mastella sandra lonardo clemente

IL RIFACIMENTO ITALIANO DI ''THE REVENANT'': MASTELLA! ''PRESENTERÒ L'UDEUR 2.0. MA NON È UNA VENDETTA: VOGLIO FARE LA QUARTA GAMBA DEL CENTRODESTRA: IO, CIRINO POMICINO, FITTO, CESA CHE È STATO DETERMINANTE IN SICILIA. SCOVARE LE "ISOLE DC" SPARSE PER IL SUD, E FARNE UN ARCIPELAGO: SAREI UN FESSO SE CORRESSI DA SOLO'' - LA MOGLIE SANDRA MOLLA I PANETTONI E SI CANDIDA: ''BERLUSCONI GLIEL'HA CHIESTO''

 

Francesco Specchia per ''Libero Quotidiano''

 

mastella

 Il revenant Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che irrompe ancora con la sua stazzonata Udeur nella politica è un misto tra il Conte di Montecristo e uno zombie scudocrociato. Un' idea terribile e, al contempo, fascinosa del vecchio che avanza.

«Guardi, l' idea non è tanto quella della rinascita fiera e vendicativa dell' Udeur, ma è quella di fare la famosa quarta gamba del centrodestra: io, Cirino Pomicino, Fitto, Cesa che è stato determinante in Sicilia.

 

Scovare le "isole Dc" sparse per il sud, Calabria, Puglia, Sicilia, Campania e farne un arcipelago: sarei un fesso se corressi da solo. Non mi piace la logica degli Orazi e Curiazi», ci racconta il ritornante. E mentre, racconta, Clemente respira a pieni polmoni l' aria proporzionale, gongola, snocciola calcoli e saetta proiezioni: «Per ora non siamo sondabili, ma per Berlusconi diventiamo indispensabili, al sud viaggiamo tra il 7% e il 10%, più della Meloni. E possiamo sostituire la Lega. Ma ci devono stare tutti, anche Ap...».

 

sandra lonardo mastella versione pasticciera

Facciamo notare che il leader di Area Popolare Angelino Alfano ha appena rinunciato a candidarsi «e ha fatto una cosa generosa. Però, insomma, Renzi non l' avrebbe candidato, non potevano metterlo nel collegio e col proporzioonale nel Pd, e Ap non raggiunge il 3%. Lui non c' è più. Ma si può lavorare con Lupi e Formigoni».

 

 

Sicchè, in questo scorcio immaginifico di fine legislatura, mentre Alfano si abbandona all' oblio, Pisapia capisce che le alleanza infradito non sono il suo e Verdini sta fermo un giro («che tanto torna il Nazareno»); be', ecco che s' avanza la figura inquieta di Mastella. Il quale, a ben vedere, come il fantasma del Natale passato di Dickens, possiede una dignità che potrebbe cambiare le sorti berlusconiane.

 

Forse. Dalla sua, appunto, Mastella ha il fatto d' esser uscito immacolato da dieci anni d' inchieste. «Ma sono stati da incubo. Chi mi ripaga, in questi dieci anni, degli avvocati? Alla fine, guardi, io era ministro e non lo sono più, mia moglie era presidente del Consiglio Regionale campano e non lo è più. Un politico non è come un magistrato che torna tranquillamente alla vita civile. Un politico quando è fottuto è fottuto...».

mastella

 

Mastella s' accalora; a parlare di giudici e sentenze, s' illividisce come un lottatore di sumo. Ed ecco la notizia: «Io non mi candido, anche se Berlusconi me l' ha chiesto. Però l' ha chiesto anche a mia moglie Sandra, che, uscita innocentissima da ogni processo, è diventata un simbolo contro la malagiustizia. E lì, sarebbe, in effetti, un colpo elettorale per il centrodestra».

 

MASTELLA LENNY KRAVITZ

Mastella ha anche dei figli che hanno approcciato la politica. E magari, a 'sto punto, si candidano pure loro: «Non è un regola che i figli dei politici facciano i politici come non lo è per i figli dei medici, degli avvocati o dei giornalisti. Ma non è neppure uno scandalo. E mio figlio ha molto subito: un pentito l' accusò di aver ricevuto in regalo un' auto dalla mafia. Un anno per dimostrare la verità». Sicchè, mi si materializza l' immagine di Cirino Pomicino dimenticato dai tempi del Divo di Sorrentino; di Cesa che innalza al cielo il Musumeci vittorioso; di Fitto l' acquiescente; di Rotondi che dichiara di godere quasi sessualmente nel ritrovare lo scudocrociato sulla scheda elettorale. Tutti riuniti, per far risorgere proprio quella Balena Bianca che Clemente dichiarò poco tempo fa di «voler lasciare navigare lontano dai fiocinatori della politica».

 

cirino pomicino

Senza considerare che i vecchi Dc spesso risultano, nell' immaginario, campionissimi di voltagabbanismo. «Uff, sempre co' sta' dei cambi di casacca. In questo Parlamento ce ne sono stati 540, e voi venite a rompere i coglioni a noi? Io la chiamerei flessibilità nell' interpretazione del ruolo: un riflesso della mentalità degli italiani che sono volubili...». Molto volubili.

 

Mastella critica la serie di «puttanate strategiche di Renzi: nella Dc chi era minoranza faceva il ministro degli Esteri: lui li ha voluti far fuori tutti. C' è chi ha accettato la morte come Letta e chi s' è ribellato come D' Alema. E ha portato il Pd dal 40 al 23%». Clem evoca pure tutto il grottesco di quei grillini che a Benevento pretendevano di usare il suo stipendio (a cui, da sindaco, ha rinunciato) per opere sociali, invece che spenderlo per il Natale della città (come Mastella ha fatto). Insomma il suo alveo naturale -per ora- è il centrodestra. Potrebbe farcela anche stavolta...

RAFFAELE FITTO E IL SIMBOLO DEL SUO MOVIMENTO

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA