santanché meloni

“I FATTI PARLANO CHIARO: NESSUNO VUOLE INCATENARSI PER ‘DANIELA’" – “REPUBBLICA”: “IL MANTRA DELLA SANTANCHÈ È: RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE. RESISTERÀ? LA DIFESA DI PALAZZO CHIGI NON È PARSA GRANITICA. MELONI SA BENE CHE UN CONTO È BLINDARE DONZELLI E DELMASTRO IN UN VICENDA, IL CASO COSPITO, CHE TRE QUARTI DEGLI ITALIANI FACEVANO FATICA A COMPRENDERE, ALTRO È LEGARSI MANI E PIEDI IN UNA STORIA DOVE LE QUESTIONI SONO ELEMENTARI: AZIENDE SPOLPATE, LAVORATORI LICENZIATI..."

DANIELA SANTANCHE - MASERATI - VIGNETTA FATTO QUOTIDIANO

Estratto dell’articolo di Stefano Cappellini per “la Repubblica”

 

Nei giorni successivi alla nomina a ministra del Turismo, lo scorso autunno, Daniela Santanchè era raggiante. Ai suoi collaboratori ripeteva convinta di essere decisa a cambiare, se non proprio vita, almeno immagine: «Non vedrete più la vecchia Santanchè, basta vestiti esuberanti, basta tv, ora sobrietà, sobrietà, sobrietà».

 

GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE

[…] All’inizio della legislatura, in effetti, la ministra ha quasi smesso di andare nei talk show né ha più scomodato dagli armadi gli abiti compresi nello spettro cromatico […] dal fucsia al verde. Poi, però, è scoppiata la polemica per la campagna pubblicitaria “Open to meraviglia”, quella con la Venere del Botticelli influencer, e già lì è venuto meno il fioretto sulle apparizioni televisive, poi sono cominciati gli sfottò ed è saltata la continenza istituzionale, infine Report ha rimesso in fila impicci e imbrogli delle aziende di famiglia ed è quasi crollato tutto. Ora il mantra della ministra è un altro: resistere, resistere, resistere. Resisterà?

MEME SULLA VENERE DELLA CAMPAGNA OPEN TO MERAVIGLIA

 

La difesa di Palazzo Chigi non è parsa granitica. Nel nervosismo che Giorgia Meloni ha mostrato nelle ultime occasioni pubbliche il caso Santanchè ha una robusta quota di causalità. Meloni sa bene che un conto è blindare Donzelli e Delmastro in un vicenda, come il caso Cospito, nel quale tre quarti degli italiani facevano fatica a comprendere anche la materia del contendere, altro è legarsi mani e piedi alla tutela di una ministra in una storia dove, in attesa di eventuali sviluppi giudiziari, le questioni sono elementari: aziende spolpate e sull’orlo del fallimento, azionisti lasciati in braghe di tela, fornitori non pagati e messi in ginocchio, lavoratori licenziati e ancora in attesa del tfr.

ignazio la russa e daniela santanche a cortina foto chi

 

[…] Ieri la Camera ha approvato un ordine del giorno del Pd, su cui ha dato parere favorevole il governo, che chiede sanzioni per le aziende che hanno usato in modo fraudolento la cassa integrazione Covid, citando proprio la Visibilia di proprietà della ministra. Santanchè ha fatto buon viso sul parere del governo («Giusto così»), ma i fatti parlano chiaro: nessuno vuole incatenarsi per “Daniela”.

 

Certo non il vicesegretario della Lega Andrea Crippa: «Sono curioso di ascoltarla, se poi dovessero evidenziarsi irregolarità o illeciti, è giusto che si prenda le sue responsabilità ». Questi sono gli amici.

 

DANIELA SANTANCHE MATTEO RENZI

A Santanchè resta il supporto del concittadino cuneese Guido Crosetto, che […] ha evocato lo spettro del dossieraggio generalizzato («C’è un dossier su tutti in Italia », le inquietanti parole del ministro della Difesa), la benevolenza di Matteo Renzi, che non vede problemi (Visibilia è concessionaria pubblicitaria del Riformista diretto dall’ex presidente del Consiglio), e soprattutto l’appoggio incondizionato di Ignazio La Russa, nella doppia veste di storico mentore e di attore per ora non protagonista della vicenda, dato che c’è la firma del presidente del Senato, in veste di avvocato di Santanchè imprenditrice, in un paio di documenti che riguardano le traversie delle società in questione

 

ignazio la russa con daniela santanche, laura de cicco e dimitri kunz dasburgo a cortina foto chi

[…] In pratica, negli spifferi parlamentari c’è chi ipotizza che proprio il coinvolgimento di La Russa potrebbe essere il peggiore degli affari per Santanchè, se le sue dimissioni dovessero rendersi necessarie per evitare che il caso si allarghi fino a creare imbarazzi alla seconda carica dello Stato. Poi resta lo staff di Santanchè al ministero, senza più la portavoce Nicoletta Santucci, ex di Lorenzo Guerini alla Difesa, che ha lasciato dopo appena tre mesi di lavoro e non per il caso Report.

 

A guidare la squadra c’è il capo di gabinetto Erika Guerri, magistrato della Corte dei conti, quasi una ministra ombra, quindi il consigliere per i rapporti istituzionali Gianluca Caramanna, plenipotenziario di FdI sul turismo, e l’altra consigliera Luciana Scalzi, uscita dalla scuola di formazione di Denis Verdini.

la russa santanchè

 

Dalla bolla del suo entourage la ministra trae sempre grande ottimismo: difficile che qualcuno le muova obiezioni. Santanchè spera di trovare un alleato involontario in Roberto Gualtieri, che da ministro dell’Economia del Conte 2 fu autore della norma che prescrive all’Agenzia delle entrate di evitare il fallimento di aziende in debito con il fisco se e quando ciò crea un danno ai lavoratori (in questo caso, però, quasi tutti già licenziati).

open to meraviglia daniela santanche e venere - vignetta di osho

 

Sono giorni complicati all’Agenzia, perché qualsiasi decisione sarà presa sulla proposta di spalmare il debito di Visibilia si presta a strumentalizzazioni e accuse di conflitto di interessi. Un sì, che coinvolge inevitabilmente anche il Mef di Giancarlo Giorgetti, può passare per un favore politico. Un no per un atto ostile al governo, ragione sufficiente a causare le dimissioni della ministra. Mercoledì prossimo è prevista l’audizione di Santanchè, non a caso in Senato e nella forma più protetta possibile, niente question time, solo un’informativa. […]

daniela santanche presenta campagna open to meraviglia 3PRENDI I SOLDI E SCAPPA - VIGNETTA BY MACONDO DANIELA SANTANCHE ATTILIO FONTANA gennaro sangiuliano daniela santanche consiglio dei ministri a cutro daniela santanche foto mezzelani gmt 77daniela santanche. servizio di report su daniela santanche 1IL SERVIZIO DI REPORT SU DANIELA SANTANCHE - VIGNETTA DI ELLEKAPPA daniela santanche con dimitri kunz d'asburgo FLAVIO BRIATORE DANIELA SANTANCHEservizio di report su daniela santanche 6servizio di report su daniela santanche 2servizio di report su daniela santanche 3daniela santanche daniela santanche arriva a futuro direzione nord ARTICOLO DI Claudia FUSANI SUL RIFORMISTA IN MERITO AL CASO CHE HA TRAVOLTO DANIELA SANTANCHEdaniela santanche arriva a futuro direzione nord daniela santanche arriva a futuro direzione nord 1sigfrido ranucci report inchiesta su visibilia

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....