IN SELLA AL CARROZZONE! - ROBERTO COLANINNO SCARICA SULLA PIAGGIO IL 3% DI ALITALIA - E IL FIGLIO MATTEO FA UNA FIGURACCIA IN TV - LA SMENTITA DI PIAGGIO

Bankomat per Dagospia

Allora mettiamola così: siete un gruppo quotato in Borsa, vi occupate di motociclette ed affini, avete appena approvato una semestrale con volumi di vendita in calo del 20%, un risultato operativo che rispetto alla semestrale del 2012 cala da 71 a 57 milioni, con debiti finanziari netti molto elevati, che passano da 380 a 450 milioni.

Investireste in azioni Alitalia?
Se siete la Piaggio sì. Ieri i giornali avvisavano che il Presidente ed azionista di Alitalia Colaninno per fare cassa cedeva a Piaggio il 3% circa di azioni Alitalia. Una clamorosa ( seppur lecita, in via di principio) operazione con parti correlate: infatti Colaninno di Piaggio è Presidente e azionista di riferimento. Per tutti, citiamo Repubblica del 16 ottobre, che informa aver Piaggio acquistato titoli Alitalia per 22 milioni. Cifra non tenue per le risorse finanziarie di Piaggio.

Intendiamoci bene, non è vietato fare operazioni con parti correlate, basta che siano trasparentemente dichiarate, ben motivate e soprattutto nel primario interesse non della parte correlata ma della società quotata che le effettua.

La Consob, di solito, vigila attentamente su queste operazioni, scrivendo immediati fax al Presidente del Collegio Sindacale ed agli altri organi di controllo del caso (tipicamente, i consiglieri indipendenti che riuniti in apposito comitato vagliano tali operazioni a tutela dei piccoli azionisti "non correlati" alla parte correlata...).

Immaginiamo anche che il Vice Presidente di Piaggio, Matteo Colaninno, che da sempre troneggia nei talk show come responsabile economico del PD, sia fautore di un capitalismo rigoroso e rispettoso delle regole di mercato. Ieri ai cronisti de La7 che gli chiedevano dei suoi ruoli nelle finanziarie di famiglia ed indirettamente in Alitalia, Matteo Colaninno precisava con humour involontario che prende trecentomila euro annui di emolumenti ma non fa assolutamente nulla se non presenziare a tre o quattro consigli all'anno per telefono, e quindi come politico PD influente può occuparsi di Alitalia senza conflitti.

Sarà bello vedere la Consob che chiede lumi a Piaggio ed i Colaninno che rispondono. Un dibattito culturalmente ed eticamente interessante.

Piaggio smentisce recisamente di avere mai acquisito alcuna partecipazione nel capitale di Alitalia, tantomeno "il 3% circa di azioni Alitalia" come riportato nell'articolo "In sella al carrozzone" pubblicato oggi da dagospia.com.

L'estensore dell'articolo "Bankomat per Dagospia" trae probabilmente spunto dalla vendita sul mercato azionario, comunicata il 15 ottobre scorso, di 11.500.000 azioni Piaggio (pari al 3% circa del capitale sociale di Piaggio) da parte di Immsi, che a valle dell'operazione continua a detenere un controllo del 51,5% di Piaggio.

Sulla base di un'incredibile incomprensione, l'autore dell'articolo espone una serie di considerazioni non vere, totalmente prive di qualsivoglia fondamento, e gravemente lesive della reputazione del Gruppo Piaggio e degli azionisti di controllo della società.

Smentiamo, infine, che ammontino a 300.000 euro gli emolumenti percepiti da Piaggio dall'on. Matteo Colaninno che, come si può evincere dal bilancio della società, nel 2012 ha percepito 60.000 euro lordi per la carica di Vice Presidente e 40.000 euro lordi per la carica di Consigliere di Amministrazione.

Invitiamo pertanto a pubblicare immediatamente questa smentita sul vostro sito, provvedendo contestualmente all'eliminazione dell'articolo di cui sopra.

Distinti saluti.

Relazioni Esterne Gruppo Piaggio

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