A COSA VORRA’ MAI ALLUDERE LA MALIZIOSA ROSA CRISCUOLO QUANDO AFFERMA: “SONO PIÙ FEMMINA DELLA PASCALE”? AH SAPERLO… - ”L’ARRESTO DI SCAJOLA E’ UNA PERSECUZIONE CONTRO IL PARTITO, COME NEL CASO DI COSENTINO”

1 - LA DAMA BIONDA ROSA CRISCUOLO «HO INCONTRATO CLAUDIO DUE VOLTE. L'ULTIMA SERA ERA STANCO E DELUSO»
Tommaso Montesano per "Libero quotidiano"

Rosa Criscuolo risponde subito al cellulare: «Sono allenata. È dalle otto di lunedì sera che il telefono squilla. Prego».

Avvocato, lei è stata l'ultima persona a vedere Claudio Scajola ancora libero. A cena, la sera prima dell'arresto, all'hotel Imperiale di via Veneto. Che sta succedendo all'ex ministro?
«È in atto una persecuzione giudiziaria».

Contro Scajola?
«Contro il partito. Nello specifico, contro i vecchi leader territoriali. Lo penso dal 21 dicembre 2012».

Allora cosa accadde?
«Il primo arresto di un consigliere vicino a Nicola Cosentino in Campania. È tutto collegato».

Sui giornali e sul web è pieno di sue fotografie in pose provocanti.
«E allora? Le ho pubblicate io sul mio profilo Facebook».

La chiamano la dama bionda bis di Scajola.
«Mi lascia indifferente. Le persone mi giudicano dall'apparenza, ma bisognerebbe conoscermi. Ci sono altre foto, come quelle sui sit in che facevo all'alba con i radicali fuori dalle carceri di Secondigliano e Poggioreale. Lì la dama bionda non fa notizia».

Quante volte ha incontrato Scajola?
«Due volte. In modo superficiale. Ho avuto la fortuna di avere con lui colloqui di natura politica sulla situazione in Campania».

Perché proprio Scajola?
«Oltre ad avere il physique du rôle, ha anche, e ancora, lo spessore del leader di partito. Mi è dispiaciuto che non sia stato candidato. Per Forza Italia è una perdita gravissima».

Adesso è in carcere.
«Vederlo ripreso dalle telecamere, fuori dalla Dia, come un boss, ha rappresentato un aggravamento della pena dopo la misura carceraria».

Scajola pensa che l'inchiesta giudiziaria sia stata ordita per impedire la sua candidatura alle Europee.
«Sono gli stessi miei sospetti. Mi sembra un disegno per ridimensionare non solo lui, ma l'intero partito».

Torniamo ai suoi incontri con l'ex ministro.
«L'ho visto la prima volta a fine marzo; la seconda prima dell'arresto. Ma lo scalpore c'è stato solo stavolta perché l'hanno ammanettato. E ci sono andata dimezzo io».

La ribalta mediatica la infastidisce?
«Purtroppo sono una bella donna e oggi fare politica per una bella donna è difficile».

Resta la curiosità.
«Quale?».

Perché la seconda volta ha incontrato Scajola di sera, a cena, in un albergo?
«Ero molto impegnata e anche lui lo era. Comunque ci siamo visti per tre quarti d'ora. Per non crearmi problemi, Scajola mi ha proposto, scusandosi, di cenare in albergo. Non lo dimenticherò mai: un comportato da grandissimo galantuomo. Non merita certe voci».

Lei ha detto che dopo cena ognuno ha dormito nella sua stanza.
«È chiaro. Perché non avrebbe dovuto essere così?».

Un uomo potente e una bella donna in hotel...
«Se le persone amano cullarsi nel pettegolezzo, facciano pure. Non posso essere padrona delle fantasie altrui. E poi: io non sono Carol Alt e Scajola non è certo un lumacone. Anzi, lui è molto legato al suo vincolo familiare. E ha sessantasei anni».

E dunque?
«Aveva un grandissimo mal di testa, era una persona schiacciata dalla delusione».

Sempre dama bionda bis lei resta.
«E io ho pensato: non è che la Dia mi ha scambiata per la moglie di Matacena? Siamo tutte e due bionde».

Che altro le confidò Scajola quella sera?
«L'amarezza per non essere stato candidato. Non era contento di questo Giovanni Toti, non riusciva a capire il motivo dell'esclusione. Il mattino dopo l'ha scoperto...».

2 - "IO E SCAJOLA, CENA CON CONSULTAZIONI"
Vincenzo Iurillo per il "Fatto quotidiano"

Rosa Criscuolo, la bionda dell'ultima cena da uomo libero di Claudio Scajola, prima di dormire entrambi nell'Hotel Imperiale di Roma in camere separate, ride del putiferio che ha scatenato. E rivela: "Scajola non è l'unico politico importante che ho incontrato". L'avvocatessa partenopea, una celebrità tra gli addetti ai lavori come sfegatata fan di Nicola Cosentino, in questi giorni sta facendo un giro di "consultazioni".

Con Scajola è stata una cena "politica"?
Mica ci sono andata a titolo personale.

Non ha pensato che le abbiano fissato l'appuntamento perché è una bella ragazza?
Eh, avrebbe dovuto vedermi: ero sfondata in faccia (slang napoletano che denota stanchezza, ndr)...

L'ex ministro è stato gentile, le ha offerto la cena e la stanza d'albergo.
La stanza me la sono pagata io. Poco meno di 100 euro, col resto ci ho comprato le patatine.

Che significa che non ha visto Scajola "a titolo personale"?
Stiamo fondando un movimento promosso da una ventina di amministratori scontenti della gestione verticistica di Fi in Campania, e ho incontrato Scajola per spiegargli i problemi che viviamo sul territorio.

Ma per questo è già nata "Forza Campania", il movimento di Cosentino. Lei c'e ra alla presentazione. Quattro giorni prima dell'arresto dell'ex sottosegretario.
Non vogliamo stare con Fi e nemmeno con Forza Campania. Forza Campania è stata marchiata dai magistrati, abbiamo paura...

Che arrestano anche voi? Lei, poi, non porta fortuna ai politici che incrocia.
(Ride, poi si fa seria) C'è troppo giustizialismo. E ci sono rimasta male per Claudio. Come rimasi male per Nicola.

Dicono che lei sia molto amica di Cosentino.
Lo stimo, ma non ci ho mai preso un caffè.

Chi ha visto oltre a Scajola?
La sera del suo arresto sono tornata nel napoletano e a Gragnano abbiamo incontrato Clemente Mastella e Aldo Patriciello. E oggi (ieri per chi legge, ndr) vedo Raffaele Fitto.

Dicono che lei sia l'anti Pascale dei cosentiniani.
(Ride) Lei è uno strumento di qualcosa di più grande. Ma definirmi così è riduttivo. Io sono molto più femmina di lei...

 

 

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