano il settore industriale con l’incremento maggiore in assoluto (+13,7%), seguiti dalla fabbricazione di coke e di prodotti petroliferi raffinati. 

 

Non succedeva dal 1990 

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Secondo un’analisi dell’Anfia (l’Associazione nazionale della filiera dell’industria automobilistica) la produzione di auto nei primi sei mesi dell’anno ha sfiorato quota 520 mila, il miglior risultato dall’inizio del 2009. L’incremento è dovuto in particolare alle nuove produzioni della Fca di Melfi - la Fiat 500X e la Jeep Renegade - e alla crescita della domanda interna, che a luglio ha portato in Italia a un aumento delle immatricolazioni del 14,54%.
 

Il Centro studi di Confindustria, che guarda un mese più avanti dell’Istat, stima in luglio un incremento della produzione industriale dello 0,6% rispetto a giugno, quando c’era stato un calo dell’1,1% su maggio.

 

Nel secondo trimestre, aggiunge il Csc, l’attività è aumentata dello 0,4% sul primo. Per il terzo viene indicata una variazione congiunturale acquisita +0,2%. Nei mesi estivi «la tendenza dell’attività si preannuncia più favorevole, secondo i direttori degli acquisti: in luglio gli ordini ricevuti dalle imprese manifatturiere hanno continuato ad aumentare

 

(indice a 57,0 da 54,7, per il sesto mese sopra la soglia neutrale di 50), accelerando al ritmo più rapido da inizio 2011». E questa progressione è sostenuta sia dalla domanda estera sia da quella interna, fatto importante perché è proprio il mercato nazionale ad aver sofferto di più durante la fase acuta della crisi. 

 

ISTAT AUTOISTAT AUTO

Tornando alle analisi dell’Istat, si legge nella nota che «dall’inizio dell’anno i livelli occupazionali in Italia sono rimasti stazionari» e che «il segnale positivo dell’incremento dei posti vacanti non si è ancora concretizzato in una crescita dell’occupazione». E fino a quando non riparte l’occupazione non si potrà parlare di vera ripresa economica.

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