DIO LO VUOLE! - NELLA LEGGE DI STABILITÀ (LA VECCHIA FINANZIARIA) BRILLA UN BEL REGALINO DI FINE REGIME AL VATICANO E AI CAMIONISTI: 242 MILIONI PER LE SCUOLE PRIVATE, 400 MLN PER GLI AUTOTRASPORTATORI - UN SONORO “VAFFA” DI TREMONTI A PAOLO ROMANI: LA BANDA LARGA NON LA FARÀ ROMANI MA METROWEB (DENTRO C’È LA CDP DEL TESORO) E SCIPPA AL MINISTRO DI “COLPO GROSSO” I SOLDI IN PIÙ OTTENUTI DALLA VENDITA DELLE FREQUENZE - GIALLO SUL CNEL E I 50 MEMBRI DA SEGARE…

1 - CONSIGLIO MINISTRI: TUTTO RINVIATO,DOMANI RENDICONTO E STABILITA'...
(AGI)
- Tutto rinviato a domani. Il Consiglio dei Ministri odierno, secondo quanto riferiscono alcuni ministri, ha deciso di attendere le comunicazioni alla Camera del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il voto di fiducia previsto per domani mattina. Se la Camera confermera' la fiducia all'esecutivo, il Cdm tornera' a riunirsi domani pomeriggio.

2 - ANCORA SOLDI AL VATICANO - CON LA LEGGE DI STABILITÀ IL GOVERNO RIFINANZIA SCUOLE PRIVATE E AUTOTRASPORTO...
Giorgio Meletti per "il Fatto Quotiano"

Per le scuole private ci sono 242 milioni di euro. Poi 20 milioni, meglio di niente, per le Università non statali legalmente riconosciute. Per l'autotrasporto 400 milioni. Le rispettive lobby (Vaticano nel primo caso, Confcommercio a nome degli altri nel secondo) festeggiano. La legge di stabilità che questa mattina va all'approvazione del Consiglio dei ministri rispetta alcuni debiti d'onore, con il governo impegnato, nonostante il convulso clima politico, a pagare alcune cambiali irrevocabili.

I contenuti del disegno di legge sono stati in parte anticipati in serata dall'agenzia Ansa, verosimilmente ispirata dai ministri competenti ansiosi di cantare vittoria, Maria Stella Gelmini dell'Istruzione per le scuole private e Altero Matteoli per i Trasporti. Complessivamente si parla di un'allocazione di risorse per 4.183 milioni di euro, a cui corrisponderanno tagli di spesa di eguale misura, le cui vittime saranno scoperte nei prossimi giorni. Il provvedimento, quello che una volta era la Finanziaria, è snello, di appena 9 articoli, dei quali il primo sul saldo netto da finanziare e l'ultimo sull'entrata in vigore.

Nel documento si fa riferimento alle due manovre estive, e per questo con la legge di Stabilità non ci sono "effetti correttivi sui saldi di finanza pubblica", si legge nella Relazione Illustrativa. La politica del Tesoro non cambia: "L'azione del governo non può che essere rigorosamente vincolata al mantenimento della stabilità dei conti pubblici", si legge nella bozza.

Tra gli impegni di spesa contenuti nelle bozze anticipate dall'Ansa c'è un miliardo di euro per rifinanziare gli ammortizzatori sociali nel 2012. Le risorse sono però destinate solo alla cassa integrazione "in deroga", quella per chi non ne avrebbe diritto stando alla legislazione vigente: ma si tratta proprio delle categorie che in questo momento ne hanno più bisogno.

Le missioni militari internazionali vengono rifinanziate per 700 milioni di euro. Viene prorogato per il 2012 il cosiddetto "bonus produttività", la tassazione agevolata al 10 per cento per premi, lavoro straordinario e lavoro notturno. La regola vale solo per i redditi fino a 40 mila euro. Viene confermata la dotazione di 400 milioni per il 5 per mille, la parte di tasse che ciascun contribuente può devolvere in favore delle onlus.

Confermato il pugno di ferro sulle spese dei ministeri. Per chi non raggiunge "gli obiettivi" di riduzione della spesa è prevista "una riduzione lineare delle dotazioni finanziarie delle missioni e dei programmi di spesa di ciascun ministero interessato". Aumenta la cosiddetta flessibilità gestionale della spesa, cioè la possibilità di spostare i fondi da un capitolo di spesa all'altro: "Le rimodulazioni potranno riguardare anche le spese classificate tra quelle non rimodulabili".

La Gelmini può cantare vittoria anche per l'Università, che otterrebbe secondo la bozza 150 milioni per il diritto allo studio e 400 milioni per aumentare il fondo ordinario di funzionamento dell'Università.

Delusione per il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani: il fondo aggiuntivo di 1,6 miliardi di euro proveniente dall'asta per le frequenze messe in vendita alle società telefoniche non andrà allo sviluppo della banda larga, ma verrà interamente incamerato per altri scopi: precisamente andrà per metà al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato (cioè alla riduzione del debito pubblico) e l'altra metà a un fondo con diverse finanzlità, tra le quali aiuti all'istruzione e nuove risorse per eventi internazionali.

La relazione tecnica, stando alle bozze, giudica imprescindibile la destinazione di "risorse aggiuntive" ai fondi Fas, quelli per il sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno, ma chiarisce che tutto ciò sarà possibile solo a partire dal 2015.


3 - CONSIGLIO MINISTRI: GIALLO SUL CNEL, DA QUANDO 50 MEMBRI IN MENO?
(AGI)
- E' giallo sulla riduzione dei membri del Cnel da 120 a 70. Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento che da' "immediato seguito" a quanto previsto dalla manovra finanziaria, riducendo il numero dei componenti da 120 a 70, oltre al Presidente e al segretario generale. Nello stesso regolamento, il Cdm ribadisce pero' "la scadenza naturale della consiliatura vigente (2015)".

La manovra di agosto prevede invece che "decorsi sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica di cui all'articolo 2 della legge n. 936 del 1986, come sostituito dal comma 1, lettera a), del presente articolo (riduzione a 70 dei membri del Cnel ndr.), decadono gli esperti e i rappresentanti del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro in carica e si provvede alla nomina dei nuovi esperti e dei nuovi rappresentanti in conformita' alla ripartizione stabilita dal medesimo decreto".

Il regolamento, approvato oggi dal Cdm, prevede che i dodici qualificati esperti esponenti della cultura economica, sociale e politica restino confermati e stabilisce in quarantotto il numero dei rappresentanti delle categorie produttive di beni e servizi pubblici e privati; tra questi, saranno ventidue e nove i rappresentanti dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi e diciassette i rappresentanti delle imprese. Restano dieci, infine, i rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni di volontariato, designati dai rispettivi Osservatori. Il regolamento ha ricevuto il parere del Consiglio di Stato.

 

TARCISO BERTONE Mariastella Gelmini dal Corriere Altero Matteoli foto gmt PAOLO ROMANI GIULIO TREMONTI ASSONNATO METROWEB LOGOSOLDATI ITALIANI IN AFGHANISTAN copyright L'ESPRESSOSOLDATI ITALIANI IN AFGHANISTAN copyright L'ESPRESSO

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...