giorgia meloni sergio mattarella matteo salvini

RIBALTONE SULLA NORMA ANTI-RIBALTONE – IL CENTRODESTRA HA TROVATO L’ACCORDO SUL PREMIERATO: NEL NUOVO TESTO, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA POTRÀ SCIOGLIERE LE CAMERE SE IL PRIMO MINISTRO VERRÀ SFIDUCIATO “MEDIANTE UNA MOZIONE MOTIVATA”. ALTRIMENTI, IL CAPO DELLO STATO PUÒ INCARICARE PER UNA SOLA VOLTA NEL CORSO DELLA LEGISLATURA IL PREMIER DIMISSIONARIO O UN ALTRO PARLAMENTARE ELETTO (UN PASSAGGIO CHE NON PIACEVA ALLA MELONI, ED È STATO ANNACQUATO...)

INTESA SUL PREMIERATO, SE SFIDUCIA SI TORNA ALLE URNE

sergio mattarella giorgia meloni

(ANSA) - Un ritorno alle urne in caso di sfiducia del premier eletto e per quello di riserva - che subentra solo in casi eccezionali come "nei casi di morte, impedimento permanente, decadenza"- invece solo una chance di dare vita a un nuovo esecutivo. Sono le principali novità della norma anti ribaltone contenuta nel ddl premierato e su cui, secondo quanto si apprende, il centrodestra avrebbe raggiunto un accordo.

 

Il nuovo articolo 4 prevede quindi che se il premier viene sfiduciato "mediante mozione motivata, il presidente della Repubblica scioglie le Camere". Inoltre se si dimette volontariamente e "previa informativa parlamentare" (altra novità del testo) il premier "può proporre, entro sette giorni, lo scioglimento delle Camere al presidente della Repubblica, che lo dispone".

 

sergio mattarella e giorgia meloni

Qualora non venga esercitata la facoltà di proporre lo scioglimento delle Camere e "nei casi di morte, impedimento permanente, decadenza", il capo dello Stato può incaricare "per una sola volta nel corso della legislatura" il premier dimissionario o "un altro parlamentare eletto in collegamento con il presidente del Consiglio".

 

PREMIERATO, MEDIAZIONE IN EXTREMIS DOVREBBE ARRIVARE OGGI IL SÌ DI MELONI I PUNTI DELLA RIFORMA

Estratto dell’articolo di Alessandro Di Matteo per “La Stampa”

 

ARTICOLO DI POLITICO CONTRO IL PREMIERATO

Dovrebbe arrivare questa mattina la risposta di Giorgia Meloni sulle modifiche al premierato, perché la premier è in Giappone e il fuso orario complica le comunicazioni. A Tokyo era già notte quando, ieri pomeriggio […]  è stata inviata alla premier […] l'ultima versione di quella "norma antiribaltone" sulla quale era partito un braccio di ferro tra FdI e Lega, un testo limato ulteriormente durante il finesettimana dalla ministra Elisabetta Casellati […].

 

Di fatto una precisazione dell'emendamento messo a punto al tavolo di maggioranza della scorsa settimana che aveva fatto quasi litigare il ministro Luca Ciriani (FdI) e il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, una ulteriore correzione che dovrebbe garantire al premier eletto il potere di chiedere lo scioglimento delle Camere anche non solo in caso di mozione motivata di sfiducia, ma anche quando dovessero mancare i numeri sulla questione di fiducia posta dal governo – per esempio – su un decreto.

 

ALBERTO BALBONI - SENATORE DI FRATELLI D'ITALIA

Come spiega a "La Stampa" Alberto Balboni, FdI, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, c'erano due letture diverse, sia tra i giuristi che tra i partiti di maggioranza. In particolare, «la Lega riteneva che in caso di crisi di governo causata da una questione di fiducia su un provvedimento non si sarebbe dovuto riconoscere al premier il potere di chiedere lo scioglimento, dal momento che in questo caso non viene necessariamente meno il rapporto di fiducia tra presidente del Consiglio e Parlamento». Il governo, era il ragionamento della Lega, potrebbe andare sotto per un mero "incidente", magari per troppe assenze dovute a un'epidemia di influenza.

 

giorgia meloni sergio mattarella vertice italia africa

«Io la pensavo diversamente – aggiunge Balboni – per me si interrompe il rapporto di fiducia sia in caso di mozione motivata contro il governo, sia in caso di mancanza di numeri sulla questione di fiducia. Ma siccome il diavolo è nei dettagli, abbiamo provveduto a chiarire...». […]

 

Nel merito, la nuova formulazione dovrebbe appunto andare incontro alle richieste di Meloni. Nel testo iniziale […]  era prevista la possibilità di sostituire il premier eletto con un altro premier, sebbene una sola volta nella legislatura e scegliendo un parlamentare eletto nelle file della maggioranza.

 

Un passaggio che non piaceva alla premier e a FdI, perché avrebbe indebolito il presidente del consiglio eletto, peraltro con un effetto paradossale: il "premier di riserva" avrebbe di fatto avuto quel potere di scioglimento delle Camere che non era previsto per il capo del governo scelto dai cittadini.

 

giorgia meloni matteo salvini atreju

La Lega, però, non accettava di consegnare troppi poteri al premier eletto, temeva in particolare una sorta di «potere di ricatto» del capo del governo su ogni singolo provvedimento. Di qui la richiesta di distinguere tra la mozione di sfiducia motivata, che darebbe automaticamente al premier il potere di chiedere lo scioglimento, e la crisi dovuta alla questione di fiducia. Ma con la nuova formulazione, dice Balboni, «si approda allo stesso risultato nelle due fattispecie, seppure con un percorso diverso. Con mozione motivata si va dritti allo scioglimento delle Camere».

 

Nell'altro caso altro il percorso è più interlocutorio, «prevede un passaggio al Quirinale e un nuovo passaggio parlamentare, ma alla fine può comunque portare il premier a chiedere lo scioglimento Camere». […]

 

sergio mattarella ignazio la russa giorgia meloni

Di fatto, quindi, alla fine si arriverebbe comunque a votare una mozione di fiducia motivata al governo e, in caso di bocciatura, il premier potrebbe esercitare quel potere di chiedere lo scioglimento delle Camere. Lo stallo aveva portato ad ipotizzare anche uno slittamento del termine per la presentazione degli emendamenti. Ma se stamattina arriverà l'ok dei leader – Tajani si è detto favorevole e si attende Meloni – la maggioranza presenterà le proprie modifiche al Ddl oggi entro mezzogiorno, come previsto.

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju 1

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…