alessandro sallusti massimo gramellini matteo salvini

SALLUSTI NON SA LEGGERE – AL DIRETTORE DI “LIBERO” NON È ANDATO GIÙ IL ‘’CAFFÈ’’ DI GRAMELLINI: “INVECE DELLA PENNA HA USATO IL MARTELLO E HA PESTATO COME UN FABBRO MATTEO SALVINI, COLPEVOLE DI NON SI CAPISCE QUALE REATO” – GRAMELLA HA SCRITTO CIÒ CHE HANNO TUTTI DAVANTI: ‘’MENTRE LA MELONI SE NE RESTA PER LO PIÙ IN UFFICIO A STUDIARE, LUI SVOLAZZA DAI CONTANTI AI MIGRANTI E DAI VACCINI ALLE MASCHERINE, FACENDO OVUNQUE UN RUMORE DEL DIAVOLO. DEVE ASSOLUTAMENTE INDURRE GLI ITALIANI A CREDERE CHE IL VERO PREMIER SIA LUI”

1 - IL CAFFÈ FASCISTA ALL'OLIO DI RICINO

Alessandro Sallusti per “Libero quotidiano”

 

alessandro sallusti

A Massimo Gramellini ieri è andato giù storto il Caffé e ha rigurgitato la cena della sera prima. Nella sua rubrica quotidiana a piede della prima pagina del Corriere della Sera, intitolata appunto il Caffé, il giornalista principe del politicamente corretto invece della penna ha usato il martello e ha pestato come un fabbro Matteo Salvini: venti righe di veleno puro ben lontane nello stile e nella sostanza dall'abituale ironia e leggerezza usate per pungere a destra (soprattutto) e a manca (raramente).

 

Libero Gramellini di pensare e scrivere ciò che crede e libero il Corriere della Sera di pubblicare, questo è ovvio. Ma siccome anche noi siamo altrettanto liberi diciamo, e scriviamo, che quelle poche righe sono quanto di più fascista sia stato pubblicato di recente.

 

massimo gramellini

Sì, roba da picchiatori fascisti, quelli che aspettano il nemico sotto casa e a freddo e protetti da una auto immunità di casta lo manganellano per punirlo delle sue idee non conformi ai dettami del regime, in questo caso il regime di via Solferino - buon interprete della sinistra ztl milanese - che tutto vede e tutto giudica dall'alto della sua presunta superiorità morale. Non ce la fanno da quelle parti a gestire l'umiliante sconfitta elettorale che il Centro destra ha inflitto ai loro beniamini.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI NEL 2015 - MANIFESTAZIONE CONTRO RENZI

E siccome non possono prendere a mazzate la vera responsabile della tragedia, Giorgia Meloni (il loro editore non glielo permetterebbe, è pur sempre la premier del Paese), ecco che sfogano la frustrazione sul suo vice colpevole di non si capisce quale reato. Lo stesso Gramellini non indica contro Salvini alcun capo di accusa se non il fatto di esistere, lavorare, parlare.

 

Sì, a Gramellini il leader della Lega sta sulle palle, lo abbiamo capito anche perché ieri non è stata la prima volta che lo ha messo nel mirino con violenza. E allora? Ammesso che sappia contare fino a cento Gramellini conti i parlamentari, senatori e ministri che Matteo Salvini - che evidentemente non è "in uno stato di sopravvivenza" come scrive - ha portato al governo del Paese e provi ad avere rispetto se non per loro almeno per i loro elettori che potrebbero essere anche suoi lettori. Perché a noi il caffè mattutino piace, la purga all'olio di ricino anche no. Ma questa è solo una opinione.

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

2 - MATTEO PARTY

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera” – 1 novembre 2022

 

C’è un rave che ancora nessuno è riuscito a far chiudere ed è quello che quotidianamente viene inscenato sui media da Matteo Salvini, plenipotenziario leghista con delega al recupero dei voti smarriti.

 

Mentre la Meloni se ne resta per lo più in ufficio a studiare, lui svolazza dai contanti ai migranti e dai vaccini alle mascherine, facendo ovunque un rumore del diavolo. Spedendolo alle Infrastrutture, la premier sperava di averlo distratto con ponti e cantieri: come regalare la scatola dei Lego a un bambino. Forse ne ha sottovalutato le motivazioni.

 

Salvini sta combattendo per la sopravvivenza: se non si inventa di continuo qualcosa, al prossimo giro lo sgomberano dalle urne. Deve assolutamente indurre gli italiani a credere che il vero premier sia lui.

 

MASSIMO GRAMELLINI

Per impedirglielo bastava non renderglielo troppo facile. Invece è proprio quel che è successo ieri con la nomina del leghista Rixi a viceministro delle Infrastrutture. Con l’amico a occuparsi di ponti e cantieri, Salvini avrà tutto il tempo di organizzare il suo rave, occupando notizie abbandonate e paure in disuso.

 

La stessa strategia che usò quando stava con Conte: mettere una persona di fiducia al ministero, così da liberarsi dalla noia del governare, e andarsene in giro e sui social a fare quel che gli piace, cioè baccano intorno a qualsiasi argomento capace di restituirgli il consenso perduto. La Meloni si è messa i tappi, per ora. Ma il giorno in cui sarà costretta a toglierseli, le verrà voglia di fargliela lei, la festa.

MELONI E SALVINI COME SANDRA E RAIMONDO - ANNETTA BAUSETTImatteo salvini abbraccia giorgia meloniGIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY CARLI matteo salvini alla camera durante il discorso di giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni federico sboarina alessandro sallusti

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?